Legalità e decoro: due elementi indissolubili. La ‘carovana’ a Tor Bella Monaca

Assessori, Ama, presidente di Municipio e cittadini. Tutti nel luogo dove giovedì è stato ucciso un uomo. Ripulire i giardini dai rifiuti e tenere lontano lo spaccio

Si chiama la “Carovana della legalità“, perché mette insieme esponenti politici di tutti i partiti, cittadini,  associazioni e chiesa cattolica con un solo obiettivo: bloccare le attività illegali e riportare decoro nei quartieri più difficili. Ieri mattina, in via Santa Rita da Cascia, c’erano l’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi, il direttore generale di Ama Filippi, il presidente del VI Municipio Nicola Franco, il prete antimafia Don Coluccia e un gruppo di residenti.

Al centro: Sabrina Alfonsi, Nicola Franco e il dg di Ama Filippi

Poco distante da qui, giovedì pomeriggio era stato ucciso un uomo di 30 anni, Daniele Di Giacomo. Il presunto assassino è stato fermato dalla Polizia, si tratta di un pregiudicato che avrebbe fatto fuoco contro Di Giacomo per gelosia nei confronti di una donna. Uno dei tanti episodi da far west che si svolgono nella periferia est, considerata da alcuni un territorio senza legge.

L’unico modo per far sentire la presenza delle istituzioni è tenere un livello minimo di decoro perché il degrado urbano è spesso concausa del degrado umano. E’ stato scelto un terreno adibito a verde pubblico pieno di rifiuti: un bocciodromo e un’area cani. Qui i volontari e gli addetti Ama hanno pulito e nel mentre sono stati sostituiti 40 cassonetti bruciati.

I contenitori dei rifiuti vandalizzati sono un altro degli elementi di degrado che rendono i luoghi terra della malavita. Il messaggio che chi controlla il territorio vuole dare è chiaro: se le istituzioni non sono in grado di tenere pulito un giardinetto o di mantenere efficienti i cassonetti, non saranno mai capaci di garantire la legalità.

E invece ieri si è voluto rispondere con un’operazione che afferma il contrario. Anche la presenza di molti agenti di Polizia riporta alla mente il dicembre del 2021 quando fu sgomberata una delle torri occupate senza titolo da personaggi dediti allo spaccio. Quell’edificio oggi si chiama “Torre della Legalità“, grazie anche al lavoro di un gruppo di donne che ne segue la manutenzione e il ripristino. Hanno fondato un’associazione, “Tor più bella” per contrastare il degrado urbano e quello sociale. I due aspetti sono strettamente legati, non c’è l’uno senza l’altro.

La cosiddetta Carovana proseguirà ogni sabato per raggiungere un posto diverso, tutti luoghi difficili del VI Municipio. Nicola Franco, unico mini-sindaco di centro destra a Roma, l’assessore Alfonsi e il direttore di Ama Filippi hanno garantito il loro impegno. Così come ci saranno Tiziana Ronzio, dell’associazione “Tor più bella”, il prete Don Coluccia che a fine agosto è stato oggetto di un attentato: hanno cercato di investirlo in una piazza di spaccio.

La risposta della cittadinanza ieri è stata tiepida. I volontari non erano più di 20, forse perché non informati dell’iniziativa o forse perché hanno paura di esporsi.

La settimana scorsa, un gruppo di volontari che puliva un tratto di via Scozza è stato raggiunto da una bottiglia lanciata da uno spacciatore. Una donna, Maricetta Tirrito, portavoce del COGI (Comitato Collaboratori di Giustizia) è rimasta ferita con un braccio fratturato. Un uomo le aveva intimato di andare via perché quel pezzo di strada era dedicato alla vendita della droga e la presenza dei volontari gli impediva di lavorare. Al rifiuto di allontanarsi, la Tirrito è stata prima strattonata e poi colpita con una bottiglia.
Il percorso per riportare alcuni quartieri verso la normalità è ancora lungo ma non impossibile.

 

Le foto di questo articolo sono del nostro inviato M.V.C.

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