Lotta ai graffiti: Roma resta ultima. Il caso L.go Tevere Inventori

Continuiamo a ripescare vecchie denunce di Degrado Marconi, spostando lo sguardo su Lungotevere degli Inventori a cui dedicheremo due puntate divise per argomenti. Iniziamo parlando della piaga dei graffiti che deturpano le facciate dei palazzi. Siamo nel tratto di lungotevere che collega Piazza Righi, altezza Ponte Marconi, a Piazza Meucci.

 

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Eccoci di fronte all’ennesimo non-luogo di questa città. In ogni capitale europea che si rispetti, il lungofiume è sinonimo di fascino, eleganza, raffinatezza; a Roma di squallore, incuria e inciviltà. Senza contare l’offesa alla memoria dei grandi scienziati ai quali è dedicato il Lungotevere (e il quartiere) Marconi.

E’ così che al posto di strade gradevoli e ospitali, ci troviamo ‘sta roba qua.

 

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Sosta tollerata sui marciapiedi (ne riparleremo più avanti) e graffiti dappertutto.

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Rispetto ai primi sopralluoghi effettuati anni fa, la situazione appare migliore. Alcuni degli edifici colpiti dai graffitari, sono stati ripuliti.

 

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Merito dell’accresciuta consapevolezza dei cittadini, dell’intervento autonomo e indipendente del comune e del municipio XI o, più probabilmente, dell’iniziativa dei volontari di Retake? Intanto continuiamo a denunciare le situazioni di degrado, inviando segnalazioni ed esposti, in via formale, noncuranti delle mancate risposte da parte degli uffici competenti (e del vuoto di programmazione sul decoro).

Confidando, oltre che all’entusiasmo e alla buona volontà di Retake Roma che rappresenta, in ogni caso, un’attività volontaristica non sovrapponibile al ruolo delle Istituzioni, nell’azione amministrativa di quest’ultime. Ora che il M5S amministra sia il comune che XI municipio, rileggiamo nei punti programmatici della sindaca Raggi, cap. trasparenza e istituzioni, questo passaggio illuminante:

opere di valorizzazione del fiume Tevere e del Lungotevere, garantendo una maggiore fruibilità di tali aree ed una maggiore attrattività turistica, sul modello dei tratti prospicienti la Senna a Parigi.

E se a questo aggiungiamo i buoni propositi in materia di lotta al vandalismo affermati da Roberto Giachetti (PD) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) nei rispettivi programmi, non rimane che attendere la pronta risposta delle Istituzioni, leggasi alla voce “piano di contrasto ai graffiti vandalici”. A Milano e Firenze hanno già cominciato…noi arriviamo buoni ultimi come sempre. Alla faccia della “Grande Bellezza”.

 

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