Rifiuti a Roma: c’è o non c’è emergenza?

Il tema dei rifiuti continua a rimanere caldissimo a Roma, nonostante esso fosse già una priorità nella campagna elettorale del 2016 e che quindi ci si sarebbe aspettati un intervento deciso e risolutivo da parte della nuova amministrazione.

Invece dal luglio 2016 abbiamo prima dovuto prendere atto che l’amministrazione M5S sui rifiuti a Roma non aveva uno straccio di idea, poi si sono dovuti fare i conti con la decadenza dell’assessore Muraro e quindi si è passati alla gestione Montanari che però a distanza di un anno ha fatto vedere solo confusione, spocchia ed improvvisazione, come abbiamo recentemente illustrato.

 

Le ultime sui rifiuti sono essenzialmente due. Da una parte la richiesta di aiuto inviata da AMA alla Regione Lazio affinché si trovassero delle alternative per lo smaltimento dell’indifferenziato, con la regione Emilia Romagna disposta ad accoglierlo ma con il repentino dietrofront dell’amministrazione Raggi che ora dice non ci sia più bisogno. Dall’altra l’introduzione di un tritovagliatore ad Ostia, dove parrebbe che verrebbero trattati anche i rifiuti provenienti da altre zone di Roma; la curiosità in questo caso è che durante la recente campagna elettorale per il Municipio di Ostia sia Paolo Ferrara, capogruppo M5S in Assemblea Capitolina, che Giuliana Di Pillo, eletta presidente del Municipio ad Ostia, si erano sbracciati per escludere qualsiasi utilizzo del tritovagliatore ad Ostia.

 

Riguardo invece alla situazione sul campo, non si sa bene come interpretarla. Se infatti si dà retta a quanto documentano tanti cittadini sui social, Roma è una colossale discarica a cielo aperto (su tutte consigliamo di dare un’occhiata alla pagina Twitter di RiprendiamociRoma, dove le immagini dei rifiuti in strada la fanno da padrone).

Se invece si dà ascolto all’assessore all’ambiente Pinuccia Montanari, tutto va ben madama la marchesa. Ecco il suo ultimo post su facebook:

 

A Roma il sistema di raccolta ha tenuto, pur di fronte all’impennata di produzione dei rifiuti del periodo natalizio. Siamo intervenuti riportando le situazioni di criticità alla normalità. Le polemiche non ci interessano e soprattutto non interessano ai cittadini.

Le dichiarazioni di politici e rappresentanti delle istituzioni, del tipo “Abbiamo salvato Roma invasa dai rifiuti”, fanno sorridere perché sono una sorta di autoaccusa. Coloro che oggi puntano il dito hanno delle gravi responsabilità per la situazione impiantistica di Roma. Noi stiamo lavorando in silenzio ed abbiamo invertito la rotta. Sono pronti tre progetti, per le cui aree abbiamo avviato l’iter.
Confidiamo di depositare in Regione tutto entro gennaio 2018.

Stiamo dando in Ama risposte strutturali per rilanciare l’azienda.

Pizzarotti ha dichiarato che in 6 anni ha raggiunto l’80% di raccolta differenziata in una città che è grande soltanto come uno dei 15 Municipi di Roma. Noi porteremo la raccolta differenziata porta a porta a 490.000 abitanti nei prossimi tre mesi e arriveremo nel corso del 2018 a 1,2 ,milioni di cittadini. Il primo test con il quale ci siamo misurati, il porta a porta nel quartiere ebraico, ha portato ottimi risultati: l’85% di raccolta differenziata e nessun rifiuto a terra. E stiamo procedendo in quella direzione. Quindi le accuse di inefficienza le rispediamo al mittente.

In questa necessaria fase di transizione speriamo finisca l’era dei presunti ricatti o delle pressioni indebite. Nel rispetto della normativa abbiamo attivato tutte le azioni necessarie a mantenere in sicurezza Roma, a partire dall’accordo con diverse regioni nel rispetto dei principi di prossimità ed economicità come vuole la legge. L’Emilia Romagna è rientrata in un profilo di misura cautelativa. E di certo la sottoscritta non ha mai contattato aziende, tanto meno in Emilia Romagna perché non rientra nei miei compiti istituzionali, come invece falsamente ha dichiarato qualcuno.

In pochi mesi stiamo recuperando anni persi, decenni di ritardi. La vera risposta ai problemi di Roma sta nella programmazione che stiamo attuando sia per quanto riguarda la raccolta che l’impiantistica. Sulla raccolta stiamo procedendo a tambur battente, sull’impiantistica anche.

 

pinuccia

 

Si direbbe quindi una situazione sotto controllo, pur con un sistema tutt’altro che in salute, come riconosciuto anche dall’assessore, che però avrebbe retto anche ad un aumento nella produzione rifiuti. Peccato però che in rete non si contino i commenti allibiti dei cittadini che chiedono dove viva l’assessore, dovendo loro constatare problemi enormi nella raccolta dei rifiuti sia nel caso dei cassonetti in strada che della raccolta porta a porta.

