Città in rovina – L’ex istituto Angelo Mai

20160306_110846

 

Uno stabile enorme incastonato nel cuore del rione Monti. Questo è l’ex istituto Angelo Mai, un manufatto di fine Ottocento, allora convitto, occupato nel 2004 da una trentina di famiglie che rivendicavano il “diritto alla casa”, a cui si aggiunsero teatranti, musicisti, artisti vari, lavoratori e ricercatori.

L’occupazione andò avanti per circa due anni, con una congrua produzione di mostre d’arte, concerti, corsi e rappresentazioni teatrali. Poi nell’ottobre 2006 la giunta Veltroni decise di riprendersi lo stabile per trasferirci la scuola media cosiddetta “Viscontino”. Si procedette quindi allo sgombero e nel 2007 sempre la Giunta Comunale approvò una delibera per la ristrutturazione complessiva dell’immobile, con la fine lavori prevista nel 2011. I lavori però non sono mai iniziati e lo stabile a dieci anni dallo sgombero si presenta come da foto seguenti.

 

20160306_110809

 

20160306_111047

 

20160306_111043

 

È o non è da criminali lasciare uno spazio simile, nel cuore della Suburra, in disfacimento per un decennio?

Una storia come questa dimostra come non è importante il colore della maggioranza che governa Roma; purtroppo in questa città sembra esservi una condanna per cui tutti inesorabilmente si dimostrano incapaci di amministrare i beni pubblici con un minimo di buon senso.

E desolatamente questo tema degli spazi pubblici e privati abbandonati o occupati continua a mancare del tutto nell’agenda elettorale dei tanti (troppi) candidati sindaco.

 


 

Per la precedenti puntate di Città in rovina cliccare qui

Condividi:

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

ATAC e il calo di abbonati.
A Roma il crollo degli abbonamenti ATAC e l’aumento delle auto private ha generato una situazione insostenibile, che andrebbe affrontata con un percorso partecipato tra amministrazione, associazioni e cittadini.
@MercurioPsi

Venerdì 20 +SCIOPERO+ del trasporto pubblico, “contro il genocidio a Gaza”

In caso di sciopero il Comune paga dei #bonus ad #ATAC, nel 2021-2023 in media 2,3 MLN€/anno

È come se ogni lavoratore romano pagasse un caffé l’anno ad #ATAC per i suoi scioperi

#ATAC – i debiti verso fornitori sono tornati ad aumentare sensibilm dopo il “reset” del Concordato (2019)

https://www.diarioromano.it/atac-ancora-un-bilancio-in-utile-analisi-approfondita-dei-dati-contenuti-nel-consuntivo-2024/

Si può festeggiare🥳 su un Bilancio col servizio ai cittadini ai MINIMI storici? e incognite su presente e futuro?

@antitrust_it @gualtierieurope

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria

ATAC e il calo di abbonati

A Roma il combinato disposto del crollo degli abbonamenti ATAC e dell’aumento delle auto private ha generato una situazione insostenibile, che andrebbe affrontata con un percorso partecipato tra amministrazione, associazioni e cittadini

Leggi l'articolo »