Una città con voti bassi su tutti i servizi. I residenti bocciano Roma

Che i romani boccino i servizi di Roma non è una novità. D’altronde come potrebbe essere altrimenti in una capitale che non riesce a garantire lo standard minimo su rifiuti, trasporti, decoro, pulizia delle strade. Ma l’indagine condotta quest’anno dall’Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali mette in risalto la totale assenza di politiche di sviluppo. “E’ una città statica rispetto alle sfide urbanistiche, demografiche ed economiche che dovrà affrontare per riposizionarsi tra le grandi capitali”, scrive il presidente dell’Agenzia, Carlo Sgandurra.

Tradotto in altri termini, Roma è impantanata e lo è proprio nel secolo in cui sono le città a guidare lo sviluppo delle nazioni. Se, infatti – accanto ai brutti voti che l’amministrazione prende sui servizi pubblici – ci fossero piani di rilancio e progetti per il futuro, la prospettiva sarebbe del tutto diversa: il cittadino medio saprebbe che deve stringere i denti ancora per qualche anno ma in cambio raccoglierà trasporti migliori, maggiore pulizia, più lavoro. Invece Roma resta ai margini del cambiamento proprio per l’assenza di qualsiasi visione futura della giunta Raggi.

Prima di entrare nel dettaglio di alcuni aspetti interessanti della ricerca, vi portiamo un esempio di quello che afferma Sgandurra: il ponte di Traiano. Un’opera ritenuta fondamentale per evitare l’imbottigliamento nell’area del nuovo Stadio della Roma. Il presidente ha chiesto formalmente agli assessori Montuori e Meleo se questo ponte si farà o meno. E se non si dovesse fare quali sono le motivazioni del diniego. Insomma, Sgandurra incita il Campidoglio a decidere, a scegliere. Cosa che la giunta Raggi sembra non saper fare, dato che ogni progetto importante (Stadio della Roma, nodo Flaminio, Stazione Pigneto, Metro C) resta avvolto in una nebulosa.

La città fa schifo oggi (per usare il nome del celebre blog cugino) ma farà schifo anche domani se nulla si muove.

Ecco spiegati i risultati sulla qualità della vita nella capitale sensibilmente più bassi rispetto alla media nazionale.

 

Sarebbe interessante conoscere quale sia il grado di speranza nei cambiamenti futuri. E’ ipotizzabile sia molto basso. Anche perché la qualità dei servizi oggi non accenna a cambiamenti e di conseguenza anche la qualità della vita di chi quei servizi usa.

Guardiamo insieme la tabella che segue. Il giudizio sulle prospettive personali è legato all’andamento di alcuni servizi. In rosso quello che per gli intervistati è peggiorato. E al primo posto c’è il decoro urbano, peggiorato per il 63%, rimasto uguale (quindi a livelli già pessimi) per il 31,3% con un drammatico 94,3% del campione totale che è insoddisfatto per il decoro.

Seguono viabilità e circolazione, lavoro e servizi in generale.

 

Ovviamente bocciatura su tutti i trasporti pubblici. Interessante notare che la metropolitana dal 2009 ad oggi ha subìto un notevole calo del gradimento, passando da quasi 7 all’insufficienza. Il motivo sta soprattutto nella linea B che è ormai al collasso. Appena sufficiente il servizio taxi che potrebbe essere migliorato grazie all’apporto delle nuove tecnologie. E poi il crollo, a tutti noto, di autobus e tram che non necessita di particolari commenti.

 

 

Quali sono le emergenze da affrontare subito per gli intervistati? Lo vediamo nella prossima diapositiva dalla quale si nota che la pulizia delle strade e la raccolta rifiuti sono la priorità massima. Seguono autobus e tram, illuminazione stradale, cimiteri e verde pubblico.

 

 

Sul fronte trasporti, la sufficienza la ottengono solo le metro A e C, mentre la linea B e la Roma-Lido sono giudicate inefficienti. Nono, secondo e quarto Municipio soffrono in particolare i disagi della linea B che produce attese lunghissime e viaggia su treni sporchi e vecchi. Per i bus e tram, nono e 14° Municipio lamentano il servizio peggiore, ma il voto è pessimo in tutta Roma.

 

 

Su 18 servizi pubblici presi in esame, solo 11 sono risultati sufficienti (cultura, acqua, Palaexpo, Auditorium, Musei comunali e biblioteche comunali). Mentre tutti gli altri sono giudicati sotto la media delle altre città italiane ed europee.

In peggioramento, anche se lieve, l’illuminazione pubblica (a nostro avviso l’anno prossimo il calo sarà molto più netto a causa della pessima prova che stanno dando i nuovi led). Per quello che riguarda il comparto sociale, male i servizi sociali mentre le farmacie sono ritenute soddisfacenti (anche se la società comunale Farmacap è stata devastata dalla gestione grillina ed è ora  sull’orlo del fallimento).

Una città ferma, dove i pensionati e i laureati, hanno la percezione che le cose potranno solo peggiorare. Speriamo si sbaglino perché come scriveva Garcia Lorca, “la più terribile delle sensazioni è la sensazione di aver perso la speranza”.

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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