Via Ozanam: dopo il taglio degli alberi, ora occorre rifare i marciapiedi

Pubblicata la determina per i lavori: 800mila euro di fondi giubilari. Oggi impossibile camminare a causa dell'asfalto dissestato. Le ceppaie da rimuovere

Dopo un braccio di ferro tra Municipio e residenti, 14 dei 60 olmi che adornavano via Federico Ozanam, a Monteverde, sono stati tagliati. I cittadini sostenevano che le alberature storiche si sarebbero potute salvare e avevano raccolto 20mila firme contro l’abbattimento. L’assessorato capitolino all’Ambiente e il XII Municipio invece avevano tra le mani una perizia tecnica che parlava di rischio imminente per almeno 14 olmi che infatti sono stati poi eliminati.

Ora per l’importante strada del quartiere si apre un nuovo capitolo che riguarda i marciapiedi. Le radici degli alberi li avevano sollevati al punto tale da rendere impossibile camminare in alcuni punti. Una volta rimossi i tronchi, è necessario rendere di nuovo praticabili le aree pedonali. L’8 marzo, il Municipio ha pubblicato un avviso col quale chiede alle ditte interessate di manifestare il proprio interesse a svolgere i lavori. Non sarà effettuata una vera gara ma ci si limiterà a una selezione dell’impresa più idonea in base alla normativa speciale per il Giubileo 2025. L’opera, infatti, rientra tra le manutenzioni straordinarie previste per l’Anno Santo.

 

Il progetto, già predisposto dalla InArPro, prevede una spesa di oltre 750mila euro e consiste nel ridisegno dei passaggi pedonali, nel rifacimento delle tazze che dovranno ospitare nuovi alberi, oltre ovviamente all’asfalto lungo tutto il percorso. Tutte le tazze oggi sono scardinate e costituiscono pericolo per il passeggio tanto è vero che alcune persone anziane o disabili non hanno proprio la possibilità di camminare sul marciapiede e sono costrette a scendere in strada.

 

Dopo l’abbattimento degli alberi avvenuto a febbraio, l’amministrazione si era impegnata alla cosiddetta “compensazione”, cioè a ripiantare essenze arboree che garantiscano un assorbimento di CO2 equivalente a quello degli olmi eliminati. E’ opportuno farlo, aveva spiegato l’assessora capitolina Sabrina Alfonsi, contestualmente al rifacimento dei marciapiedi. Ecco perché il lavoro è ritenuto molto importante dai residenti: da una parte consentirà di tornare a camminare senza rischi e dall’altra è l’unico modo per vedere nuovamente del verde.

I tempi però non si annunciano brevi e probabilmente il cantiere inizierà dopo l’estate. Pertanto se tutto filerà liscio, la piantumazione avverrà in autunno, comunque un periodo idoneo per la posa dei nuovi alberi.
Restano poi le ceppaie dei vecchi olmi da eliminare in più punti, lavoro che con ogni probabilità sarà inserito nel capitolato, anche se su questo punto non vi sono ancora certezze.

 

 

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Una risposta

  1. Buongiorno,

    Vi leggevo e non ho potuto evitare di sorridere visto che avete dipinto tutto con un colore di viva ingenuità. Vivo davanti a questi vecchi olmi “malati” e vorrei condividere che NON è stata fatta nessuna perizia e per questa ragione loro (Alfonsi e Gualtieri) dovranno rispondere davanti davanti alla giustizia. E poi, mi piacerebbe davvero tanto condividere con voi le immagini degli alberi “malati” tagliati senza pietà, perché stanno rinascendo di nuovo. Se mi dite dove inviarle, lo faccio con autentico piacere. Questi alberi anche se massacrati, sono oggi completamente verdi e pieni di verde e fiori perché… sorpresa! il comune ha mentito, non c’era nessun albero malato, ma degli alberi che avevano soltanto bisogno (come pure noi) di una cura minima. La unica cosa vera è che dal comune potevano evitare la morte di una signora a Donna Olimpia, dovuta alla caduta di un albero bruciato lo scorso anno. Eravamo in tanti a segnalare lo stato dell’albero ma loro preferivano ovviamente guardare da un’altro lato fino a quando è successo quello che è successo. Purtroppo adesso cercano di pulirsi il pensiero alla disperata, ma il danno è fatto ed è stato ancora amplificato per i problemi che abbiamo adesso sulla strada, cioè, voragini, pavimenti staccati ancora di più per la mancanza di sostegno degli alberi adesso mancanti, pericolo per i bambini e anziani visto che le piante sono state tagliate molto male e il legno finisce in punta, mancanza di ombra, quello che ci porta a non poter di già uscire da casa nelle ore si più sole e ovviamente peggioramento della qualità dell’aria e dell’economia della strada stessa (meno trafficata dal pedone, meno vendite e più brutta per la mancanza di piante).
    Guardate… sinceramente questo poteva essere un bel articolo, ma non lo è affatto. È un articolo che racconta la versione di chi in realtà hanno preso tanto soldi per fare qualcosa di brutale. Sapete quale è il problema vero di questa strada altro che i meravigliosi alberi verdi che mi danno fresco? Il traffico. Qua non si riposa mai, il rumore e la polvere che portano con sé le macchine infinite e inquinanti. Per non parlare dei frequentissimi incidenti stradali, pericolosi per guidatori e pedoni (se volete posso inviarvi le foto di due incidenti che hanno avuto luogo qua in solo una settimana).
    Bene, non voglio allungare così tanto questo messaggio ma visto che io lavoro con la legge in mano, diciamo che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio lo conosco abbastanza bene come per sapere che questo lavoro del comune è andato incontro alla legge.
    Spero abbiate il tempo di leggere questo messaggio, che non cambierà nulla, ma almeno vi offrirà una versione oggetiva di quanto è successo.

    Cordiali Saluti,
    Maria González, Manager dei Beni Culturali e del Paesaggio

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