Marino e lo scippo del ruolo di commissario per il Giubileo. Se ci avesse pensato prima…

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La notizia anticipata questa mattina da Repubblica dell’affidamento al prefetto Gabrielli del ruolo di commissario per il Giubileo non ha trovato ancora conferme ufficiali. Anzi il ministro degli Esteri Gentiloni l’ha smentita, precisando che al momento nessuna decisione è presa. Eppure, nonostante le incertezze, sembra ormai quasi sicuro: a Gabrielli sarà assegnato il ruolo di coordinatore per l’Anno Santo, mentre al Sindaco verrà riservato il compito “legislativo”, cioè di tenere i rapporti con la Regione e il Vaticano. Poca roba, dato che la vera “polpa” sarà nelle mani di Gabrielli, il quale dovrà vigilare sulla spesa di circa 500 milioni di euro in due anni.

E’ una cifra importante e si capisce che il governo voglia essere sicuro che parte di questi soldi non vadano ad alimentare la ormai celebre mucca da mungere di mafia capitale. Ma per Marino resta uno schiaffo e soprattutto un indebolimento del suo ruolo politico. Il primo cittadino non viene ritenuto in grado di arginare da solo gli appetiti mostruosi della corruzione ma forse – aggiungiamo noi – non viene neanche ritenuto capace di spendere questi soldi in progetti utili e necessari.

Ed è proprio su questo secondo aspetto che Marino ha pagato la sua debolezza: se avesse stilato un elenco chiaro e netto di cose da fare nei prossimi 12/18 mesi, avrebbe mostrato di saper decidere. Di avere un progetto chiaro di città. Di saper ripulire Roma non solo dalla corruzione ma anche fisicamente, nelle strade, sui muri, nei parchi. Insomma quella frase pronunciata da Riccardo Magi nei giorni scorsi (“l’onestà non basta”) sarebbe dovuta risuonare nelle orecchie del Sindaco. Forse la Giunta ha nel cassetto idee ottime, ma se non le tira fuori il sospetto che non sappia come dare una svolta alla città è molto concreto. Quello che finora è trapelato sugli interventi straordinari che il Campidoglio intende mettere in campo è di una pochezza sconcertante.

Ieri il Messaggero parlava di alcuni progetti giubilari, partoriti dal Comune, che costeranno circa 200 milioni: tra questi le toilette pubbliche, i cestini per i pellegrini (sic!) e l’acquisto di nuovi autobus. A parte il sacrosanto acquisto di bus, stendiamo un velo sulle altre proposte. Quella delle toilette pubbliche, poi, fa gelare il sangue. Proprio i cittadini, con Bastacartelloni e Vas, hanno permesso che la riforma dei cartelloni pubblicitari possa finanziare decine di bagni pubblici, totalmente gratis. Invece di spendere i soldi pubblici per un servizio che si può ottenere a costo zero, sarebbe più utile destinarli a ridare decoro alla città.

Insomma dove sta la visione del Sindaco che gli farebbe guadagnare il rispetto del governo e che gli permetterebbe di rivendicare a testa alta il ruolo di commissario del Giubileo? Noi un elenco incompleto di cose da fare glielo avevamo suggerito a poche ore dall’annuncio di Papa Francesco. Glielo abbiamo ribadito in queste ore. Non pretendiamo di essere ascoltati, ci mancherebbe. Ma se le nostre idee non andavano bene sarebbe stato interessante leggerne di altre.

E invece restano le solite frasi generiche del Sindaco sul decoro (senza capire in cosa si traduca concretamente), sull’onestà (che nessuno mette in dubbio) ma che non basta a governare una città, sulla viabilità (senza mai vedere azioni reali di contrasto ad esempio alla sosta selvaggia).

Il timore che così si vada a sbattere contro un muro è molto reale. E questo ulteriore smacco di un Marino commissariato da Gabrielli non fa sperare per il meglio.

 

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2 risposte

  1. Marino è ormai al capolinea, mancano solo poche settimane. Ma se la sarà andata a cercare lui, incapace di capire che per i grandi progetti servono nuove elezioni alle quali lui avrebbe potuto partecipare solo dimostrando di saper agire nel contingente. Non è disonestà, solo incapacità, ma grave. Un requiem.

    P.s.: qualcuno dica al Sindaco che è ora di smetterla di ridere, in una situazione tragica come l’attuale.

  2. Le chiavi di lettura possono essere varie, l’effetto resta in un ridimensionamento del sindaco e di tutta la giunta. In realtà credo che il reale punto è che Marino sia ostaggio di tanti piccoli interessi politici e di mini-elettorato.
    Posso anche stimarvi per il vostro impegno ma di certo quando ho visto il sindaco in riunione con le voci dei vari blog e sfilarsi appena vede i lavoratori della multiservizi (per dirne una) mi sono venuti i brividi !

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