Le bancarelle di via Ferrari spostate al mercato di via Speri. Ottima notizia

Brave Virginia Raggi e Sabrina Alfonsi. Questa volta hanno fatto un ottimo lavoro!

Non siete sul sito sbagliato, tranquilli. E’ sempre diarioromano che nei confronti della Presidente del I Municipio e della Sindaca non è mai stato tenero, anzi tutt’altro. Ma se i provvedimenti sono giusti, siamo i primi a riconoscerlo e a fare i complimenti anche ad amministrazioni che non ci piacciono granché.

Le bancarelle di via Ferrari sono sempre state un incubo per passanti e residenti. Le abbiamo fotografate e criticate per anni, nella speranza che qualcuno mettesse termine ad un vero e proprio scempio. E finalmente quel momento è arrivato. Da lunedì scorso, via Ferrari è libera. Gli ambulanti sono stati spostati in via Tito Speri, un’area mercatale che già ospita decine di banchi, dove si erano liberate delle postazioni. Questa è una delocalizzazione che funziona, non come altre disposte in questi anni quando si è trattato di spostare banchi e furgoni da una strada all’altra. Di fatto non era risolvere il problema ma solo levare la croce a qualcuno per gettarla su qualcun altro.

Ecco perché abbiamo sempre insistito perché le bancarelle fossero spostate nei mercati, luoghi deputati ad ospitare gli ambulanti e centri di aggregazione. Nel caso di via Speri non siamo in un vero e proprio mercato ma in una strada che comunque ospita tutti i giorni un’area di vendita quindi quel luogo è già occupato da anni dall’ambulantato. Non aveva senso ingombrare anche la limitrofa via Ferrari con altri banchi. Significava creare due mercati a poche centinaia di metri l’uno dall’altro. Questa unificazione è certamente di buon senso.

Vediamo allora le terribili condizioni di via Ferrari fino a poche ore fa.

 

Perenne tripla fila
La strada trasformata in un parcheggio di furgoni senza regole
Merce esposta pure sui furgoni, scatole abbandonate
Il marciapiede trasformato in un suq

 

E guardate nella prossima foto la fermata dell’autobus. Inglobata dalla merce e dai banchi, senza alcuna sicurezza per chi attende il mezzo pubblico e deve arrivare al centro della carreggiata per salire a bordo.

 

Una situazione da paese sottosviluppato quale siamo diventati e che oggi non si vede più neanche nei peggiori sobborghi del subcontinente asiatico. Intollerabile dal punto di vista del decoro, inaccettabile per la sicurezza dei pedoni e per il rispetto del Codice della Strada.

Vediamo invece come è oggi quello stesso punto della bellissima arteria stradale ottocentesca, che conduce a piazza Mazzini ed è circondata da eleganti palazzi. Si respira un’aria di normalità, si può passeggiare e godere di un’atmosfera tranquilla.

 

“Si è trattato di un percorso complesso che ha richiesto molto tempo”,  ha commentato Sabrina Alfonsi.  “La soluzione adottata oggi restituisce fruibilità ai marciapiedi di via Ferrari e garantisce agli operatori delle postazioni dignitose”. E in effetti gli ambulanti non si possono lamentare dato che sono stati trasferiti in una strada che ha un ottimo passaggio commerciale proprio per la compresenza della vendita di generi alimentari.

“Oltre all’ingombro pericoloso di merci e furgoni su strada, alcuni di questi banchi ostruivano le finestre delle abitazioni creando disagio ai residenti. Altri erano posizionati sui passaggi pedonali o addirittura davanti ai cassonetti”, ha spiegato Virginia Raggi che ha parlato di restituzione dello spazio al passeggio dei cittadini.

Lo spostamento è arrivato proprio a ridosso delle elezioni suppletive per la Camera dei Deputati che si tengono anche in quel quartiere. Ma in questo caso il merito va diviso equamente tra il Municipio a guida Pd e il Campidoglio a guida 5Stelle. Si potrebbe dire che gli elettori dovrebbero premiare la coalizione di governo se volessero ringraziare per lo spostamento. Ma forse tutto questo è troppo dietrologico. La cosa importante è che oggi quella strada abbia ripreso a vivere e sia tornata a un giusto decoro.

 

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
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