Via del Foro Italico, il sottopasso dell’orrore che porta ai Campi Sportivi e alla Roma-Viterbo

Chi scende dal bus 69 è costretto a percorrere 200 metri nel degrado più totale. I pendolari: "Abbiamo paura. E' indegno in una città civile"

Ci siamo occupati di questa fetta di territorio poche settimane fa mostrandovi l’immensa discarica comparsa in un’area che era stata ripulita a caro prezzo: quasi un milione di euro di denaro pubblico. E oggi ci torniamo perché c’è un’altra storia che merita l’attenzione di tutti e riguarda decine di persone costrette ogni giorno a percorrere un sottopasso che li porta al lavoro o a fare sport.

Sulla via del Foro Italico, in direzione corso Francia,  vi è la fermata della linea Atac 69. E’ l’unico punto nel quale i passeggeri possono scambiare con la Roma-Viterbo alla stazione Monte Antenne. Inoltre è la fermata utilizzata da chi si deve recare al centro Giulio Onesti: sono centinaia di sportivi e dipendenti del centro che quotidianamente scendono qui e si trovano in un luogo dell’orrore. Le scale che portano al sottopasso sono totalmente scardinate, i rifiuti sono ovunque e il senso di abbandono mette paura.

 

Il pericolo di cadere sui gradini del tutto sconnessi è altissimo. In altre zone d’Italia si parla di abolire le barriere architettoniche, a Roma siamo ancora a un livello minimo di decoro e decenza. Chi si avventura lo fa a proprio rischio. Ed è costretto a farlo perché una volta scesi dal bus non ci sono alternative: o si imbocca questo percorso o si prende l’autobus successivo in quanto è impossibile attraversare in superficie via del Foro Italico che, come è noto, costituisce un tratto della Tangenziale Est.

Una volta superata la sfida della scala, ecco presentarsi un cumulo di rifiuti maleodoranti proprio all’imbocco del sottopassaggio.

 

Meglio non guardare e infilarsi nel tunnel pedonale che certo non brilla per pulizia e manutenzione.

Quando finalmente si esce dal lato opposto, si imbocca un piccolo sentiero lungo circa 80 metri al termine del quale si rientra nel mondo civile.

 

Ho paura ogni volta che vengo qui ma non posso fare diversamente“, ci dice una signora che si muove a passo veloce per raggiungere il treno della Roma-Viterbo. Le fa eco un giovane diretto alla Federazione Hockey su Prato: “Una volta ho portato con me un amico veneto e mi sono vergognato per le condizioni di questo posto“, spiega il ragazzo che due volte a settimana fa uno stage ai Campi Sportivi.

Chi usa i mezzi pubblici a Roma deve essere umiliato costantemente e alla fine si sente quasi costretto a usare l’auto o lo scooter perché questa città non riesce a garantire uno standard minimo di decenza e sicurezza. E’ necessario intervenire al più presto in quest’area, prima che qui succeda qualcosa di brutto.

 

 

 

 

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2 risposte

  1. I cittadini costretti ad usare quel percorso dovrebbero fare un esposto in procura. Alla fine ci sarà pure un responsabile per tutto questo. Oppure dobbiamo aspettare l’ennesimo episodio di violenza per fare qualcosa????????????????

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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