A Roma il problema dei taxi c’è anche se molti tassisti non vogliono ammetterlo

Una foto che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi ha provocato un ampio dibattito tra chi sostiene che le cose vadano bene e chi lamenta disservizi pesanti

La foto del giorno pubblicata il 10 maggio ha suscitato un notevole dibattito tra i lettori e i followers di Facebook. Qualcuno ha accusato diarioromano di fare foto buttate là senza approfondire i temi, qualcun altro ha ricordato che i taxi a Roma si fanno desiderare quasi tutti i giorni e quindi l’immagine non raccontava nulla di nuovo. Nella foto si vede una lunga fila di persone in attesa di un’auto bianca alla stazione Termini e nella didascalia ci si domandava se non fosse arrivato il momento di una soluzione per un servizio pubblico che non viene svolto.

Ovviamente la natura della rubrica “foto del giorno” prevede che si tratti di una semplice immagine con un breve commento e non può essere quella la sede di un approfondimento. Il nostro giornale comunque ha affrontato il tema dei taxi a Roma infinite volte tanto è vero che basterà inserire nello spazio “cerca” la parola taxi per far uscire almeno 80 articoli che raccontano tutti i punti di vista, anche quelli dei tassisti.

Tornando alla foto che ha fatto discutere, è bene precisare che è stata scattata giovedì 18 aprile, alle ore 9.45 a piazza dei Cinquecento e inquadrava una sola parte della fila. La parte restante si può vedere nell’immagine che segue e dimostra quanto l’attesa fosse infinita e certamente non degna di una capitale del 2024.

 

Inoltre, da questa seconda foto si può notare che sul piazzale vi fosse una sola auto in procinto di caricare passeggeri e dunque l’attesa sarebbe proseguita per almeno un’ora se non di più. La nota inefficienza degli altri mezzi di trasporto pubblico (la metropolitana sta affrontando lentezze che mai aveva visto in precedenza e i tram restano un disastro) non permette una valida alternativa condannando di fatto la città a una immobilità continua.

Le critiche al nostro giornale sono le benvenute ma è impossibile per chi fa informazione non porsi il problema. I taxi a Roma costituiscono uno degli elementi di difficoltà negli spostamenti. E questo è un fatto indiscutibile. Cosa c’entrano le questioni poste da un lettore (evidentemente un tassista) che lamenta corsie preferenziali occupate o auto in doppia fila che non consentono lo scorrere fluido del traffico! E’ chiaro che il caos romano è un problema anche per i taxi ma questo non deve far deviare l’attenzione dal nodo principale e cioè che le auto bianche nella capitale sono troppo poche.

Secondo l’Istat, Roma con 7.700 licenze ha 27,4 taxi ogni 10mila abitanti, contro i 35,6 di Milano (che già non brilla). Il confronto con le metropoli europee è ancora più impietoso con Londra che registra 14.600 licenze e Parigi 17.500. Se è ovvio e legittimo che chi ha pagato cara una licenza voglia mantenerne il valore, non è corretto chiudere a tutte le proposte alternative che negli anni si sono susseguite come quella di regalare un altro permesso a chi già ne detiene uno (avanzata dall’economista Giuricin); quella delle “doppie guide” e ovviamente quella di aumentare il numero di licenze concesse dal Comune.

A questo proposito, alcune sigle sindacali stanno raccogliendo fondi per impugnare al Tar il bando che il Campidoglio dovrebbe varare entro l’estate. Prevede un numero ancora da definire di nuove licenze al costo di circa 70 mila euro da pagare al Comune. Secondo i tassisti oggi il loro valore è il doppio ma alcuni sindacati non dicono no a prescindere purché il numero di nuovi tassisti non superi le 300 unità. Per il 21 maggio è comunque previsto uno sciopero proprio in segno di protesta da parte delle auto bianche per le novità che la giunta Gualtieri vorrebbe introdurre entro il Giubileo. Chiaramente i ricorsi farebbero slittare tutto di molti mesi, se non anni.

Nel frattempo i disservizi fanno male alla città. Il lettore Daniele racconta di aver dovuto percorrere a piedi il tragitto da Termini alla Garbatella. Un’altra lettrice spiega di essere stata costretta a chiedere l’aiuto di un’amica che l’ha accompagnata a Tiburtina prendendo un permesso al lavoro. Poi ci sono i turisti che subiscono disagi, gli anziani che non trovano taxi quando servono. Insomma si tratta di un servizio pubblico e come tale deve garantire standard minimi di efficienza. La soluzione va trovata perché 10 mila tassisti (che saranno pure lavoratori onesti ci mancherebbe) non possono tenere in ostaggio una capitale da quasi 3 milioni di abitanti.

 

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5 risposte

  1. tutto il mondo utilizza UBER meno che Roma! Con Uber si risolve in tre giorni. Ovunque ti sposti spendendo poco, con servizio rapido ed economico

  2. Senza nessuna critica, ma si prendono numeri e si buttano la senza capirli… è vero che le altre città hanno piu taxi, ma oltre ad avere piu abitanti hanno un area di operatività maggiore

  3. Ma il comune di Roma vuole vendere i taxi a70.000,00 euro e i tassisti dicono che valgono il doppio, ma le licenze sono del comune e non si possono vendere basta con queste lobby dei taxi che soprattutto sotto elezioni si fanno amicizie a dx e SN. Partiti tutti accondiscendenti

  4. Il problema deve essere visto a 365 gradi purtroppo i mezzi di comunicazione hanno un abilità a invertire le problematiche e dare la colpa di tutto ai tassisti,primo i lavori per il giubileo , la mancanza totale di corsie preferenziali ,il traffico congestionato ,in ogni parte della città,un insieme di eventi nello stesso giorno con strade completamente chiuse, i mezzi di trasporto ATAC insufficienti ,le stesse file alla fermata dell autobus,e pertanto l utente preferisce il taxi anche per piccoli spostamenti, il problema di termini è strutturale , le persone una buona parte non prende più la metro, un esempio stupido da via del pozzo a termini durante la settimana ci vogliono 25 minuti lo stesso percorso di cui menica 8 minuti,per uscire da termini e prendere via nazionale è un delirio ,non è un problema di taxi,ma di una città allo sbando,come categoria abbiamo la doppia guida,non abbiamo riposo,e possiamo lavorare su doppio turno,riflettete e……

  5. Appena vissuta la seguente esperienza: 1.30 di notte, fermata del taxi. Almeno 10 veicoli parcheggiati lì. Due tassisti fumando tranquillamente… chiedo loro se posso prendere un taxi. Mi rispondono che devo fermarne uno per strada. Un altro signore riceve un no da un altro tassista perché “era in pausa”. Decine di turisti come me che provavano a fermare un taxi ma senza successo. Ma il problema è reale o lo creano loro? Di lavoro ce n’è eccome per loro. Si oppongono a Uber. Si oppongono alle nuove licenze… fosse per me farei entrare Uber e li farei competere. Come in qualsiasi altra città del mondo. È proprio vero che Roma non si merita i turisti

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
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