Linee TPL garantite per i disabili: realtà o propaganda?

Riprendiamo un articolo pubblicato qualche giorno fa dal blog “Odissea Quotidiana” in cui l’autore, l’ormai mitico Mercurio Viaggiatore che ringraziamo per la condivisione, si è esercitato a verificare quanto annunciato dal Sindaco Raggi agli inizi di agosto sulle linee ATAC assicurate per i disabili.

Di seguito il pezzo:

 

I disabili e le garanzie non garantite   (ovvero:  M5S e la propaganda sui disabili, un mese dopo)

Un mese fa la Sindaca Raggi garantiva con grande enfasi la “piena accessibilità” su quattro nuove linee bus ATAC, per un totale di 21 linee “totalmente accessibili alle persone con disabilità, dov’è garantita la presenza di bus dotati di pedane per la salita e la discesa dei passeggeri con difficoltà motorie”.

 

 

Nonostante non si possa ritenere un grande successo, visto che a Roma le linee ATAC sono oltre 250, e 17 di quelle 21 linee sono già “garantite” da almeno 5 anni, è subito partita una vasta campagna con decine e decine di post tutti uguali, anche da parte di M5S Camera e Senato, con questo testo:

“dopo anni a Roma si garantiscono nuove linee bus totalmente accessibili alle persone con disabilità”

 

 

Ci si aspetterebbe quindi che queste linee siano considerate come prioritarie sia dal Comune che da ATAC, e gestite di conseguenza, ma sarà davvero così?

Numerose sono state le lamentele registrate in questo mese su queste linee, a causa dei ritardi e delle estenuanti attese. Ma fin qui nulla di eccezionale, i disservizi di ATAC sono ormai la norma su tutta la rete.

 

 

Il problema sorge quando esce fuori che proprio su quelle 21 linee “garantite” stanno viaggiando bus senza pedana, un fatto abbastanza clamoroso che ATAC minimizza con forza: “sulla linea 170 circolano esclusivamente vetture con pedana ribaltabile”, salvo ripetute eccezioni ovviamente.

 

 

Ma ATAC è sorvegliata speciale, e alcuni blogger romani hanno condotto una serie di verifiche randomiche a campione in una ventina di giorni, a partire da subito dopo il post della Sindaca, con risultati inaspettati: in un solo mese infatti, su ben 14 delle 21 linee “garantite”, hanno circolato oltre un centinaio di bus sprovvisti di pedana e non adatti al trasporto dei disabili, come risulta dalla tabella sotto riportata.

(in intestazione su sfondo giallo sono riportate le linee bus, dentro i riquadri della griglia sono indicati i numeri di matricola delle vetture sprovviste di pedana, nei 24 giorni in cui sono state fatte verifiche randomiche)

 

 

Sul podio c’è la linea 81, sulla quale è praticamente consuetudine trovare autobus sprovvisti di pedana, a seguire le linee 80 e 990 (che è una delle 4 nuove garantite dalla Sindaca). Oltre a queste vetture, circolano numerose altre vetture con pedana elettrica guasta e non funzionante (viste circolare ad esempio sulla linea 781, qui non riportata), che sono state omesse per impossibilità di verifica. Non si conosce quindi con esattezza la vastità del fenomeno, ma è evidente che la maggior parte di queste linee sono tutt’altro che garantite. ATAC dichiara di avere il 74% di vetture dotate di pedana su tutto il parco vetture. Che difficoltà ci sono quindi a garantire il 100% per sole 21 linee?

 

 

 

 

Fin qui l’ottima analisi di Mercurio Viaggiatore, analisi fatta sui dati messi a disposizione da Roma Servizi per la Mobilità, quindi ufficiali.

 

L’analisi di Mecurio Viaggiatore è poi stata ripresa martedì 11 u.s. da Il Tempo col titolo “Bus disabili, il solito bluff di Virginia“, al che è intervenuto il disability manager di Roma Capitale, Andrea Venuto, con un post su facebook a cercare di confutarla sulla base di dati forniti da ATAC. Ecco il suo post:

 

 

Ora, mettendo da parte il richiamo storico ai 2000 anni di inaccessibilità a Roma (il delegato Venuto è solito inserire un riferimento storico in ogni sua interlocuzione, spesso riferito a “quelli bravi” che c’erano prima, sfuggendogli evidentemente che nessuno vuole accollare all’attuale amministrazione tutto il disastro della mobilità a Roma, ma almeno il nulla fatto vedere in questi oltre due anni di governo cittadino quello sì, glielo dobbiamo attribuire), delle due l’una: o i dati forniti da Roma Servizi per la Mobilità, quelli utilizzati da Mercurio Viaggiatore, sono sballati, oppure l’ATAC ha preso fischi per fiaschi fornendo numeri sbagliati al Venuto.

 

Nei numeri forniti da Mercurio Viaggiatore non è incluso il numero di corse di ciascuna delle linee, così che non è possibile fare un confronto diretto con i numeri di ATAC; basta però guardare alla linea 81 che con le sue ben 27 vetture senza pedana nel mese di agosto basterebbe a superare abbondantemente la curiosamente striminzita percentuale dello 0,68% fornita da ATAC.

A conferma che i dati forniti ad Andrea Venuto da ATAC non devono essere affidabilissimi ci sono ulteriori rilevazioni degli utenti riportate nella giornata di ieri. Eccone due relative alla linea 170 pubblicate ieri, 12 settembre:

 

 

 

 

Ossia, alle 6 del 12 settembre un utente segnala una vettura priva di pedana sulla linea 170 ed alle 10:10 dello stesso giorno la stessa vettura è ancora in servizio.

Come la mettiamo allora con quanto dichiarato solo il 5 settmebre u.s. da InfoATAC con il tweet riportato sopra:

 

sulla linea 170 cicolano esclusivamente vetture con pedana ribaltabile. Eventuali vetture non attrezzate sono utilizzate in caso di eccessivo ritardo per garantire, comunque, una corsa, seppure non accessibile ai passeggeri a ridotta mobilità

 

Balle, verrebbe da dire, ma ancora più gravi se si verificasse che sono balle anche i numeri forniti ad Andrea Venuto sui quali il disability manager ha costruito la sua difesa d’ufficio.

 

Allora non possiamo che chiedere proprio ad Andrea Venuto di andare a fondo su questa storia, chiedendo ad ATAC di confutare, numeri alla mano, quanto rilevato da Mercurio Viaggiatore sui dati di Roma Servizi per la Mobilità.

Perché siamo sicuri che ATAC ce l’avrà una spiegazione convincente di come sia giusto il loro 0,68% di corse non garantite ai disabili sulle 21 linee pur dichiarate “totalmente Accessibili”. E saremmo tutti ben lieti di congratularci con l’azienda di trasporto pubblico se dimostrasse un tale livello di servizio per l’utenza a ridotta mobilità.

L’alternativa è che un pinco pallo qualsiasi (ci perdonerà Mercurio Viaggiatore per l’epiteto), armato solo di buona volontà e spiccato spirito critico, si scarica dei dati pubblici, ci fa qualche elaborazione neanche tanto sofisticata, riuscendo così a mettere in mutande la più grande azienda municipalizzata d’Italia insieme all’amministrazione “del cambiamento” della capitale d’Italia.

No, non possiamo credere a questo, ragion per cui preghiamo sinceramente Andrea Venuto di farsi dare ulteriori prove da ATAC. Ne va della sua reputazione e di quella di tutta l’amministrazione che difende a così spada tratta (invece che spendersi un po’ di più per quelli che dovrebbe tutelare).

 

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