Avete mai notato quei banchetti che alla base delle zampe presentano delle curiose rotelline? Se ne vedono ogni tanto sui marciapiedi, sempre ripieni di ciarpame vario. Ebbene di norma si tratta dei cosiddetti “itineranti“, ossia ambulanti che non hanno una postazione fissa ma si suppone che girino per la città fermandosi a richiesta. Una volta giravano con le apette Piaggio, a vendere le cose più disparate per le strade, fermandosi a richiesta.

Poi c’è stato il boom delle bancarelle ed anche quel tipo di licenze sono state convertite per essere utilizzate sui marciapiedi, luogo in cui da anni si sta spostando sempre più il commercio romano, con una regressione che se non fermata porterà la città a divenire la Bangkok dell’occidente (e non manca molto). Ovviamente sui marciapiedi non ha senso moversi, bensì individuare una postazione profittevole ed installarcisi in pianta stabile.

Una delle strade dove queste bancarelle “ruote-munite” sono più numerose è via Tuscolana, uno dei luoghi in cui il numero di ambulanti ha raggiunto livelli da vera e propria invasione. Ci abbiamo fatto un giro l’altro giorno e queste sono le immagini di alcune, neanche tutte, delle bancarelle con le ruote che vi abbiamo trovato.

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Ovviamente non c’è da stupirsi che gli ambulanti cerchino con qualsiasi stratagemma di trovarsi un posticino su una strada commerciale come via Tuscolana, considerando anche che loro pagano una sciocchezza di canone OSP, mentre i negozianti pagano affitti di ben altro tenore.

A noi però risulta che le licenze itineranti non possano operare nelle strade di grande viabilità come via Tuscolana. La ratio della norma sta nel fatto che le apette di una volta non avrebbero potuto operare fermandosi a richiesta in una strada di grande traffico, pena la certezza di causare ingorghi e rallentamenti.

Se però la nostra informazione è corretta, tutti i probabili itineranti che quotidianamente operano sulla strada dovrebbero essere sanzionati ed allontanati.

Non possiamo escludere che ci stia sfuggendo qualcosa, così come c’è sempre la possibilità che la gran parte degli ambulanti che normalmente operano in via Tuscolana siano abusivi, come accade spesso quando le forze dell’ordine fanno i controlli (emblematici i casi di piazza dei Cinquecento del febbraio 2015 e piazza Vittorio più recentemente).

Varrebbe però la pena che qualcuno controllasse la nostra ipotesi, perché se fosse confermata sarebbe il modo migliore per ridare un po’ respiro a marciapiedi che spesso vengono ridotti a poco più di un cunicolo da banchi ipertrofici e prepotenti.

Il tutto sempre in attesa che “San Bolkestein” ci faccia la grazia e faccia sparire l’ambulantato in eccesso (ossia quasi tutto) nella città di Roma.

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2 risposte

  1. giusto un chiarimento. Gli itineranti non pagano occupazione di suolo pubblico. Mai. Comprese le apette dello street food che come penso sappiate hanno licenza itinerante. Sottolineo non pagano occupazione di suolo pubblico. E il passato assessore al commercio lo sapeva.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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