Stazione Pigneto: Gualtieri la vuole entro il 2025 ma è inerte

Il Sindaco si sarebbe dato l'obiettivo di aprirla per il Giubileo ma né lui, né l'assessore hanno detto una parola pubblicamente. E' ora che l'amministrazione cambi passo, il periodo di prova è finito

 

Della stazione Pigneto abbiamo parlato recentemente con tutto il suo carico di ritardi ingiustificabili. La notizia di queste ore, secondo RomaToday, riguarda il sindaco Gualtieri che si sarebbe detto indignato per la situazione del cantiere e vorrebbe che lo scalo fosse pronto per il Giubileo del 2025.

Il Sindaco – si legge nell’articolo – ha fissato l’obiettivo in agenda ed è ben consapevole dell’importanza dell’opera per la rete che dovrà reggere al grande evento“. Al di là delle giuste parole riportate dalla brava Ginevra Nozzoli, c’è da dire che l’apertura entro il 2025 è una pura utopia. A conferma di ciò, basta leggere il seguito del pezzo nel quale si dice che si stanno ancora attendendo i preventivi di Telecom e Areti per effettuare gli interventi nel sottosuolo.

Ricordiamo brevemente a chi non avesse voglia di leggere il nostro precedente articolo, che i lavori sono fermi da quattro anni perché le reti telefoniche ed elettriche che passano in quel tratto non erano state mappate correttamente. Per spostare queste tubature non sono bastati quattro anni. E ora, a febbraio del 2022, siamo ancora in attesa dei preventivi. Se questo è l’andazzo (e non c’è motivo di pensare che le cose andranno diversamente), la stazione potrà aprire tra 15 anni e non da 3 come vorrebbe Gualtieri. Sta proprio al Sindaco fare la voce grossa, sollevare uno scandalo senza precedenti, parlare con i mezzi di informazione e puntare il dito contro chi in questi anni non è stato capace di programmare lo spostamento di alcune tubature.

Se Gualtieri non tira fuori il “quid” sarà difficile vedere anche solo una delle opere previste per il Giubileo essere pronte nel 2025. La parola “quid“, piuttosto insulsa, fu usata da Berlusconi nei confronti di Angelino Alfano che egli stesso aveva scelto come suo delfino, salvo poi stroncare e divorare come un Crono qualsiasi. Non possiamo usare, per buona educazione, il termine necessario che serve ad indicare ciò che il Sindaco deve tirar fuori, ma il messaggio dovrebbe essere passato lo stesso!

La giunta si è insediata ormai da oltre 100 giorni. Si dice che sia questo il periodo d’oro per prendere decisioni importanti (Marino chiuse Malagrotta e pedonalizzò i Fori) eppure da Gualtieri abbiamo visto tanta ordinaria amministrazione in stile Raggi, propagandata come rivoluzione. Invece sarebbe il caso che almeno sulle opere già approvate e finanziate, l’amministrazione alzasse la voce e facesse sentire il proprio disappunto. La stazione Pigneto permetterà lo scambio con la Metro C, con la linea FL3 (che collega Ostiense con Viterbo passando per Cesano, Bracciano e La Storta), con le linee tranviarie e bus di superficie. Inoltre, in un futuro non troppo lontano, permetterebbe una fermata aggiuntiva per i treni provenienti dal sud così che i passeggeri possano usufruire del trasporto locale senza bisogno di arrivare a Termini, decongestionandola.

Sarebbe una vera rivoluzione per il quadrante est di Roma eppure tutto è fermo e nessuno, neanche l’assessore ai lavori pubblici, ha speso una parola per far ripartire questo cantiere. E’ davvero arrivato il momento di voltare pagina. Altrimenti ci potevamo tenere la Raggi.

 

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