Rifiuti e sfalcio delle erbacce: gli errori imperdonabili della Raggi

Dal II e dal III Municipio interrompono la narrazione trionfante della giunta 5stelle che tutto risana. Nessuna autocritica dai grillini e tanta ipocrisia dal Pd

Nei giorni in cui si fa un gran parlare di primarie del centro sinistra con il nome di Gualtieri come (presunto) favorito e di ricandidatura di Virginia Raggi, sembra che fino ad oggi la città sia stata amministrata in modo egregio. Si ha come l’impressione che i possibili concorrenti alla carica di Sindaco si debbano confrontare come se venissero da Marte, senza aver avuto un ruolo concreto nel disastro in cui è precipitata Roma.

In particolare Virginia Raggi prosegue nei suoi tour per inaugurare asfaltature, palestre e ciclabili dimenticando che i problemi concreti della città sono ancora tutti lì e che la sua giunta è riuscita  a fare dei pasticci che un bravo amministratore non si potrebbe permettere. Per fortuna alcuni Municipi interrompono questa narrazione magnificante del governo cittadino a 5Stelle, mostrando che anche a fine consiliatura si prosegue a commettere errori su errori.

Cominciamo con la denuncia di Rino Fabiano, assessore all’Ambiente del II Municipio che nei giorni scorsi ha raccontato perché molte strade di Roma sono nuovamente invase dai rifiuti. Noi stessi, nella rubrica “Foto del giorno”, abbiamo pubblicato le immagini di viale Eritrea che è rimasta sommersa dall’immondizia dal 27 aprile al 5 maggio, senza che gli addetti provvedessero al ritiro di carta e sacchetti.

 

Fabiano spiega che di recente la Giunta comunale ha deciso di tagliare del 30% il bilancio di Ama. Questo “ha comportato una immediata e drastica riduzione dei servizi sulle utenze commerciali in appalto alla società esterna Sarim”.

La Sarim, prosegue l’assessore, ha dovuto a sua volta tagliare i costi e per farlo ha licenziato decine di dipendenti, provocando il nuovo caos nelle strade di Roma.

In sostanza, Ama quando ha visto ridursi le somme in bilancio, non ha trovato soluzioni per compensare il mancato introito ma ha risolto tagliando la pulizia della città, in particolare delle utenze commerciali. E quando è avvenuto? Appena sono stati riaperti ristoranti, bar e negozi alimentari.  Un provvedimento che più intempestivo non si può!

L’amara riflessione di un amministratore che ogni giorno tenta di far girare le cose si conclude così: Roma sarà ancor più devastata dall’incuria e per rimetterla in sesto saranno necessarie risorse dieci volte più ingenti del risparmio ottenuto.

Spostiamoci di Municipio e passiamo al terzo, presieduto da Giovanni Caudo. Il professore ed ex assessore della giunta Marino, racconta un’altra follia della giunta Raggi di questi giorni. Si parla della pulizia e del diserbo delle erbacce dai marciapiedi.

 

Avrete notato che la gran parte del marciapiedi romani sono invasi dalle erbacce e la motivazione è presto spiegata: la Sindaca ha deciso di levare la competenza all’Ama (che già la svolgeva a malapena) e di passarla ai Municipi. Ma quando ha trasferito l’incarico non ha pensato di fornire ai Municipi la somma necessaria per svolgere il servizio: al terzo Municipio, spiega Caudo, sono stati assegnati solo 120 mila euro per un territorio grande quanto la città di Firenze.

Una somma che è un goccia nell’oceano di bisogni di quei quartieri e questo comporterà che molte strade resteranno in condizioni inaccettabili. Forse nei prossimi mesi Roma Capitale organizzerà un bando per inviare squadre di supporto ma resta il fatto che per ora la situazione è questa.

E non si può imputare un errore così marchiano all’inesperienza, come si faceva ad inizio consiliatura. Dopo cinque anni, mille assessori cambiati e tutto il tempo per studiare e approfondire, l’amministrazione della capitale di Italia si comporta ancora in questo modo.

Ecco perché parlare di ricandidatura della Raggi è qualcosa che fa bollire il sangue, così come pensare ad un’alleanza preventiva tra Pd e 5Stelle sol perché entrambi i partiti autonomamente non raggiungono un numero sufficiente di voti.

Enrico Letta, in un’intervista al Messaggero, ha dato un giudizio assai negativo sulla Raggi. “Roma ha perso tante occasioni ed è scesa nella scala europea e globale“, ha detto il segretario Pd giustificando la decisione di andare da soli al primo turno. Ma nello stesso tempo tutti sanno che – comunque andranno le cose – i voti dei due partiti confluiranno gli uni verso gli altri al secondo turno. Un comportamento da vecchia politica, alimentato dal sistema elettorale a due turni sul quale si potrebbero avanzare molte critiche. Ma allora perché non pensare ad analizzare a fondo cosa si è sbagliato e cosa si continua a sbagliare?

Il Pd che defenestrò Marino e non ha mai fatto un esame di coscienza su quel brutto capitolo della storia romana. I 5Stelle che non sono in grado di fare la minima autocritica e continuano a cantilenare che la loro amministrazione ha risanato Roma. Eppure la testimonianza dai territori dimostra che ancora a maggio 2021, dopo cinque anni di governo capitolino, si commettono errori imperdonabili.

 

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