 

Per cercare di capire quale possa essere la situazione reale abbiamo pensato di dare un’occhiata alla pagina facebook del LILA, Laboratorio Idee Lavoratori AMA, dove alcuni lavoratori AMA documentano le segnalazioni che con sistematicità inviano al Sindaco ed alla Commissione Ambiente.

Vediamo anzitutto il post che il LILA ha pubblicato come bilancio di fine anno. Qualche estratto:

 

“● L’indifferenziata non solo non è diminuita di un solo kg, ma è notevolmente aumentato il trasporto e il ricorso allo smaltimento del “tal quale” fuori regione, con un aumento vertiginoso dei costi e delle “figuracce” (Elemosina alla Toscana e all’Emilia).

● I nostri due TMB, oltre ai necessari lavori di messa in sicurezza, non sono stati potenziati a livello organizzativo, anzi per il “Salario” è prevista la chiusura come TMB per essere poi riconvertito in qualcos’altro.

● Gli impianti del multimateriale, dopo le costose spese di revamping di vario genere, sono attualmente depotenziati anch’essi di un buon 50% per le solite “smaniose voglie d’appalto” , e dalle evidentissime incapacità gestionali.

● A causa di una decennale ed evidente strategia dei vertici di depauperamento delle officine, degli automezzi e delle risorse umane, […] si sono prodotti così tanti disservizi da far lievitare le ore di straordinario per molti milioni di euro.

● Gli innumerevoli disservizi conseguenti, oltre a danneggiare l’immagine e l’economia di Roma, hanno fatto perdere la fiducia dei cittadini sui servizi Ama e la salute di noi dipendenti, costretti anche nel 2017 a raccogliere migliaia di tonnellate di rifiuti dal suolo.

● Per reprimere/correggere lo scorretto conferimento dei rifiuti non si è fatto nulla.

● Dopo l’indimenticabile, bella e proficua collaborazione con l’ex Assessore #Paola #Muraro da parte nostra, ma anche da parte di altri lavoratori Ama provenienti dai “meetup”, non esistono più forme di partecipazione attiva con noi, e tanto meno con i cittadini.

● La vostra inadeguata “guida turistica della galassia” Pinuccia, non sta rispettando nemmeno i suoi ridicoli pianucci: 2021 rifiuti nello spazio,il presente può attendere. Li ricordiamo:

– L’eliminazione dei cassonetti su strada ad oggi, si è trasformata al contrario, in un loro notevole aumento e le discariche aumentano
– Le sue ridicole “Domus ecologiche”, dopo lo Spot di Ostia, a quanto sembra sono state per fortuna accantonate.
– La stessa cosa è valsa per le “Compostiere di Comunità” , che vi abbiamo spiegato come anch’esse siano diseconomiche e difficilmente installabili, se non a spese/gestione di alcune utenze tipo grandi mense.
– Le Ama di municipio, così come vi avevamo proposto noi per decentrare l’inamovibile management, sono e rimangono un vuoto annuncio dell’extraterrestre che ancora non sa cosa voleva fare.
– I due impianti di compostaggio devono ancora avere una loro ubicazione e autorizzazione definitiva, e, se tutto va bene, se ne riparlerà con la prossima giunta.
– Tra i non trascurabili disservizi, siamo ancora privi della raccolta dei rifiuti tessili. Dopo le nostre due segnalazioni/post, c’è stato il solito annuncio e un avviso che la gara era stata aggiudicata, ma ancora non si vede e si capisce cosa sia successo e nel frattempo i #Rom continuano a rovistare a pieno ritmo.

● Gli appalti “strani” come quello andato deserto e quello delle foglie, li abbiamo denunciati solo noi e continueremo a farlo.

GLI SPOT MONTANARI

● Partì con la sua finta scoperta delle spazzatrici elettriche del gianicolo, che ci risulta sono tornate in letargo per una mancanza di autonomia energetica operativa.

● Proseguì con la sua finta scoperta, e rimessa in moto, delle green machine. Anch’esse tornate a dormire nei garage per la loro inutilità operativa.

● Firme con foto di gruppo di protocolli inutili e inattuati come quello con Assobioplastica o quello per il recupero delle derrate alimentari scadute.

● Poi i vuoti annunci di fantasiose task force dove spuntavano emergenze come funghi: tipo le foglie autunnali, tombini ostruiti, discariche a cielo aperto, ecc. ecc.. Tutti servizi finiti poi, guarda caso, in altri innumerevoli appalti a ditte esterne.

