Perché il mancato rimborso dei permessi ZTL riguarda tutti a Roma

I titolari di permesso ZTL devono ricorrere al TAR per far valere i loro diritti, ma la non decisione della giunta Raggi sui rimborsi ha creato un probabile buco di bilancio che avrà conseguenze per tutti

Roma ripiomba in zona rossa e Virginia Raggi immediatamente provvede alla sospensione di tutte le ZTL cittadine.

Provvedimento facile da prendere: con gli spostamenti ridotti delle persone viene a cadere il motivo principale delle ZTL, ossia la congestione da traffico in centro storico, e quindi ha senso consentire gli spostamenti a tutti senza peraltro creare danno a nessuno.

 

In realtà c’è un dettaglio che evidentemente all’attuale amministrazione è sfuggito fin dall’inizio, continua a sfuggire, e che getta una luce sinistra su questo provvedimento che parrebbe di puro buonsenso.

 

Dell’assurdità di un Comune che disattiva le ZTL per otto mesi su dodici senza prevedere alcun tipo di rimborso per i titolari di permesso ne abbiamo parlato a più riprese, l’ultima qui. Vi sono infatti migliaia di cittadini, residenti in centro storico ma anche operatori commerciali, che pagano profumatamente per i permessi ZTL ma per i quali il Comune non ha previsto alcun risarcimento a seguito della sospensione delle ZTL.

La necessità di prevedere una qualche forma di ristoro che i titolari di permesso ZTL è stata in realtà riconosciuta dallo stesso Comune, stante che nelle ultime ordinanze di disattivazione dei varchi vengono esplicitamente richiamati “Eventuali rimborsi per i titolari di permesso“.

Peccato che però nulla sia stato fatto dopo oltre un anno dal primo provvedimento.

 

Un congruo gruppo di titolari di permesso ZTL sta procedendo per vie legali per costringere il Comune ai dovuti rimborsi. Dopo aver infatti inviato le richieste di rimborso e non aver ricevuto risposta, stanno ora ricorrendo al TAR per costringere il Comune a prendere una posizione.

I cittadini dovranno affrontare una consistente spesa per questa azione e prevedibilmente il Comune verrà condannato dal giudice anche al pagamento delle spese legali (così come accaduto in una situazione identica per una compagnia di bus turistici).

Insomma ci rimettono i cittadini, ci rimette il Comune (ossia, indirettamente, di nuovo i cittadini) e si intasano i tribunali amministrativi inutilmente, il tutto perché la giunta Raggi in oltre un anno non è riuscita a prendere una decisione.

 

Se però i rimborsi sono direttamente un problema di qualche migliaio di cittadini, la mancata decisione dell’amministrazione al loro riguardo è qualcosa che indirettamente riguarda tutta la città.

L’aver fin dall’inizio deciso di sospendere le ZTL senza prevedere alcun rimborso ha infatti creato un diritto per i titolari di permesso a tali rimborsi, diritto che quando verrà riconosciuto creerà un consistente ed imprevisto buco nel bilancio di Roma Capitale.

Detta in altri termini, l’amministrazione capitolina fin dalla prima sospensione delle ZTL avrebbe dovuto prevedere un minor introito dai permessi, dovuto al fatto che a varchi spenti decade il motivo per cui i permessi sono pagati.

Non aver previsto questo minor introito è stata una mossa irresponsabile che ha determinato un futuro ammanco nel bilancio capitolino.

Sicuramente la giunta Raggi avrà pensato che con i tempi della giustizia amministrativa lo scotto dei rimborsi ai titolari di permesso ZTL toccherà alla prossima amministrazione, ma l’atto irresponsabile l’hanno commesso loro ora e sarebbe giusto che qualcuno glielo facesse notare e li chiamasse a risponderne.

 

Varrebbe senz’altro la pena che qualcuno facesse una segnalazione alla Corte dei Conti perché venga tempestivamente rilevata questa apparentemente scorretta pratica amministrativa ed i responsabili chiamati a risponderne.

 

Purtroppo questa vicenda ha dimostrato ancora una volta quanti danni l’incompetenza ed irresponsabilità dell’attuale amministrazione capitolina possono fare ai cittadini e alle casse del Comune. Oltre un anno di decisioni prese a cuor leggero, senza curarsi minimamente delle conseguenze, hanno generato una situazione ingarbugliata da cui probabilmente scaturiranno molti contenziosi.

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D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

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