La stazione Val D’Ala riapre. Ci si fermeranno treni che già transitavano

Chiusa dal 2014, serve un bacino di oltre 30mila persone. Il collegamento con Tiburtina e i quartieri est. Per ora solo sei partenze al giorno

 

E’ poco per chi aspettava da oltre nove anni la riapertura di una stazione miraggio. Sei treni al giorno, tutti diretti verso est, con l’unico scambio davvero importante a Tiburtina. Ma almeno Val d’Ala smette di essere fantasma e acquista una sua utilità, seppur scarsa.

Da lunedì 12 giugno, in occasione dell’entrata in vigore dell’orario estivo, i residenti di Conca d’Oro, Valli, Prati Fiscali avranno il loro scalo ferroviario. Non è un grande sforzo da parte di FS perché i treni che fermeranno a Val D’Ala, da qui già passavano diretti a Roma Smistamento, il deposito sulla Salaria. In pratica nessun nuovo convoglio ma semplicemente una fermata di treni in transito verso il deposito.

Meglio di niente e soprattutto questo servizio garantirà il collegamento con Tiburtina in soli cinque minuti e da qui lo scambio con la metropolitana e i tanti treni regionali. Dunque i residenti di Conca d’Oro, Valli, Prati Fiscali saranno finalmente inseriti in un vero sistema su ferro, senza dover utilizzare le poco efficienti linee bus Atac 311 e 338 che fanno capolinea nell’adiacente Largo Valsabbia.
I treni però saranno pochi come si può vedere dalla tabella ufficiale di Trenitalia. La prima partenza alle 6.15 del mattino, poi un lungo buco di tre ore, fino alle 9.12 e addirittura altre quattro ore e mezza di attesa per la corsa successiva. Manca un treno nell’ora di punta, quella compresa tra le 7 e le 8, quando studenti e impiegati si muovono.

 

 

Orari che ricordano quelli di un’altra stazione rimasta chiusa per 32 anni, Vigna Clara. Riaperta a giugno del 2022, resta servita da pochissimi convogli al giorno e non risulta attrattiva per molti pendolari. Probabilmente lo stesso servizio scarso resterà a Val D’Ala ma almeno l’infrastruttura smetterà di essere abbandonata e permetterà comunque ad alcuni di raggiungere la zona est. Oltre Tiburtina, infatti, la linea fermerà a Prenestina, Serenissima, La Rustica, Ponte di Nona, Lunghezza per poi raggiungere Tivoli passando per Guidonia Montecelio.

Il vecchio progetto di deviare alcune corse della Orte- Fiumicino  – che transitano sulla sponda opposta del fiume Aniene e fermano a Nomentana – al momento è stato abbandonato. Avrebbe costituito un collegamento importante con popolosi quartieri come Tuscolano, Ostiense, Trastevere, Magliana e Villa Bonelli e soprattutto avrebbe offerto corse in più.
Al momento Trenitalia non ha fornito comunicazioni ufficiali ma è probabile che con il ritorno dell’orario invernale, dopo l’apertura delle scuole, si introducano un paio di partenze aggiuntive proprio per colmare il vuoto che ora salta all’occhio.

Nel 2014, Val d’Ala venne chiusa per scarso utilizzo da parte dei passeggeri. Ma se l’offerta non è adeguata, è ovvio che gli utenti non la usino. E’ stato così all’epoca e occorre evitare che accada di nuovo.


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Una risposta

  1. Oltre tiburtina deve garantire tutto il percorso fino a fiumicino e ritorno.
    Non è possibile con una stazione sotto casa di molti abitanti non si possa raggiungere fiumicino.

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