La stazione Venezia Metro C sarà un museo sotterraneo. Ma se fosse troppo grande?

Sarà come interrare un edificio alto quanto il Vittoriano. Le fermate della C soffrono di gigantismo: alti costi di realizzazione e di gestione

Tutte le nuove stazioni metro aperte dal 2010 in poi sono enormi. Si pensi a quelle della linea B1 come Annibaliano o Jonio e a praticamente tutte le stazioni della metro C. Un gigantismo che pone diversi interrogativi per la difficoltà di manutenzione e gestione di veri e propri edifici. Non fa eccezione la futura fermata Venezia i cui lavori sono iniziati in queste settimane e che costituirà una sorta di palazzo sotterraneo.

 

Sarà un elemento iconico grazie alla sua struttura di 8 livelli interrati raggiungendo una profondità pari a 45 metri da piano strada. Una sfida che mette in campo le migliori capacità ingegneristiche italiane a servizio di una stazione che oltre ad assolvere il suo compito trasportistico sarà un museo fra i musei. La stazione infatti si collocherà al centro della piazza tra il Vittoriano, Palazzo Venezia, il Foro di Traiano, il Palazzo delle Assicurazioni Generali, la Chiesa di Santa Maria di Loreto e il piano atrio ospiterà un allestimento espositivo che permetterà non solo di attraversare la piazza, attraverso i futuri tre ingressi, ma di fruire dei ritrovamenti che emergeranno durante gli scavi della stazione. Il cantiere dovrebbe essere concluso in 10 anni (ma si proverà a fare prima) e costerà 700 milioni di euro. Per realizzarla si scaverà fino a 85 metri e disporrà di 6 ascensori, 27 scale mobili e 110 metri di banchine. Il cantiere prevede anche 66mila metri cubi di scavo archeologico, e saranno tre gli accessi diretti al servizio delle aree museali: Palazzo Venezia, Vittoriano e Fori Imperiali (con ascensore vetrato).

 

L’atrio museale al livello -1 è stato progettato di concerto con la Soprintendenza archeologica per mostrare i reperti ritrovati durante lo scavo. Lungo il tracciato originale della via Flaminia saranno ricollocati la facciata di un edificio con ‘tabernae’ e le grandi aule rettangolari degli ‘auditoria’ di Adriano, riportati alla luce durante le indagini archeologiche a piazza Madonna di Loreto. Per scavare cosi in profondità e salvaguardare i beni culturali circostanti sono state utilizzate tecniche innovative per lavorare in sicurezza.

Qui il video di come sarà la mega stazione/museo con i rendering predisposti dai costruttori.

 

Come detto nel video, si tratterà di interrare un edificio alto quanto il Vittoriano. Davvero è necessario realizzare uno scavo così immenso? Una stazione dalle dimensioni più contenute sarebbe costata meno, sarebbe stata più facile da realizzare e in futuro da manutenere. Così il rischio è che proprio a causa del suo gigantismo i lavori si blocchino più volte, spostando sempre più in avanti la sua apertura.

Il che prolungherà i disagi per la circolazione della piazza e l’intero quadrante. In questi ultimi giorni il traffico è leggermente meno caotico forse grazie alle modifiche in corso d’opera alla viabilità.

E’ dagli anni cinquanta che Piazza Venezia è capolinea di diverse linee autobus, tra le quali 60 e 80. Dal 27 ottobre tutte le linee che provengono da Via del Corso svoltano a destra in direzione di Via del Plebiscito oppure a sinistra verso l’Altare della Patria. Da qui, costeggiando il cantiere Metro C fino a piazza San Marco, si può procedere verso via del Teatro Marcello. Per aumentare la sicurezza dei pedoni e fluidificare il traffico sono istituiti due semafori: uno all’incrocio tra piazza Venezia, via del Corso e via Cesare Battisti, l’altro tra piazza Venezia e piazza San Marco. Inoltre è stata soppressa la fermata Atac di via del Plebiscito che causava rallentamenti e ripercussioni in tutta l’area.

 

Questa fase del cantiere, con le relative modifiche alla viabilità, andrà avanti per due anni, poi si cambia e si passa all’altro lato della piazza“, ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri nel corso del sopralluogo sul cantiere insieme all’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè. Dunque per due anni occorre aspettarsi poche modifiche e poi si vedrà anche in base all’andamento dei lavori.

In conclusione, la stazione Venezia sarà certamente un’opera di notevole importanza anche dal punto di vista archeologico ma sarebbe utile che gli ingegneri spiegassero perché è stato necessario progettarla di queste dimensioni. Se ci sono ragioni di natura tecnica è necessario saperlo. Per quanto riguarda le stazioni realizzate fin qui nella tratta già marciante della metro C, molte di esse sono state realizzate di una misura sproporzionata rispetto alle reali esigenze. C’è da augurarsi che la stessa cosa non accada per piazza Venezia.

