Sulla riforma dei cartelloni il comune vince un primo round al Tar

San Giovanni di Dio dic 14

E’ un altro round vinto dal Campidoglio nella complessa partita di riforma della cartellonistica pubblicitaria a Roma.

Si tratta della delibera 380/2014 che, sul blog bastacartelloni avevamo anticipato sotto capodanno, cioè il provvedimento con il quale il Comune ha dato incarico ad Aequa Roma di predisporre i piani di localizzazione e ne ha stabilito i criteri. Sono i piani che decidono strada per strada e zona per zona dove saranno installati i cartelloni dopo l’aggiudicazione dei bandi.

Una importante ditta, la Clear Channel Affitalia, ha deciso però di impugnare al Tar sia questa delibera, sia l’intero provvedimento sul Prip e sul Regolamento. Il Tar, per ora, si è espresso sulla delibera 380 e ha respinto l’istanza della Clear Channel (cliccare qui per scaricare l’ordinanza del Tar). Sono molti i ricorsi presentati da diverse ditte contro le delibere del luglio scorso con le quali furono approvati il nuovo Piano Regolatore della Pubblicità e le modifiche al Regolamento. Le associazioni cittadine ritengono siano ricorsi strumentali, preparati dalle ditte per bloccare il processo che porterà ad una svolta in questo settore.  E’ per questo che Vas, Bastacartelloni e Cittadinanzattiva si sono costituite a fianco del Comune appoggiate dagli avvocati delle associazioni IIca e Cild.

La decisione del Tar è stata apprezzata dall’assessore Leonori: “Dopo questo pronunciamento siamo ancora più determinati. Ora i piani e poi le gare“. E in effetti le gare dovranno essere indette in tempi rapidi se si vuole arrivare al Giubileo del 2016 con una città più ordinata e magari anche con qualche servizio tipo bike sharing e toilette pubbliche. E’ solo grazie a questa riforma infatti che Roma potrebbe avere le biciclette collettive, ormai presenti in quasi tutte le grandi città.

I Piani di localizzazione sono stati consegnati da Aequa Roma negli scorsi giorni. Ora dovranno passare al vaglio dei Municipi e poi saranno definitivamente in vigore. Si spera che questi ulteriori passaggi siano compiuti in poche settimane.

Il nuovo round sarà ancora davanti al Tar il 20 maggio. In quell’occasione si discuteranno appunto i ricorsi proposti da molte ditte. Il Campidoglio arriverà al dibattimento, oltre che con l’appoggio delle associazioni cittadine, anche con questa ordinanza favorevole. E i giudici amministrativi dovrebbero valutarla come precedente di cui tenere conto.

Sullo stesso tema vi invitiamo anche a leggere l’articolo pubblicato sul sito romano di Vas.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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