Un M5S di lotta e di governo, in sicura confusione

Non potevamo non rimarcare l’assurdità di quanto accaduto qualche giorno fa in relazione all’occupazione abusiva di una stabile del demanio da parte dell’organizzazione politica Casapound.

 

Che i sedicenti “fascisti del terzo millennio” detengano illegittimamente da molti anni un palazzo a via Napoleone III a Roma ormai lo sanno anche i muri.

Si tratta di una delle quasi cento occupazioni abusive presenti nella città che però non è rientrata nell’elenco di quelle che verranno prioritariamente sgombrate. Cosa pensiamo noi in genere delle occupazioni abusive di stabili ed in particolare di quella di Casapound l’abbiamo scritto più volte, l’ultima qui.

 

Al Sindaco Raggi va riconosciuto di aver chiesto più volte al governo, che dovrebbe essere amico, di fare in modo di procedere celermente a far cessare questa occupazione. Un po’ perché non può non dare scandalo che un’illecito sia per anni commesso da un soggetto politico che regolarmente si presenta alle elezioni, benché con risultati scarsini. Un po’ perché troppe volte si è assistito all’assurdo di esponenti di Casapound che protestano per le assegnazioni legittime di cas popolari mentre loro sono abusivi recidivi in un grande palazzo al centro di Roma.

 

Purtroppo per la Raggi sembra che quelli di Casapound si siano creati una buona sponda in quel del governo Conte (sarà ad esempio perché il ministro Salvini ha recentemente fatto uscire un suo libro con lo stesso editore di Casapound?), per cui non pare proprio che qualcuno voglia spendersi per almeno mettere in programma lo sgombero del palazzo di via Napoleone III.

 

E allora cosa si va a inventare il Sindaco Raggi? Prende l’iniziativa e fa recapitare agli occupanti abusivi la richiesta di rimuovere la scritta dalla facciata del palazzo. Da anni infatti sul travertino della facciata compare la scritta, anch’essa in travertino, “CASAPOUND”, scritta che evidentemente è anch’essa abusiva.

 

 

Anzi, invece che fare semplicemente recapitare la richiesta il Sindaco ci è andato di persona ad accompagnare i vigili che hanno fatto la notifica, come a dire che lei ci ha messo direttamente la faccia sulla cosa.

 

 

Peccato però che abbia messo la faccia su un mezzo fallimento. Gli occupanti hanno infatti avuto buon gioco ad ignorare la richiesta ed anzi hanno già preannunciato che faranno ricorso contro l’atto amministrativo, col loro leader, Simone Di Stefano, che ha dichiarato: “Veramente parliamo del nulla, è come se fossero andati a un bar a multarlo perché tiene i tavolini fuori senza permesso“. Dal che traiamo ulteriore conferma delle curiose posizioni di “destra” di questi signori, dopo le riflessioni fatte sul rappresentante Casapound di Ostia, e di come per loro la legalità sia un concetto alquanto vago.

Vedremo se costoro faranno effettivamente ricorso al TAR e nel caso se i giudici accorderanno la sospensione del provvedimento. In caso contrario gli occupanti avranno solo 10 giorni per rimuovere la scritta e se non provvederanno lo farà l’amministrazione. Vedremo se ciò accadrà effettivamente (confessiamo di nutrire fortissimi dubbi).

 

 

Il giorno dopo questa curiosa iniziativa del Sindaco Raggi, c’è stata alla Camera dei Deputati la votazione su un orgine del giorno a firma Luciano Nobili (PD) che chiedeva al governo di procedere all’immediato sgombero dell’inaccettabile occupazione abusiva di Casapound. L’ordine del giorno è stato bocciato in quanto i deputati della Lega e quelli del M5S hanno votato compattamento contro.

Orbene, se la posizione dei deputati della Lega è comprensibile (potrebbero mai mettersi loro, poveri peones, contro l’editore dei libri del loro leader Salvini?), non si capisce davvero perché i deputati del M5S abbiano voluto salvare l’occupazione abusiva di Casapound a via Napoleone III, tanto più considerando che il Sindaco di Roma, che guarda il caso è del loro stesso schieramento, solo il giorno prima si era esposta pubblicamente per sollevare il caso.

 

Si direbbe uno schiaffo plateale del MoVimento a Virginia Raggi, come a volerla scaricare di nuovo dopo il recentissimo scherzetto sull’impossibilità di ricandidarsi.

Se però così fosse la cosa dovrebbe spingere il Sindaco a considerare una volta di più l’opportunità di proseguire il suo mandato. Con una città nelle condizioni disperate di Roma, le speranze di riprendere il controllo della situazione sono già scarse avendo un governo amico dalla propria parte.

Sapere invece che il governo è al meglio neutrale sulle questioni romane, quando non proprio ostile, dovrebbe seriamente far pensare la Raggi all’eventualità di passare la mano, risparmiando a Roma altri due anni di passione.

Purtroppo temiamo che l’attuale Sindaco non sia neanche sfiorato da pensieri di questo genere, essendo solo capace di proseguire sulla propria strada come un pugile suonato.

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Una risposta

  1. Esatto, quello che scrivete nell’articolo è corretto. Al di là delle liti apparenti tra Salvini e Di Maio che riempiono i giornali di fuffa, Lega e Movimento 5 Stelle votano sempre insieme tutti i provvedimenti. Basta guardare quello che fanno nelle commissioni. E’ come se fossero un solo partito. Sono pezzi dello stesso corpaccione di destra che speriamo si sfasci presto.

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