Si può immaginare una strada con una concentrazione commerciale maggiore di via Nazionale? Difficile, molto difficile. A via Nazionale infatti anche molti portoni sono divenuti negozi o entrate di alberghi.

Ebbene anche in una via con un’offerta di spazi commerciali enorme come questa qualcuno ha sentito il bisogno di installare delle bancarelle. Eccole qui:

 

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itinere2

 

Belle eh? Specialmente la seconda, con quella orrida esposizione di ombrelloni, neanche stesse sull’arenile di Ostia invece che a ridosso delle terme di Diocleziano.

Ma a parte la solita indecenza di queste installazioni avete notato la loro caratteristica saliente?

Hanno tutte le ruote. E quindi sono tutti cosiddetti “itineranti”, ossia vecchie licenze ambulanti una volta utilizzate per girare la città con apette o mezzi simili ed ora tutte riconvertite in bancarelle stanziali che però, avendo le ruote e potendo quindi teoricamente muoversi, divengono intoccabili agli occhi dei nostri vigili (a torto o a ragione). Chiaramente nessuna di queste bancarelle la vedrete mai muoversi dalla sua preziosissima postazione, ma la semplice presenza di rotelline sotto i montanti gli consente di operare impunemente.

 

Questo scherzetto va avanti da anni, senza che nessuna delle passate amministrazioni abbia pensato o voluto o sia riuscita a metterci mano. Eppure non si può certo dire che la cosa avvenga di nascosto, non potendo immaginare postazioni più in vista di queste.

Al di là però dell’indecenza di questo genere di banchi in una strada prestigiosa come via Nazionale, a noi risultano due elementi che rendono la cosa particolarmente inaccettabile.

Anzitutto questo genere di licenze a noi risulta che non paghino alcun canone di occupazione di suolo pubblico. Se ciò corrispondesse al vero, come crediamo, vorrebbe dire che postazioni del valore di svariate migliaia di euro al mese vengono concesse dal Comune di Roma a canone zero, praticamente regalate, neanche svolgessero un servizio sociale.

L’altro aspetto che a nostro avviso merita un approfondimento, che chiederemo di fare al Primo Gruppo della PLRC, è il fatto che via Nazionale dovrebbe essere una strada di viabilità principale e su tali strade gli “itineranti” non possono operare. Questo aspetto l’abbiamo già spiegato qualche settimana fa, quando ci siamo occupati degli “itineranti” di via Tuscolana, anch’essi tutti in difetto in quanto su strada di viabilità principale (tra un po’ ci torneremo in via Tuscolana a vedere se è cambiato qualcosa).

Se la nostra tesi è giusta, non solo le bancarelle in via Nazionale godono di una condizione di favore senza precedenti, potendo operare a costo zero in una delle strade più commerciali della città, ma in realtà sono tutte totalmente abusive in quanto inibite dall’operare su viabilità principale.

 

Noi scommettiamo sul fatto che l’assessore Meloni queste cose non le sappia, ma contando sulla buona volontà che ha già dimostrato nell’accettare indicazioni e suggerimenti provvederemo a notificargli queste informazioni.

Se poi dovessero essere confermate le nostre tesi, verrebbe da chiedersi come mai il Municipio non abbia mai agito nei confronti di questi abusi, visto che ha forte competenza sul commercio.

 

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