Riforma cartelloni: come stanno andando gli incontri pubblici

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Prosegue il processo di partecipazione popolare sulla riforma della cartellonistica pubblicitaria a Roma. Ad oggi già 5 municipi hanno organizzato un incontro pubblico e entro il 24 febbraio si terranno tutte le altre riunioni. Si tratta di esaminare, per ciascun territorio municipale, i piani di localizzazione, quegli strumenti che stabiliscono dove si potranno installare i cartelloni una volta che la riforma sarà entrata a regime.

I cittadini sono chiamati ad esprimere le loro osservazioni, chiedere chiarimenti ed eventualmente sollecitare con istanze la correzione di alcuni errori. Il bilancio di questi primi incontri però non è del tutto positivo. Vi sono diversi aspetti della gestione del procedimento che lasciano perplessi. Il subcommissario Castaldo, che ha preso il posto di Marta Leonori alle attività produttive, si è affidato agli uffici e questi stanno dando una interpretazione degli incontri che non è del tutto coerente.

IL PARERE DEI MUNICIPI. Il primo problema e forse più delicato è la modalità di raccolta del parere dei municipi. Secondo quanto previsto nel Regolamento sulle Affissioni approvato dal consiglio comunale nel luglio del 2014 (e dal combinato disposto dell’art 32 delle norme di attuazione del Prip), ai Municipi è chiesto di esprimere il proprio parere in modo che gli uffici ne possano tenere conto in sede di controdeduzioni (quella fase in cui verranno elaborate le osservazioni). In sostanza gli uffici decidono quale suggerimento accogliere e quale scartare tra quelli ricevuti dai cittadini, dalle imprese e appunto dai municipi. Per una scelta però non chiara e niente affatto condivisibile il sub commissario Castaldo e la dirigente comunale che sta presenziando agli incontri non hanno richiesto i pareri dei municipi. Hanno deciso che i piani saranno inviati ai municipi solo dopo le controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini. Un percorso illogico che contrasta con le disposizioni attuali o che comunque è frutto di una interpretazione forzata. Che senso ha, infatti, controdedurre i piani di localizzazione osservati dai cittadini e poi doverlo fare nuovamente quando verranno osservati dai municipi? Non sarebbe più logico raccogliere tutti i pareri, compresi quelli dei Municipi e poi esaminare tutte le osservazioni allo stesso momento?
Il tema non è di poco conto. Poichè si presta appunto ad interpretazioni difformi, potrebbe essere oggetto di ricorso al Tar da parte di quelle ditte che stanno facendo di tutto per bloccare la riforma.

IL RUOLO DELLE DITTE.  A proposito di queste, c’è da dire che alcuni rappresentanti di categoria stanno partecipando alle riunioni, come è giusto e ovvio, ma non stanno presentando osservazioni o correzioni. I loro interventi sono indirizzati soprattutto a criticare l’intero impianto della riforma, cosa oggettivamente inopportuna in questa sede. La riforma, infatti, è stata ormai approvata e occorre metterla in pratica cercando di contemperare le esigenze di tutti: della città che chiede più decoro e servizi e degli operatori che vogliono garanzie per il loro futuro. Ma non è questo il momento delle critiche al Prip (votato dal consiglio comunale ormai 18 mesi fa).

LA PROPOSTA DELLE ASSOCIAZIONI. Le associazioni che più hanno seguito da vicino l’iter di riforma, Vas e Bastacartelloni, stanno presenziando agli incontri con due scopi: il primo è segnalare eventuali errori contenuti nei piani di localizzazione (alcuni cartelloni sono stati piazzati ad esempio vicino ad aree verdi) e il secondo è suggerire una soluzione, municipio per municipio, che garantisca la sostenibilità economica dei futuri bandi, come prevede la stessa riforma votata dal consiglio comunale. L’esempio più semplice è quello del bike sharing: chi vincerà la gara dovrà offrire alla città un servizio particolarmente costoso e dunque avrà diritto ad avere come contropartita alcuni privilegi rispetto a chi non offrirà alcun servizio. L’idea è dunque riservare un lato di alcuni tratti delle principali strade consolari agli impianti speciali che finanzieranno il bike sharing. Per non ledere il principio di parità di trattamento e per garantire anche agli altri operatori la possibilità di stare sul mercato, il lato opposto delle medesime strade verrebbe riservato agli altri operatori che ai aggiudicheranno i cartelloni Spqr, quelli cioè che operano a Roma da più anni e che parteciparono alla procedura di “riordino”.

Si tratta di una proposta che può essere soggetta a modifiche o integrazioni, ma riteniamo sia perfettamente nello spirito della norma che ha previsto proprio la sostenibilità economica dei servizi più onerosi.

LE PROSSIME SEDUTE. Ecco i prossimi appuntamenti per ordine di municipio. Quelli mancanti si sono già svolti.

 

I Municipio: giovedì 18 febbraio, ore 16.00 in Circ.ne Trionfale 19

II Municipio: lunedì 22 febbraio ore 10.00, via Dire Daua 2

III Municipio: venerdì 19 febbraio, ore 16.00, Sala del Consiglio Piazza Sempione 15

V Municipio: mercoledì 17 febbraio, ore 16.00, Sala Riunioni di via Torre Annunziata 1

VI Municipio: martedì 23 febbraio, ore 15.30, presso Sala Consiglio, viale D. Cambellotti 11

VII Municipio: venerdì 19 febbraio, ore 18.00, sala Rossa, piazza Cinecittà 11

VIII Municipio: lunedì 22 febbrario, via Benedetto Croce 50

IX Municipio: lunedì 15 febbraio, ore 16.30, Sala Consiglio, Piazzale Peter Benenson

X Municipio: martedì 16 febbraio, ore 16.00, Sala Consiglio, Via Angelo Celli 2 – Palazzo del Governatorato di Ostia

XII Municipio: mercoledì 24 febbraio, ore 16.00, via Fabiola 14

 

Per chi volesse approfondire gli incontri che si sono già tenuti, invitiamo a leggere la verbalizzazione redatta dall’architetto Bosi, sul sito romano di Vas ai seguenti link

IV Municipio,

XIII Municipio

XIV Municipio

XI Municipio

XV Municipio

 

 

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