Le “aragoste” di Colbert in mostra a via Veneto fino a gennaio

Una esposizione di strada che ospita 12 sculture dell'artista britannico definito il "figlioccio di Warhol". Interessanti le citazioni dei grandi del passato: da Van Gogh a Duchamp

 

Il contesto di via Veneto resta un po’ fané ma la strada, come abbiamo detto altre volte, potrebbe conoscere una rinascita nei prossimi anni e non è detto che questa mostra all’aperto non sia un buon viatico. Da giovedì, chi si trova a passeggiare nell’ex arteria della Dolce Vita noterà certamente le 12 grandi aragoste posizionate sui marciapiedi. Una, verso largo Fellini, è davvero gigante perché è alta più di sei metri e indossa un abito blu elettrico decorato da tante uova fritte (foto sopra).

Sì perché Philip Colbert vuole colpire l’immaginario proprio come si fa nei cartoni animati o nel contemporaneo metaverso. L’aragosta è la creatura marina che ha scelto come protagonista del suo lavoro e via via la trasforma in essere umano, con due piedi e due braccia, ma anche in girasole, orinatoio, banana.

Si tratta di citazioni dei grandi maestri cui Colbert si ispira tanto che la critica internazionale l’ha definito “il figlioccio di Andy Warhol”. E così nelle tre foto che seguono possiamo ammirare l’aragosta “squalo” che ricorda l’opera di Damien Hirst, l’aragosta “Campbell Soup” con una inequivocabile citazione di Warhol e l’aragosta “banana”, che può rimandare sia al suo mentore, Warhol, sia a Maurizio Cattelan.

 

Proseguendo in direzione via Bissolati, ecco altri riferimenti all’arte contemporanea come per esempio l’orinatoio che fa venire alla mente Duchamp.

Diversi anche i richiami all’arte classica come il Laocoonte che taglia il serpente che sta assalendo i suoi due figli. L’episodio, citato nell’Eneide, è stato raffigurato in molte statue classiche.

Ma non vogliamo svelarvi tutte le opere per cui ne mostriamo solo altre due, tralasciando per esempio la lotta della sua aragosta con il Minotauro, il taglio della testa della Medusa e i girasoli di Van Gogh.

 

 

La mostra, intitolata “L’impero delle Aragoste“, si chiuderà l’8 gennaio. Per maggiori informazioni sull’artista vi rimandiamo al suo sito internet dove vengono riportate le precedenti esposizioni e la biografia.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

Se la sosta in doppia fila è tollerata perfino davanti al comando del Primo Gruppo della Polizia Locale, che speranza c’è che venga repressa in tutto il resto della città?
Hai voglia a Cerbero …
@gualtierieurope

Uno spettacolo che non vorremmo vedere: ATAC che denuncia un’associazione perché chiede conto delle pessime condizioni sui mezzi pubblici, sotto gli occhi di tutti, e l’associazione che deve rispondere in sede legale.
@gualtierieurope riporti tutti al merito dei (gravi) problemi!

Resoconto della Commissione Trasporti della @RegioneLazio sui disagi della Roma-Viterbo, con interventi per mitigare l’impatto sui pendolari, e della Commissione Trasparenza sui ritardi per l’arrivo dei nuovi convogli.

Via della Croce ora: tavolini in mezzo all’incrocio (non pedonale), mega cono gelato su strada, accoppiata cestino-compattatore e cestò (con pannolone) e nonostante questo mucchio di rifiuti in strada.
#ProntiPerIlGiubileo
@gualtierieurope

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria