La “piazza Smart” di Pietralata piace. Primo bilancio a sei mesi dall’inaugurazione

Panchine solari per la ricarica dei telefoni e cyclette che producono energia. Il giardino funziona ma è poco ospitale nei mesi caldi. L'area era occupata da un campo rom

 

C’è un quartiere, in zona Tiburtina-Pietralata, che sta migliorando notevolmente. Intorno a Largo Beltramelli, negli ultimi anni, sono stati effettuati tanti lavori e sono stati creati posti auto che hanno scaricato le anguste strade soffocate dalla doppia fila.

Ma soprattutto l’area verde che prima era in abbandono e in passato fu occupata da un campo nomadi, ora ospita il primo giardino tecnologico della capitale. Si tratta di un esperimento voluto dal Campidoglio e dal Municipio IV, realizzato in collaborazione con le imprese Planet Smart City e 3P Italia.

Siamo andati a visitarlo per sondare il parere dei cittadini che lo usano ormai da sei mesi. I commenti sono stati quasi tutti positivi tranne per un aspetto: l’assenza di alberi. Nelle stagioni calde, il sole batte a picco e la fruibilità è limitata alle ore tardo pomeridiane o mattutine. Gli alberi sono stati piantati troppo giovani e in questo momento sembrano pure poco vitali. Occorre attendere la primavera per capire se siano ancora in grado di crescere o se sono morti “in culla”.

Al di là della mancata ombreggiatura, per il resto il giardino è apprezzato da tutti. Vediamone gli aspetti peculiari, del tutto diversi dagli altri parchi romani.

In primo luogo le panchine e i giochi per i bambini hanno un design davvero innovativo. L’assenza di spigoli e le curve li rendono adatti ai piccoli di tutte le età.

Poi c’è tanta tecnologia. Un totem multimediale con due facciate, entrambe touch screen fornisce informazioni su meteo, cultura e notizie di quartiere. Si chiama Gate1 ed è piuttosto imponente. Il suo ruolo sarà anche quello di videosorveglianza (al momento non ancora attiva).

 

Ci sono anche tre panchine intelligenti alimentate ad energia solare. Attraverso le panchine si può caricare il proprio cellulare, ascoltare la musica e la radio in quanto sono dotate di casse acustiche.

 

Chi volesse abbinare attività sportiva all’ecologia, potrà ricaricare il telefono usando le cyclette che convertono in energia elettrica il movimento dei pedali.

 

Si tratta di più di due ettari, ben tenuti che vengono aperti al mattino e chiusi alla sera dalle guardie zoofile NOGRA, ausiliari iscritti ad una associazione no profit che ha come obiettivo la tutela dell’ambiente e degli animali.

L’intero giardino è coperto da rete wi-fi gratuita, offerta dal Comune di Roma. L’insieme è gradevole e l’esperimento, con piccoli correttivi, potrebbe essere replicato in altre zone della città. Se a Roma è una novità assoluta, in altre città sono stati realizzati parchi anche più grandi, come il Segantini di Milano che già dal 2018 offre tra l’altro sensori che sono di aiuto a persone affette da disabilità motoria o da Alzherimer.

 

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Nel cuore di Testaccio, accanto alla fontana progettata da Raffaele De Vico, una montagna di bottiglie e lattine in abbandono. Brutto spettacolo di mezza estate

Reminder mattutino di lavori improvvisi, con zero Alert di Roma Mobilità, scoperto per caso perchè ho visto le navette.

(Le quali non si sono fermate alla fermata: Scalo San Lorenzo – Talamo).

@MercurioPsi @diarioromano

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