Marciapiedi distrutti? È tutta questione di spessori

 

A sinistra i materiali che si usano per i marciapiedi ad Oslo, a destra un tratto di marciapiede in centro storico a Roma. È tutta questione di spessori

Condividi:

Una risposta

  1. Vero ma anche il sottofondo fa la sua parte.
    Notare la differenza.
    Se omogeneo e drenante evita ristagni d’acqua che possono ghiacciare e che le pietre sovrastanti basculino su eventuali asperità. Ma chi controlla i lavori? A malapena abbiamo la polizia locale che segue l’apertura scavi. Zero cartelli di cantiere e cittadini stufi di segnalare a chi non sa e non può ascoltare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

Raccontiamo il tentativo di un abitante dell’Esquilino, pedone con passeggino gemellare, di rendere “camminabili” in sicurezza alcune strade del rione. Qualche risposta (poco utile) dalla Polizia Locale, ancora nessuna dal Municipio I.
@adrianolabbucci

Un altro degli invidiabili record di Roma: la città più disastrata riguardo il servizio taxi.
@gualtierieurope @eugenio_patane

Ecco spiegato perché Cestò ha bisogno delle buste col “riporto” …
(l’anello che dovrebbe tenere la busta è troppo leggero)
“Il miglior gettacarte che si potesse progettare” (cit. @Sabrinalfonsi)

2

Guidare a velocità folle e in stato di ebbrezza, a Roma ancora si può senza rischiare nulla.
L’investimento dei 3 agenti di Polizia Locale conferma le strade romane come terra di nessuno, con controlli scarsi e inefficaci.
@gualtierieurope #stragestradale

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria