Riforma cartelloni: a fine settembre il cronoprogramma

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un riassunto della questione cartelloni pubblicitari utile (speriamo) al neo assessore Adriano Meloni per farsi un’idea sulla lunga e complessa vicenda. L’assessore ha risposto via Twitter ringraziando e assicurando che il Prip (il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari) andrà avanti.

tweet meloni

 

Lo scorso 4 agosto si è tenuta una seduta della commissione commercio, alla presenza dell’assessore, durante la quale si è parlato anche della pubblicità esterna. Purtroppo non sono stati comunicati tempi precisi come da noi auspicato, ma il presidente della commissione, Andrea Coia, si è limitato ad affermare che a “fine settembre sarà stilato un cronoprogramma”. E’ probabile dunque che in assessorato e anche in commissione non siano ancora sufficientemente informati sullo stato della riforma e abbiano bisogno di tempo per studiarla e capirne i contenuti. Solo dopo stabiliranno i tempi per la sua attuazione.

Questo significa che ci vorranno ancora diversi mesi prima che si veda la fine del procedimento che – ricordiamolo – si è arrestato alle osservazioni di cittadini e imprese. Adesso i Municipi dovranno esprimere i loro pareri e poi si potrà passare ad indire i bandi che assegneranno ai vincitori onori e oneri. Ci spieghiamo meglio: il Prip e il nuovo Regolmento sulle Affissioni hanno diviso la città in lotti. Ciascun lotto dovrà essere curato da una impresa (o da un consorzio di imprese) che avrà l’esclusiva dei cartelloni in quell’area. In cambio l’impresa dovrà pagare un canone al Comune e offrire un servizio alla città. Si tratta di servizi importanti che Roma attende da anni quali il bike sharing, toilette pubbliche, arredo urbano (panchine, cestini, etc), manutenzione del verde e così via. Insomma il Campidoglio avrà la possibilità di chiedere alle ditte aggiudicatarie ciò che desidera offrire alla città a costo zero per le casse comunali.

 

Orti di Cesare adeguamento 4x3 mar 15 3

Sempre nella commissione del 4 agosto si è parlato di rimozione di circa 1200 cartelloni abusivi. Si tratta di una affermazione non facile da capire e probabilmente frutto della scarsa conoscenza della materia da parte dei nuovi consiglieri comunali. Definire abusivo un impianto infatti può voler dire molte cose: vi sono i cosiddetti cartelloni senza scheda (ma a quanto ci risulta dovrebbero essere già stati tutti rimossi); vi sono poi impianti posizionati in zone dove la precedente normativa permetteva la presenza di cartelli e dove il nuovo Prip la vieta. In questo caso vanno ricollocati e non rimossi. Ad ogni modo staremo a vedere cosa faranno gli uffici e se daranno indicazioni più precise su questi presunti impianti abusivi.

La buona notizia sta nel fatto che l’amministrazione a 5stelle non intende buttare via tutto il lavoro svolto fin qui e frutto di anni di lotte. La preparazione dei bandi sarà una fase molto delicata perchè da questi dipenderà l’offerta di servizi per la città. Per il bike sharing, per esempio, occorrerà coordinarsi con l’Agenzia per la Mobilità che ha già individuato circa 230 postazioni per le stazioni delle biciclette, ma il numero potenziale di stazioni potrebbe essere superiore dato che gli 8mila metri quadri di pubblicità riservata a finanziare questo servizio sono sufficienti per pagare i costi fino a 350/400 stazioni.

Insomma il lavoro da fare è ancora tanto e a questo occorre aggiungere il “tempo di apprendimento” della nuova amministrazione. Sarebbe interessante capire se nello staff dell’assessore vi è qualcuno in grado di consigliarlo ed informarlo su questi temi, ma al momento la nomina degli staff è bloccata dai soliti vincoli interni al M5S. Speriamo si sbrighino perchè c’è tanto da lavorare e di mesi ne sono già stati buttati abbastanza.

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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