L’altra settimana vi è stata la presentazione del nuovo accordo tra Roma Capitale e il concessionario per la riqualificazione degli ex Mercati Generali di via Ostiense. Il progetto è stato illustrato in Campidoglio dal Sindaco Raggi e dall’assessore all’Urbanistica Montuori. Il Sindaco ha affermato:
“Gli Ex Mercati Generali rappresentano una ferita con cui i cittadini romani, tutti noi, abbiamo dovuto convivere. Più volte in questi anni si sono annunciate scadenze che poi non si sono rispettate: una sconfitta prima di tutto per l’amministrazione stessa”.
L’assessore Montuori ha invece dichiarato:
“Per gli ex Mercati Generali avevamo due strade: mandare all’aria tutto e ricominciare da capo e lasciare quindi questo ‘cratere’ lì dov’è. Oppure rimetterci attorno a un tavolo con i proponenti, riguardare le carte e garantire ancora una volta l’interesse pubblico dei cittadini. Abbiamo scelto questa seconda strada”.
Qui la notizia pubblicata sul sito del Comune, dove si intuisce che l’attuale amministrazione non è partita proprio da zero con questo progetto ma dove non si parla mai di un progetto preesistente in avanzato stato di approvazione.
Ci sembra allora doveroso dare eco alle informazioni che l’ex assessore all’urbanistica della giunta Marino, Giovanni Caudo, ha voluto pubblicare sulla sua pagina facebook per dar modo ai cittadini di conoscere come realmente stanno le cose.
“Sugli ex Mercati è utile ricordare alla Raggi….
E’ importante che finalmente si parta -era ora- ma lo si deve fare con il piede giusto e raccontandola tutta. La giunta Raggi continua sulla stessa strada impostata dalla giunta Marino ma si vergogna a dirlo. L’onestà intellettuale, anche in politica, non è un optional, è la base con cui si costruisce il rapporto di fiducia tra amministrati e amministratori. E’ questione politica, non fatto personale. Come fanno i cittadini a fidarsi che le cose saranno fatte bene se l’amministrazione si rivolge ai cittadini con omissioni, con il detto e non detto, se non proprio con le bugie? Dov’è l’onestà? Dov’è la differenza?
Io non mi rassegno al tanto sarà sempre così e che non può essere differente.
Omissioni e occultamenti politicamente gravi perché nascondono la realtà di una città che può essere governata dando continuità agli atti e certezza del diritto, e che fanno perciò il gioco di chi butta ogni giorno fango sulla città e che ne auspica il commissariamento. Disonestà intellettuale e scarsa lungimiranza politica!
“… ha detto la sindaca Raggi. “Più volte in questi anni si sono annunciate scadenze che poi non si sono rispettate: una sconfitta prima di tutto per l’amministrazione stessa”. E questo è un altro passo per lasciarsi alle spalle “l’immobilismo” che ha segnato molte realtà cittadine.”
Alla Raggi ricordiamo alcune scadenze che invece sono state rispettate:
– Il progetto di cui in sala protomoteca sono stati (ri)presentati i rendering è quello della Giunta di Ignazio Marino, consegnato dall’operatore privato l’8 luglio del 2014 a seguito della minaccia del sindaco che altrimenti si sarebbe proceduto con la rescissione della concessione;
– Il 24 ottobre del 2014 la Giunta ha approvato una memoria di presa d’atto del progetto;
– successivamente si è svolta la conferenza di servizi, interna ed esterna (26 e 27 novembre 2014), conclusasi il 28 di gennaio del 2015;
– Il 3 marzo del 2015 con delibera n.66 la Giunta ha approvato il progetto preliminare degli ex mercati. Nel giugno del 2015 fu presentato il progetto definitivo.
Nel frattempo avevamo lavorato perché il concessionario completasse i lavori del centro Anziani, aperto a giugno del 2014, e ottenuto il recupero e la sistemazione ad uffici (circa 1.500 mq), compreso l’arredo, dell’ediificio verso il ponte Spizzichino dove nell’ottobre del 2015 furono trasferiti gli uffici della UO Città storica. Ufficio chiuso e spazi ancora oggi inutilizzati a causa dei (non) provvedimenti della Raggi.
Il 30 ottobre 2015 ci fu la decadenza del sindaco. In poco più di un anno e mezzo si completò il 98% dell’iter del progetto, compreso l’avvio della conferenza di servizi per l’approvazione definitiva del progetto e della stipula della convenzione integrativa.
Molto bene che ora si concluda l’iter, una buona notizia per la città. Anche in questo caso quello che i Cinque Stelle hanno ereditato non era tutta speculazione, turbocapitalismo, urbanistica finanziaria, ecc…
Per quanto mi riguarda non è neanche un progetto ideale e non rappresenta quello che io penso debba essere la rigenerazione urbana; ma dopo decenni (dal 2003) e tanti atti dell’amministrazione, spesso contraddittori, l’unica cosa da fare era migliorare più che si poteva quanto era stato fatto e chiamare il privato al rispetto puntuale degli obblighi che aveva preso, e se non era in condizioni di farlo allora si poteva procedere per annullare la concessione e chiedere i danni.
Che oggi la giunta Raggi continui sulla stessa strada impostata dalla giunta Marino è solo la conferma della giustezza di quel percorso, ma si vergognano a dirlo.
