L’assessore alla mobilità Patané all’ascolto di blog e comitati

All'incontro presenti anche i direttori di Atac e RSM. Un primo contatto al quale seguiranno riunioni per singoli temi. Il piano per disincentivare l'auto privata
L’assessore Patané e il direttore Centrale Roma Mobilità, Luca Avarello

 

E’ il primo incontro aperto ai blogger e ai comitati che si occupano di trasporti e mobilità. Un interessante dibattito tra l’assessore Eugenio Patané, il direttore generale di Atac Alberto Zorzan, il direttore centrale di Roma Servizi per la Mobilità Luca Avarello e i cittadini. Ieri, alla Casa della Città, c’erano i rappresentanti di MetroxRoma, Salviamo la Metro C, Roma Pulita!, Metrovia, Salvaiciclisti, oltre al nostro Mercurio Viaggiatore. Diarioromano ha fornito un supporto all’organizzazione dell’evento ed era presente con i suoi due responsabili.

Patané – presentando le linee guida e gli obiettivi, piuttosto ambiziosi, del suo mandato – ha fatto il punto sul lavoro svolto in questi primi 12 mesi. “Abbiamo trovato una situazione molto complessa perché negli ultimi anni la mobilità non era vista come trainante nella visione di Roma, ma arrivava sempre dopo, una volta che era stato realizzato un centro commerciale, un quartiere. Solo dopo si decideva come far muovere le persone. Noi vogliamo fare il contrario e partire dal trasporto“, ha spiegato l’assessore.

Per farlo è necessario ridurre il numero di automobili in circolazione, saranno 300mila in meno tra taglio dei permessi per accedere alla Ztl e riduzione del parco veicoli inquinanti, dalle euro 3 alle euro 4. Nello stesso tempo sarà introdotta una “congestion charge”, una sorta di pedaggio da pagare per entrare nelle aree più centrali, tra le quali la Fascia Verde (che sarà dotata di 200 telecamere di controllo accessi) e la zona Vam (riservata soprattutto a merci e bus turistici). E poi uno dei provvedimenti più impattanti, annunciati da Patané, riguarda l’aumento dei costi della sosta tariffata e l’eliminazione degli abbonamenti per le strisce blu.

A fronte di tutto questo l’assessore parla di un trasporto collettivo di qualità (incluso dunque lo sharing), altri 100 km di ciclabili (50 col Grab e 50 finanziati dal Pnrr), pedonalizzazioni e soprattutto di far funzionare meglio il tpl oggi sofferente. “Erano 25 anni che non si metteva mano alle infrastrutture del tram 8 – ha ricordato Patané – e ora stiamo sostituendo l’armamento su tutta la sua tratta e lo stesso facciamo con la metro A“.

 

Mercurio Viaggiatore ha osservato che nel primo semestre del 2022 Atac ha offerto il peggior servizio della sua storia e ha suggerito tre cose da fare subito: intervenire sulle stazioni delle metro aggiungendo personale per permettere l’uso di ascensori e montascale, a volte fermi per carenza di risorse umane; rendere efficiente l’app che fornisce informazioni sull’arrivo dei bus che troppo spesso non fornisce informazioni su fermate soppresse, deviazioni dei percorsi, etc; apporre sulle fermate un semplice qr code che possa informare l’utente in tempo reale sulla situazione di quel percorso.
Il direttore generale di Atac Alberto Zorzan ha ricordato la situazione drammatica della rete tranviaria, delle stazioni metro, di alcune infrastrutture rimaste agli anni ’70. “In azienda non si assume un ingegnere da 15 anni; prima c’erano 100 dirigenti oggi ne sono rimasti 30“. E’ un contesto, secondo Zorzan, troppo difficile per affrontare oggi i suggerimenti di Mercurio.

Alberto Zorzan, dg di Atac

 

L’arch. Paolo Arsena, di Metrovia, ha fatto presente la proposta di ristrutturare l’area di Porta Maggiore per rendere più fluidi i tram e farli marciare in sede esclusiva in modo da diventare davvero attrattivi per l’utenza che oggi usa l’auto. E poi il tema del nodo ferroviario: occorre approfittare del nuovo piano di ferrovie, per adattarlo allo sviluppo di servizi ferroviari urbani, che possono convivere con quelli regionali. Su questo punto Patanè ha promesso un incontro dedicato.

Riccardo Pagano, di MetroxRoma, ha concordato che la “congestion charge” potrebbe ridurre il flusso delle auto private e dunque aumentare la velocità commerciale dei mezzi pubblici, ma è stata annunciata troppe volte e mai realizzata. L’ultima volta dalla giunta Raggi che l’aveva promessa nel 2020 e poi ritirata per paura di perdere voti alle elezioni comunali. Inoltre ha ricordato che nel corso del 2023 potrebbero essere aumentati biglietti (a 2 euro) e abbonamenti Atac (a 350 euro l’anno), secondo quanto stabilito dalla Regione.

L’appello di Salvaiciclisti è venuto da Enzina Fasano che ha lamentato la sosta selvaggia sulle ciclabili e la totale assenza della Polizia Locale che rappresenta di fatto una autorizzazione a questi comportamenti scorretti. I rappresentanti di Salvaciclisti saranno ricevuti da Patané entro la fine dell’anno per pianificare gli interventi sul territorio e ridurre il più possibile la mortalità sulle strade.

Sull’infomobilità, l’ing. Avarello ha spiegato che le attuali tecnologie, soprattutto quelle delle linee periferiche gestite da Roma Tpl, sono ormai obsolete perché acquistate più di 10 anni fa. L’agenzia sta lavorando per implementare un sistema complesso che dia un’informazione dinamica. A Roma è frequente che vi siano interruzioni nel servizio per scioperi, manifestazioni di piazza, cantieri e dunque l’obiettivo è arrivare ad un servizio MAAS, in gergo Mobility as a Service, un canale digitale che consente di pagare, pianificare e prenotare una serie di servizi di trasporto.

Il bilancio del primo incontro è certamente positivo sebbene i temi da affrontare erano molti e il tempo necessariamente limitato. Nelle intenzioni dell’assessore e dei cittadini è solo la prima puntata di una collaborazione nascente di cui si sentiva forte l’esigenza. Nella scorsa consiliatura, la giunta 5stelle fu sorda all’ascolto della città e il risultato si è visto. Se l’amministrazione Gualtieri si aprirà davvero (ma per ora i segnali arrivano solo da Patané mentre altri assessori non sembrano dello stesso avviso), sarà un’ottima occasione per condividere le scelte dei prossimi anni.

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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