La genialata del villaggio Euro 2020 a piazza del Popolo

Tramontate le ipotesi di maxi schermi e dell'Olimpico per vedere la finale, rimane l'area di piazza del Popolo dove di nuovo non si potranno evitare pericolosi affollamenti. Un luogo sbagliato

Questa sera la squadra italiana giocherà a Wembley contro l’Inghilterra per la finale degli europei 2020 di calcio.

L’ipotesi di allestire mazi schermi in giro per la città o di rendere disponibile l’Olimpico per vedere la partita è stata accantonata per evitare pericolosi assembramenti di persone.

Gli unici maxi schermi a Roma saranno quindi quelli di piazza del Popolo e quello di via dei Fori Imperiali; in entrambi i casi si tratta di aree recintate accessibili solo tramite prenotazione, sempre per mantenere i presenti entro il limite necessario a garantire il giusto distanziamento.

 

Come funzionino queste cose lo si è visto durante la semifinale dello scorso 6 luglio: in piazza del Popolo le aree recintate sono state riservate ad un numero limitato di persone ma i tantissimi altri, a migliaia, che erano accorsi per cercare di assistere alla partita si sono accalcati tutto il tempo della partita alle transenne, cercando a volte anche di forzare le recinzioni. Ovviamente in quelle situazioni non si è rispettato alcun distanziamento né uso della mascherina.

A partita conclusa, e finale guadagnata, tutti i presenti nell’area si sono abbandonati ai giusti festeggiamenti ma anche in questo caso essendo gli spazi limitati non c’è stato modo neanche di considerare la possibilità di non accalcare le persone.

 

Ovviamente anche questa sera a piazza del Popolo si assisterà alle stesse scene: i fortunati che saranno stati in grado di prenotare il posto sotto ai mazi schermi potranno guardare la partita, mentre le migliaia di altri che si recheranno in loco sperando di poter entrare finiranno accalcati alle transenne.

Ovviamente la speranza è che la partita finisca a nostro favore, nel qual caso i festeggiamenti saranno amplificati e di nuovo avverranno in spazi non ampi a sufficienza, generando ulteriori assembramenti.

 

Non vogliamo fare i menagrami né apparire esagerati con le precauzioni anti-COVID, ma è un fatto che il diffondersi della variante Delta sta preoccupando molto le autorità e questo è il motivo per cui non si sono allestiti altri maxi schermi né è stato messo a disposizione lo stadio Olimpico.

 

Ancora una volta si dimostra quindi assurda e irresponsabile la scelta di aver allestito il villaggio UEFA Euro 2020 tra piazza del Popolo e il Pincio, avendo così creato le condizioni per sicuri assembramenti di persone, impossibili da evitare.

Non solo quindi rimangono valide le ragioni che a giugno proponemmo per smetterla di utilizzare piazza del Popolo per eventi con allestimenti ipertrofici e di lunga durata (in questo caso la piazza è stata sequestrata per un intero mese!?!), ma il luogo è stato clamorosamente sbagliato anche in vista della necessità di evitare assembramenti di persone.

Nell’emergenza pandemica in cui ancora siamo un evento del genere andava pensato in spazi molto ampi, con possibilità di distribuire adeguatamente anche numeri molto elevati di spettatori. Si sarebbero potuti scegliere più luoghi nei diversi quadranti della città così da permettere a quante più persone possibile di assistere alle partite ed eventualmente usufruire delle altre offerte dei villaggi.

 

Purtroppo anche l’amministrazione Raggi ha dimostrato tutta la sua pochezza scegliendo una delle piazze più belle di Roma ma finendo per rovinarla, rendendola indisponibile per un mese al pubblico godimento e, questo sì davvero grave, creando per più giorni le condizioni per importanti e pericolosi assembramenti.

 

Tenendo conto che il sindaco è il primo responsabile della salute dei propri cittadini, ci sarebbe proprio da chiedere conto alla sindaca Raggi come le sia venuto in mente di ammassare migliaia di persone nell’area di piazza del Popolo.

Fortunatamente questa è una delle ultime manifestazioni organizzate dall’attuale amministrazione ed è inutile anche solo provare a convincerli dell’irresponsabilità delle loro scelte.

La speranza è di avere maggior fortuna., e competenze, con la prossima di amministrazione, benché un vero dibattito pubblico per le ormai prossime elezioni stenti a decollare.

 

 

Immaginiamo che più d’uno storcerà il naso per questa riflessione apparentemente inopportuna, quando tutti dovremmo essere concentrati a sostenere i nostri colori nella finale contro l’Inghilterra.

In realtà noi pensiamo che il sentimento nazionale si esprima sì sostenendo le proprie rappresentanze sportive, ma anche rispettando e tutelando un patrimonio artistico che è uno dei tratti distintivi dell’Italia. Un vero italiano e ancor più un vero romano non si butta nella Fontana di Trevi per festeggiare la vittoria della nazionale, bensì prende a calci nel sedere chi si permettesse di farlo pur in un momento di grande euforia.

Purtroppo se sono le massime istituzioni cittadine le prime a screditare i nostri luoghi unici, dai cittadini non ci si può aspettare molto di più. Così come, se è il Comune il primo a creare condizioni di affollamento eccessivo, come si può pretendere dai cittadini che rispettino le giuste precauzioni?

 

Tutto ciò detto, un grosso in bocca al lupo alla nazionale e un appassionato DAJE AZZURRI!!!

 

P.s.: in realtà a Roma vi saranno altri tre maxi schermi dove sarà possibile vedere la finale degli europei, sono quelli del Cinema America che in occasione dell’evento ha modificato la programmazione delle tre arene dedicandole tutte alla trasmissione in diretta della partita. Anche in questo caso occorre prenotare i posti a questo link.

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2 risposte

  1. Le persone si sarebbero accalcate in qualsiasi luogo o situazione… non si può fermare la folla… quindi un articolo inutile…

    1. Quindi secondo lei è la stessa cosa invitare la folla in spazi limitati, come piazza del Popolo e strade limitrofe, o in spazi molto più grandi e con ampie vie di fuga, come il Circo Massimo o le aree di Tor Vergata.
      OK.

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