“Per gli ex Mercati Generali”, ha commentato l’assessore Montuori, “avevamo due strade: mandare all’aria tutto e ricominciare da capo e lasciare quindi questo ‘cratere’ lì dov’è. Oppure rimetterci attorno a un tavolo con i proponenti, riguardare le carte e garantire ancora una volta l’interesse pubblico dei cittadini. Abbiamo scelto questa seconda strada”. Ne è scaturito un progetto che farà del vecchio stabilimento “non un elemento isolato dal contesto urbano ma un luogo aperto e accessibile”.
Nella dichiarazione, per onestà intellettuale, bisognerebbe aggiungere che quanto affermato era già contenuto nel progetto approvato dalla Giunta Marino con delibera n.66 del 13 Marzo 2015, a pagina 10:
“- di dare mandato alla U.O. Città storica e ambiti di tutela e riqualificazione, di individuare, all’interno del perimetro dell’intervento, strade, piazze, percorsi, gallerie, ecc. che dovranno essere aperte al pubblico giorno e notte, sulla base della loro rilevanza socio-aggregativa nonché per la funzione di connessione con il tessuto urbano circostante e con i servizi pubblici e privati di maggior utilità. Tali spazi saranno esattamente elencati nel progetto definitivo allegato alla stipulanda Convenzione Integrativa”;
E c’erano anche altre prescrizioni di cui non si è detto ma che forse, nell’interesse di tutti, è bene ricordare (e sperare che ci siano ancora, sarebbe grave il contrario):
“- l’esecuzione, a totale cura e spese della Concessionaria, di tutte le opere già previste (pari a Euro 3.000.000,00) e di quelle nuove relative all’adeguamento della viabilità, come verranno delineate in sede di progettazione definitiva, recependo le prescrizioni impartite dal Dipartimento Mobilità e Trasporti, conseguenti alla rimodulazione delle destinazioni d’uso del Complesso. I maggiori oneri, che incidono in misura minima rispetto all’investimento complessivo, saranno meglio determinati nel progetto definitivo e previsti nel Piano Economico Finanziario entrambi allegati alla stipulanda Convenzione Integrativa;
– l’esecuzione, a totale cura e spese della Concessionaria, di tutte le opere necessarie per rendere funzionali i Servizi Pubblici (Uffici, Biblioteca e Sala Conferenze), completi degli impianti speciali (TVCC, antintrusione, telefonici, cablaggio strutturato ecc.), anche se l’importo già previsto per tutti i Servizi Pubblici nella 1^ Variante, pari a Euro 4.500.000,00 risultasse insufficiente. Restano fermi gli importi previsti di Euro 2.039.452,99 per la Biblioteca e di Euro 358.532,24 per la Sala Conferenze. I maggiori oneri, che incidono in misura minima rispetto all’investimento complessivo, saranno meglio precisati nel progetto definitivo e previsti nel Piano Economico Finanziario entrambi allegati alla stipulanda Convenzione Integrativa;
– la sospensione, per un periodo di 6 anni a decorrere dalla sottoscrizione della Convenzione Integrativa di 2^ Variante, e comunque fino ad ultimazione di tutti i lavori, della facoltà di successiva revisione del Piano Economico Finanziario, prevista dagli artt. 4 e 5 della Convenzione;”
Anche questi altri impegni del privato vorremmo essere certi che continuino ad esserci. Non vorremo che dietro l’aggiunta di un pò di colore verde si nasconda la cancellazione di ben altri impegni del privato a favore del pubblico.
Tor di Valle docet.”
Dal che capiamo che il progetto per la riqualificazione degli ex Mercati Generali di via Ostiense già esisteva, che la gran parte del suo iter approvativo era stato svolto (Caudo parla di un 98%) in circa un anno e mezzo e che l’attuale amministrazione ci ha messo quasi lo stesso tempo per riprenderlo in mano, dargli una colorata di verde, e rimetterlo sui binari.
Non sarà allora che della “ferita” e della “sconfitta per l’amministrazione” di cui parla il Sindaco Raggi è in gran parte responsabile la sua stessa amministrazione?
Non ci avrebbe fatto miglior figura il Sindaco, ma anche l’assessore Montuori, a dire che si era partiti dal quasi approvato progetto esistente, che lo si era rivisto e dopo aver apportato qualche modifica lo si portava velocemente a compimento? (in verità da qualche parte l’assessore Montuori queste cose le ha dette in qualche modo, magari di nascosto dal Sindaco).
Senza contare che è probabilmente a causa di questo progetto di riqualificazione che è caduto il governo M5S del Municipio VIII.
Sposiamo allora in pieno quanto scrive Giovanni Caudo nell’incipit del suo post:
“L’onestà intellettuale, anche in politica, non è un optional, è la base con cui si costruisce il rapporto di fiducia tra amministrati e amministratori. E’ questione politica, non fatto personale. Come fanno i cittadini a fidarsi che le cose saranno fatte bene se l’amministrazione si rivolge ai cittadini con omissioni, con il detto e non detto, se non proprio con le bugie?”
E se il Sindaco Raggi non se ne fosse accorta, la stragrande maggioranza dei cittadini di lei non si fida più, soprattutto i tantissimi che, pur non avendola mai vista né sentita (nonostante gli anni passati in Assemblea Capitolina), decisero di darle fiducia alle ultime elezioni.