Torna oggi Roma per Tutti-Tutti per Roma. Manifestazione in Campidoglio contro il degrado

 

Ogni manifestazione e ogni iniziativa contro il degrado di Roma è la benvenuta. L’atteggiamento di rassegnazione che circola ormai tra gli abitanti della capitale è il vero cancro di questa città. Se tutti ci ribellassimo per le cose che non vanno e ci impegnassimo a migliorare l’ambiente che ci circonda, Roma potrebbe diventare una città modello. Ma non è così, anzi il comportamento strafottente di molti lascia immaginare che Roma sia condannata a restare indietro, ad essere l’ultima in tutte le classifiche positive e la prima in quelle negative.

Ecco perché il sit-in che si terrà nel tardo pomeriggio di oggi in Campidoglio fa ben sperare. E’ la seconda puntata di una ribellione che viene dal basso. La prima fu il 27 ottobre del 2018 quando in Campidoglio si riunirono migliaia di persone al grido di “Roma dice basta”. Era una critica severa nei confronti della giunta Raggi, della sua inerzia, della sua scarsa visione del futuro. Raccolse l’adesione di molti residenti, apparentemente senza una targa partitica. Quella sera la Sindaca ebbe una reazione ostile, nervosa e scomposta alla manifestazione. Scrisse cose vergognose come: “In piazza c’è il Pd mascherato, quello con le borsette firmate. Sono nostalgici di Mafia Capitale e rivogliono Buzzi e Carminati”. Le parole della Sindaca suscitarono un moto di simpatia nei confronti delle sei organizzatrici, tanto che tutti i giornali, i blog e anche il nostro sito si schierarono convintamente da parte della piazza e contro le parole della Raggi.

Oggi si replica, ma il contesto generale è cambiato. In primo luogo il fronte che organizza si è spaccato: le sei donne alla guida del gruppo sono rimaste in tre. Emma Amicone, Martina Cardelli e Roberta Bernabei hanno deciso di salire nuovamente in Campidoglio e farsi sentire. Le altre tre hanno ritenuto non opportuna una nuova manifestazione in questo momento e si sono distaccate dal gruppo.

Ma soprattutto quello che affermano le organizzatrici è che la giornata di oggi sarà dedicata alla proposta e non più solo alla protesta. Tanto è vero che lo slogan Roma Dice Basta è diventato Ricominciamo Roma. Meglio! Dire basta non ha molto senso. Ciascuno può dire basta alla fame nel mondo, ai cambiamenti climatici o basta alle infezioni virali. Ma serve a poco se non si ha un programma concreto per combattere i problemi e risolverli. Dunque un primo passo avanti è stato compiuto.

Ma resta una perplessità: le proposte di cui si parla da dove vengono? Su quali basi si è creata una piattaforma programmatica (ammesso che ce ne sia una)? Sono state consultate le realtà che operano sul territorio da anni quali associazioni di quartiere, blogger, comitati oppure sono state scritte in un  salotto romano tra una chiacchiera e un bicchiere di vino?

Proviamo a leggere insieme i principali progetti di Ricominciamo Roma:

Il punto n. 1 è ovviamente condivisibile in linea di principio ma contiene alcune imprecisioni. Non si può parlare di inceneritore nel 2019, ma di termovalorizzatori. Tutt’altra cosa! Così come affermare che sia necessario riportare gli operatori in strada è corretto ma non tiene conto che gli operatori dispongono di neanche il 50% del parco mezzi di Ama, dato che oltre la metà delle macchine è guasta. Forse occorre andare più a fondo.

Nulla questio sul punto 2. Chi non vuole una città più veloce? Ma a leggerlo così non sembra un libro dei sogni?

Non riportiamo qui tutti e sette i punti programmatici ma ci limitiamo a questi quattro, per quanto anche gli altri tre abbiano un profilo di interesse. Ovviamente contengono spunti ottimi e idee valide ma sembrano frutto di una aspirazione ideale e assomigliano a quelle promesse che i politici fanno in campagna elettorale: ricche di suggestioni ma poi poco concrete.

Forse da un comitato cittadino ci saremmo aspettati una proposta più tangibile, più sostanziale, un po’ come il gruppo di bastacartelloni fece per la questione degli impianti pubblicitari. E’ solo un esempio per dimostrare che quando i cittadini studiano le norme, approfondiscono le questioni e non si limitano alle enunciazioni di principio, riescono ad ottenere risultati concreti perché i politici molte volte aspettano suggerimenti più che critiche. Tanto più se i politici sono come i 5stelle, noti per la loro preparazione scarsa o nulla.

La nostra, insomma, è una critica benevola di metodo e non di merito. Prima di chiedere l’adesione a realtà che lavorano sul territorio da anni, sarebbe stato corretto chiedere a quelle realtà un parere sul programma.

Ad ogni modo non sembri che diarioromano sia contrario alla manifestazione di questa sera. Tutt’altro. Auguriamo un grande successo di piazza al gruppo organizzatore perché una svegliata alla giunta e anche ai nostri concittadini è assolutamente necessaria.

Per cui invitiamo tutti in Campidoglio alle ore 18.00 per #RicominciamoRoma.

Ci saranno anche 15 bacheche, una per Municipio, dove ciascuno potrà inserire il proprio suggerimento. Speriamo sia un altro segnale di riscossa di questa martoriata città.

 

 

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Una risposta

  1. Ottima iniziativa comunque. Mi sorprendeva ogni giorno di più il silenzio dei romani allo sfascio della città. In queste condizioni in un paese normale ci sarebbe un sit-in ogni week end sotto le finestre degli amministratori di Roma

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