Tassisti: la Raggi ha perso l’occasione di fare il Sindaco

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La posizione assunta da Virginia Raggi nei confronti dello sciopero dei tassisti è molto grave. Ancora una volta ha perso l’occasione di essere un vero Sindaco di tutta la città, ha dimostrato di essere più sensibile alle lobbies che alle esigenze di chi l’ha eletta. Pur di dare addosso al Pd e al governo ha dimenticato l’impegno assunto in Campidoglio e cioè essere il primo cittadino di tutti i cittadini. Una politica di tale bassezza si commenta da sola.

Di sindaci che stavano a fianco dei tassisti ne abbiamo conosciuto alcuni, l’ultimo dei quali, Gianni Alemanno, ha lasciato dietro di sè solo macerie. Di proteste scomposte da parte delle auto bianche ne abbiamo già viste, come nel 2007 quando Walter Veltroni provò ad ampliare il numero di licenze per venire incontro ad una esigenza dei romani. La sua fu una vittoria parziale (riuscì a concedere un numero minore di licenze di quante ne avrebbe voluto) ma almeno dimostrò di non essere prono davanti a questi piccoli potentati.

Con questo tweet Virginia Raggi, invece, ha dimostrato la propria inconsistenza politica e ha tradito il mandato affidatole nel giugno 2016.

tweet raggi1

 

 

Riforme calate dall’alto? Noi in piazza con loro? Evidentemente la Raggi non si è neanche resa conto dell’assurdità delle sue parole perchè mentre si univa ad una protesta illegale – contraria al codice di autoregolamentazione degli scioperi, che ha interrotto per più giorni un servizio pubblico – i suoi cittadini (la parola cittadino che tanto piace ai 5stelle viene in secondo piano di fronte ai voti e ad una lobby) vivevano l’ennesima giornata da incubo.

Tutta l’area compresa tra piazza Venezia e piazza del Popolo era paralizzata. Sotto i palazzi di Montecitorio e del Senato c’erano personaggi violenti che al Nazareno si sono addirittura scontrati con la Polizia. Militanti di Forza Nuova, di CasaPound e facinorosi autonomi con tirapugni, bombe carta e saluti fascisti.

protesta taxi
Un manifestante col tirapugni (foto Ansa/Corriere.it)

 

 

Via Nomentana, Corso Italia, Corso Trieste da incubo per il presidio a Porta Pia dei tassisti. Bus bloccati, auto in colonna nei sottopassaggi per oltre due ore. Turisti spaesati e sconvolti.

traffico sottovia
I sottovia di C.so Italia paralizzati

 

traffico porta pia

 

E la Raggi? Si sentiva con l’assessore Meleo per mandare più vigili in strada? Chiedeva turni straordinari all’Atac per aiutare chi era rimasto a a terra? Si rivolgeva al prefetto per far sgomberare le auto bianche dalle carreggiate? NO, LA RAGGI ERA IN PIAZZA A MANIFESTARE!

Quando ha visto gli scontri, le bandiere nere con il simbolo dei pirati, i saluti romani ha provato a correggere il tiro con un secondo tweet che se possibile ha peggiorato la situazione.

tweet raggi

 

 

Su “il diritto di manifestare” di questa giornata si potrebbe aprire un lungo dibattito. Si trattava, infatti, di manifestazioni non autorizzate per cui chi ha il mantra della legalità dovrebbe stare bene attento a parlare di diritti. Il clima poi che si respirava era quello delle squadracce.

Per tutta la giornata c’è stata la caccia alle auto ncc, i noleggi con conducente tanto odiati dai tassisti. Appena ne scorgevano una veniva bersagliata da uova e arance. In alcuni casi anche calci alle portiere e sputi sui vetri.

A Beppe Grillo non è sembrato vero il caos romano. Così ha potuto distrarre l’opinione pubblica dalla questione Stadio della Roma per la quale era venuto nella capitale. E’ arrivato a dire che “la città non è poi messa così male”!

Cavalcare questo tipo di protesta dai parte del M5S è davvero pericoloso. Nessuno dice che le licenze che i tassisti hanno pagato 100/150 mila euro sono state concesse gratuitamente dal Comune diversi anni fa. E che questo mercato di compravendita è del tutto irregolare. Nessuno dice che ai tassisti sono state proposte soluzioni compensative che hanno sempre rifiutato: ad ogni tassista sarebbe stata regalata una licenza in più da passare ai propri figli per esempio. Ma neanche questo andava bene. Loro vogliono solo mantenere lo status quo, impedendo il principio di libera concorrenza. E non è un caso che a fianco dei tassisti oggi c’erano gli ambulanti con i loro cartelli “no Bolkestein”.

tweet taxi

 

L’emendamento Lanzillotta (contro la quale sono state pronunciate parole indicibili) mira solo ad aprire il mercato e gli attuali detentori delle licenze potrebbero essere compensati con denaro o decontribuzione fiscale o altro.

Ma al di là del merito della questione, resta l’amarezza di un Sindaco che non ha ancora capito quale sia il proprio ruolo. E se non l’ha capito oggi la cosa migliore è che torni a fare la semplice cittadina. Non ne sentiremo la mancanza.

 

 

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