La novità trash del commercio in centro

Dall’amico Antonio abbiamo ricevuto il contributo che segue, che condividiamo con grande tristezza.

“Uno dei passatempi preferiti di noi Romani, specialmente delle Romane, è passeggiare per il centro di Roma guardando le vetrine dei negozi.

Negli ultimi anni questo passatempo è diventato dolceamaro. Insieme al piacere di ammirare le ultime vetrine dei negozi di moda, c’è la tristezza che ti prende quando vedi la tua libreria, il tuo ottico, il tuo artigiano di fiducia scomparire per trasformarsi in un negozio di souvenir, in un minimarket, un kebabbaro.

Ogni volta ti senti un piccolo pezzo della tua vita strappato via e continui a passeggiare cercando ansiosamente qualche altro punto di riferimento rimasto al suo posto che ti ridia serenità e divertimento.

Negli ultimi mesi c’è una novità.  Stiamo andando oltre i soliti negozi di souvenir e le solite bancarelle. La creatività e la genialità italiana ci spinge oltre i limiti che pensavamo insuperabili.
Passeggiavo per Piazza Rondanini, bellissima ed a pochi passi dal Pantheon, alla ricerca di un negozio di design. Al suo posto ho trovato una sorpresa, city toilet.
Finalmente, nelle piazze più eleganti, al posto dei negozi avremo dei bagni pubblici a pagamento.

L’eleganza degli slogan di questo nuovo negozio è straordinaria : “Quello che non c’era, ora CESS”,  “Quando scappa, scappa qui”.

La pubblicità del negozio è anche particolarmente raffinata:

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Qualche settimana fa il primo municipio ha presentato al prefetto Tronca delle buone proposte per evitare l’apertura di nuovi negozi di paccottiglia, souvenir, minimarket in Centro.

Dal prefetto Tronca, fino ad ora, nessuna risposta. Speriamo che, dopo aver visto le ultime novità del commercio nel centro di Roma, si svegli dal suo torpore e faccia qualcosa.

Antonio Pietrangeli”

 

Nel ringraziare Antonio, ci sentiamo di doverlo parzialmente correggere. Le proposte per mettere un freno alla deriva del commercio già in atto da tempo in centro storico non sono state presentate a Tronca dal Municipio. Esse sono invece il prodotto dell’iniziativa della Commissione Commercio del Comune, presieduta da Orlando Corsetti, che si è avvalsa del prezioso aiuto della consigliera Nathalie Naim.

Purtroppo ancora una volta dobbiamo prendere atto che il governo del Municipio I si è dimostrato inadeguato a gestire la complessità del centro storico. È vero che molte delle competenze fanno capo al Comune o alla Regione Lazio, ma un’amministrazione che avesse a cuore la città e le esigenze dei suoi abitanti si farebbe carico di stimolare in tutti i modi le modifiche normative necessarie a gestire le trasformazioni del centro storico.

 

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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