Le isole digitali di Milano: un modello a costo zero per rendere più sicura e tecnologica anche Roma

Isole digitali Milano

Quella che vedete è una delle tante postazioni digitali che Milano ha inaugurato negli ultimi mesi a costo zero. Gli sponsor, infatti, si sono fatti carico dell’intera spesa in cambio ovviamente dell’uso del proprio logo in bella evidenza.

Si tratta di un’idea piuttosto innovativa, ancora non molto diffusa in Europa e che potrebbe essere presa in considerazione anche a Roma in vista del Giubileo. Occorre valutare bene le aree della capitale dove installare queste isole – dato che nella gran parte del centro storico sono vietate simili forme di pubblicità – ma certamente una riflessione si può e deve fare.

Isole digitali Milano Largo La Foppa

 

ALTA TECNOLOGIA. L’aspetto più utile per milanesi e turisti è la possibilità di ricaricare il proprio smartphone o tablet mentre ci si trova in strada. Ogni isola, infatti, è dotata di molte prese elettriche alle quali allacciarsi gratuitamente. Inoltre una rete wi-fi  consente di navigare e scaricare ad alta velocità.

Le isole sono dotate di fari a led a bassissimo consumo che, durante la notte, si accendono solo se qualcuno le utilizza. Altrimenti restano spenti per limitare l’inquinamento luminoso. Tutto ad energia solare e con connettività 4G, dunque senza la necessità di realizzare scavi per portare gli allacci elettrici o telefonici. Un monitor fornisce informazioni su orari dei trasporti, dei musei ed eventi.

Inoltre, una buona parte di queste isole sono dotate di una barra di ricarica per i veicoli elettrici sia privati, sia pubblici. Il comune infatti ha messo a disposizione numerose macchinette elettriche in sharing che accumulano energia ai parcheggi (come quello che vedete qui sotto) o ad una delle isole digitali.

 

Veicoli elettrici Milano
Anche in questo caso lo sponsor ha coperto gran parte dei costi

 

PIU’ SICUREZZA PER LA CITTA’. Infine ogni isola è servita da due o tre telecamere collegate con la centrale della Polizia Locale di piazza Beccaria che permettono di monitorare il territorio e fungere quindi da deterrente per eventuali malintenzionati.

Ci sembra insomma che l’idea sia interessante e valga la pena prenderla in considerazione per un grande evento come il Giubileo. Immaginiamo che alcune di queste postazioni in zone di grande passaggio (intorno a San Pietro, nei pressi delle principali stazioni della metropolitana e ferroviarie) sia un servizio utile per romani e pellegrini e possa dare anche un immagine “meno vecchia” di Roma.

 

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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