Cara Virginia, non ti fidare di nessuno e guarda i fatti. Se devi cambiare qualche tecnico fallo senza timore, altrimenti la figuraccia la facciamo tutti. Anche noi che ci abbiamo messo la faccia.

 

Poi il 3 gennaio hanno fatto un più breve resoconto della situazione:

 

ANNO NUOVO VECCHI PROBLEMI
(“Meteo Ama”)

Dopo il noioso e lungo resoconto del post di fine anno, oggi saremo brevi….lo sappiamo che leggete poco…

CRONACA OGGI

● Gli impianti sono pieni fino ai soffitti, al punto che i numerosi contatti con l’escavatore hanno fatto staccare gli ultimi tubi dell’aspirazione rimasti attaccati, liberando così altri m.cubi di spazio per metterci altri rifiuti. Bene!!
(vedi foto).
Mentre gli addetti stanno rischiando la vita tutti i giorni in quell’inferno, e gli operatori di zona la salute raccogliendo rifiuti dal suolo, i loro sindacalisti + RLSSA di fiducia (non i nostri) sono molto occupati nella fiction di Natale.

Nell’ultima puntata, come accade in tutti i film d’azione, all’ultimo secondo hanno scongiurato l’ingresso dei “finti” privati nella “finta” azienda pubblica Ama (vedi articolo).

L’incontro e le decisioni prese dall’extraterrestre inviata da Virginia al confronto sulla questione, dimostrano nei fatti quello che andiamo sostendo da almeno un anno:
Le leve di comando di Ama, purtroppo, non stanno in mano al M5S e non ci spieghiamo ancora il perché.

● In strada ci sono ancora moltissime “postazioni discarica” (vedi foto da ovest ad est).

● Molti camion Ama sono pieni nelle autorimesse in attesa di scaricare.
● Sono ricominciate le file.

● Stanno incendiando molti cassonetti di plastica, in particolar modo quelli della differenziata (foto cinecittà).

Tutto procede secondo i “Pianucci di Pinuccia”:
2021 rifiuti nello spazio, della serie il Presente può attendere…

Alla Commissione Ambiente, Al M5S di Roma e Nazionale.

 

Quindi il 4 gennaio pubblicano un filmato inquietante ripreso in un impianto AMA, dove si vede un mezzo cingolato che scala la montagna di rifiuti che riempie un magazzino.

 

gatto

 

Insomma stando a quanto scrivono quelli del LILA la situazione sembrerebbe tutt’altro che sotto controllo. E pur considerando che costoro hanno un punto di vista di parte, con simpatie non nascoste per l’ex-assessore Muraro, dai loro scritti si evince un pregiudizio favorevole verso il Sindaco Raggi, benché una contrarietà totale all’attuale assessore Montanari.

Non si tratterebbe quindi di simpatizzanti PD con tutto l’interesse a screditare l’attuale amministrazione, bensì di dipendenti AMA che speravano, ed ancora sperano, che il Sindaco Raggi riesca a risanare l’azienda, consentendogli di espletare con efficacia il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma.

 

 

A nostro modesto avviso la situazione dei rifiuti a Roma rimane critica e potenzialmente esplosiva, con una produzione rifiuti che continua a crescere invece che diminuire (come incredibilmente testimonia lo stesso assessore Montanari, non capendo che l’aumento della produzione dei rifiuti certifica un suo evidente fallimento), una raccolta in continuo affanno e che vanifica in gran parte la differenziazione fatta dai cittadini (quella nei cassonetti è praticamente inutile), lo smaltimento che deve ancora basarsi sull’esportazione dei rifiuti per chissà ancora quanti anni, a costi enormi e rischi continui che tutto si blocchi.

 

L’assessore farebbe quindi bene a mettere da parte la sua spocchia, specialmente nei confronti del Sindaco Pizzarotti che può vantare un 80% reale di raccolta differenziata, laddove a Roma staremmo intorno al 40%, dato peraltro tutto da dimostrare, e solo per merito della passata amministrazione, non avendo aggiunto l’attuale neanche il briciolo di un decimale in più.

Vantarsi poi di aver introdotto un nuovo sistema di differenziata porta a porta nel Ghetto con risultati strabilianti fa davvero sorridere, se non ci fosse da preoccuparsi che la questione rifiuti romana sia in mani tanto irresponsabili: ma come, accusi Pizzarotti di riuscire a fare una buona differenziata in una città grande come uno solo dei municipi romani e ti vanti di essere riuscita a raggiungere lo stesso risultato, in oltre un anno di reggenza, in una porzione ridicola del centro storico romano???

Peraltro, come sanno tutti i cittadini che attualmente hanno un sistema di raccolta porta a porta, le possibilità che l’attuale AMA riesca ad applicare con efficacia tali sistemi sono scarsissime, per cui la Montanari ha ben poco su cui contare, se solo si decidesse a scendere una buona volta con i piedi per terra.

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