Siamo spesso portati a prendercela con i lavoratori dell’Ama se Roma è sporca più di una periferia di Calcutta. Ma è anche vero che gli operatori dell’azienda si trovano a lavorare in condizioni disastrose. Le spazzatrici non funzionano, la manutenzione dei mezzi è scarsa. Insomma l’Ama ha grossi problemi strutturali che non è giusto scaricare solo sulle maestranze. Proprio in queste ore la Cgil ha pubblicato un video che racconta alcune cose interessanti sui motivi per cui Roma gronda di rifiuti.
D’altro canto occorre riconoscere che molti dipendenti hanno poca voglia di lavorare e basta osservarli mentre sono in strada per verificare che il loro livello di impegno è davvero basso.
Perché questa premessa un po’ banale? Qualche giorno fa siamo stati chiamati da un cittadino che voleva denunciare alcune criticità in via Portuense. Tra queste il parcheggio sul marciapiede (in divieto!!) di numerosi mezzi Ama che ormai da diverso tempo stazionano di fronte l’ingresso dell’ospedale Spallanzani, lasciando liquami e macchie d’olio nello spazio dove dovrebbero camminare i pedoni.
Mentre scattavamo alcune fotografie siamo stati avvicinati da un paio di operatori Ama i quali ci hanno chiesto perché stessimo fotografando i mezzi. Gli operatori hanno ammesso che lì i camioncini non potrebbero sostare ma non sanno neanche dove metterli, dato che l’area dedicata non è sufficiente e il parcheggio interno è piccolissimo, massimo per due furgoni. E’ scattata la solita frase “i problemi sono altri“, con un lungo elenco di lamentazioni, spesso sacrosante, sulle persone che gettano tutto accanto ai cassonetti e sulla vetustà dei mezzi.
Cercando di essere i più obiettivi possibili, diamo ragione agli operatori che ci hanno avvicinato, ma riguardo al parcheggio sul marciapiede non possiamo stare dalla loro parte.
Ci rivolgiamo dunque al Municipio (al quale invieremo la segnalazione) perché prenda dei provvedimenti. O si riduce il marciapiede dedicando uno spazio alla sosta dei furgoni o si delimita con strisce gialle un tratto di via Portuense.
Questa convivenza pedoni/furgoni non può andare avanti a lungo. E sebbene “ci siano problemi maggiori” dei quali siamo consapevoli, pensiamo che occorra cominciare a risolvere quelli minori. Per cui stop al parcheggio selvaggio dell’Ama in via Portuense.