 

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22 risposte

  1. Uno sperpero di soldi pubblici gigantesco e un probabile disastro archeologico… Perché rimuovere i reperti di Roma antica per poi riposizionarli? Come al solito, metteranno in bella vista quattro cocci, e tutto il resto in discarica.

  2. Ritengo una cosa ottima
    Un cantiere che ha dato e darà lavoro a centinaia di persone
    Un utilizzo dei soldi pubblici per il popolo
    Una realizzazione che renderà sempre più interessante per i turisti venire a Roma

  3. Ci si dimentica forse a proposito che la stazione è stata progettata per essere un nodo di scambio proprio come Termini dunque per il passaggio di due linee metro.
    L’unica stazione gigante deve essere proprio questa nella piazza più importante di Roma.
    Inoltre come spiega il video ma i signori che vaneggiano nei commenti e nell’articolo fingono di non sapere sarà un enorme collegamento tra aree museali di livello mondiale altro che quattro cocci (Sic!)
    Invece di essere motivo di vanto ci si lamenta per i costi e disagi. Beh il disagio e i costi ripagheranno l’attesa.
    Le fermatine andate a farle in campagna.

      1. La seconda metro che passerà (ed avrà una stazione) sotto Piazza Venezia sarà la linea D della metropolitana di Roma.

        Gli ingegneri hanno giustamente calcolato lo spazio da ricavare in profondità necessario per poter permettere il transito della futura linea gialla.
        Cosa avresti fatto tu? Una stazione che – una volta che si costruirà la quarta linea metro di Roma – dovrai mettere nuovamente sottosopra perché non predisposta a tale funzione quando fu costruita inizialmente? Sarebbe da ritardati, no?

        1. Ahahahahahahhaha la linea D! 😂
          Oddio sto male. Senti che hai tirato fuori. 😂
          Quello dei 4 cocci mi ha fatto ridere ma tu hai davvero un talento naturale per la comicità. Chapeau.

    1. Sarà l’ennesima stazione della metropolitana piena di infiltrazioni d’acqua e topi. Piuttosto speriamo che la fanno svoltare verso Chiesa Nuova perchè ci sta pure il rischio che si sbagliano e tirano dritto verso via del corso

    1. 20 anni magari. Io dico che per il giubileo 2050 stamo ancora a carissimo amico.
      E chissà quello che trovano lì sotto. In caso di un coccio romano se fermano per almeno 6 mesi. Se poi spunta una statua si ricomincia tutto da capo. Nella malaugurata ipotesi di una domus si deve rifare proprio tutto il progetto. E mi fermo qui perché come scavi tra mausolei, terme, catacombe, templi, anfiteatri e circhi massimi esce fuori de tutto e di più. Povera Roma mia. Se questo è il progresso preferisco sfogliare le vecchie foto in bianco e nero e vederti bella come eri ai tempi de nonna.

  4. C’é una sola ragione per le dimensioni xxl della fermata Venezia. Ce devono mette er centro commerciale.
    Roma e metropolitana sono 2 parole che semplicemente non dovrebbero essere accostate. Sarebbe servita una rete di trasporto su rotaie in superficie. Tram e bus elettrici che si interscambiano presso terminal. Centro completamente pedonale. Ma sarebbe stato troppo bello. E qualcuno avrebbe detto che le paline dei tram deturpano il paesaggio.

    1. E puntualmente arriva l’ingegnere trasportista autonominato che non ha letto né il PRG né il PUMS e ha dimenticato a casa il manuale, dove si spiega che la differenza tra 24.000 (ovvero il carico di passeggeri per ora e per senso di marcia consentito da una metropolitana pesante) e 6.000 (quello consentito da un tram) fa 18.000.

  5. Non sarà troppo grande! Non possiamo chiedere un Roma al passo con l’Europa e poi lamentarci che questa stazione nel cuore del centro storico sia troppo grande e complessa. In tutto il mondo ormai le stazioni con i loro servizi urbani sono un pregio delle metropoli. La nostra proporrà cultura e conoscenza.

  6. C’è una questione banale da considerare: la lunghezza delle banchine. Una volta scelta la tecnologia di sistema, la dimensione del carico di passeggeri e la conseguente misura dei treni, la dimensione di una stazione (almeno la sua larghezza) ne consegue perché si scava in verticale dall’alto in basso

  7. Una solo elemento di riflessione : a meno di 600 metri c’è la fermata Colosseo in costruzione da 13 anni. e non se ne vede la fine. Non aggiungo altro.

    1. E che vuoi aggiungere. Hai già detto tutto. Non si vede la fine. A S.Giovanni lato basilica , dall’altro lato di via sannio oltre il parco per intenderci, ci stanno ancora le delimitazioni della metro C da almeno 20 anni. Da quando hanno fatto i sondaggi non hanno mai più riaperto. Ci stanno i rampicanti che coprono le scritte roma metropolitane/ metro C. Almeno la natura fa il suo corso.

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