“Presa Diretta” sulla bicicletta: che delusione!

Aspettavamo con impazienza la puntata di ieri di Presa Diretta, su Rai Tre, sapendola dedicata alla mobilità ciclabile, con particolare attenzione alla situazione romana.

L’abbiamo seguita con interesse quando ha mostrato le magagne delle piste ciclabili romane, quando ha illustrato l’idilliaca situazione di Copenhagen (col 65% degli spostamenti cittadini fatti in bicicletta!?!), quando ha dato voce ad Alberto Fiorillo, responsabile per Legambiente del GRAB, il quale ha ben spiegato come il progetto originario rischi di venire stravolto da come il Comune di Roma intende realizzarlo.

 

Poi è arrivata la mini-intervista di Riccardo Iacona all’assessore Meleo e ci sono cadute le braccia. Il giornalista si è infatti bevuto la fuffa dell’assessore senza ribattere mai, dandole solo modo di prende un generico impegno a fare qualche decina di chilometri di piste ciclabili a Roma.

Eppure Fiorillo gliel’aveva spiegato a Iacona i rischi che corre il GRAB, ma il giornalista si è limitato a chiedere alla Meleo se il progetto a cui sta lavorando il Comune è lo stesso proposto da Legambiente, non replicando alla generica risposta ricevuta (qualcosa tipo “beh sì, fondamentalmente i due progetti sono simili”, cosa non vera).

 

Ma soprattutto a Riccardo Iacona e quelli di Presa Diretta vorremmo chiedere:

– visto che la Meleo è in carica da circa 18 mesi, oltre a farle fare qualche generica promessa di future piste ciclabili, non le si poteva chiedere cosa ha fatto finora per la ciclabilità? (troppo difficile, eh?),

– nessuna domanda anche sul bike sharing che verrà pagato dalla riforma dei cartelloni, come da provvedimento approvato dalla Giunta Raggi lo scorso novembre?

– con la Meleo a portata di domanda (occasione più unica che rara, vista la ritrosia della persona ad interloquire con chicchessia), perché non chiederle anche conto del Bike Manager da lei nominato all’inizio del suo mandato, poi sparito alla chetichella e mai sostituito? In assenza di un responsabile competente in materia di ciclabilità, chi sta seguendo oggi i vari progetti che l’amministrazione dice di stare realizzando?

 

Ma soprattutto, domanda delle domande, perché Iacona non ha chiesto conto alla Meleo dell’unica pista ciclabile realizzata dall’attuale amministrazione, ossia la schifezza fatta sotto il tunnel di Santa Bibiana, dove per far posto alla pista ciclabile si è eliminato un intero marciapiede per i pedoni (altro che far spazio alle bici sottraendolo alle auto, come affermato dalla Meleo)?

Eppure durante le riprese Iacona ci è addirittura passato a Santa Bibiana, quando era in compagnia del rappresentante di Salvaciclisti.

Inoltre Iacona la storia della ciclabile di Santa Bibiana la doveva conoscere, visto che proprio noi gliel’abbiamo raccontata a quelli di Presa Diretta.

Legittima scelta redazionale il tacerla del tutto, ma curiosa no?

 

Ci permettiamo di azzardare un’ipotesi: Iacona avrà chiesto alla Meleo l’intervista e l’assessore gliel’avrà concessa a patto che non ci fosse alcun accenno polemico al nulla fatto finora in materia di ciclabilità (tipo la zero manutenzione assicurata finora alle ciclabili esistenti) e soprattutto non fosse neanche menzionata la schifezza di Santa Bibiana.

Siamo troppo immaginifici? L’unica cosa che convine poco è uno Iacona che si presta a condizioni simili. Rimane il fatto che l’atteggiamento del giornalista è stato palesemente dimesso ed evasivo.

 

In conclusione:

– intervista in ginocchio alla Meleo,

– silenzio di tomba sull’unica imbarazzante ciclabile realizzata in 18 mesi dalla giunta Raggi,

– neanche un accenno al Bike Manager di cui pur l’amministrazione si era dotata all’inizio del proprio mandato,

– bello spot sul bike sharing a flusso libero (senza neanche accennare ai problemi che ha creato un po’ ovunque nel mondo) e zero informazione sul bike sharing tradizionale che verrà pagato dalla riforma dei cartelloni,

– nessuna chiarezza su come si intende realizzare il GRAB.

 

Diciamo pure che per quanto riguarda la realtà romana, la trasmissione è stata del tutto insoddisfacente, oltre che sinceramente inutile, essendosi limitata a mostrare la penosa situazione in cui è Roma dal punto di vista della ciclabilità.

Peccato, un vero peccato. E inspiegabile da un bravo professionista come Iacona.

 

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