Su queste pagine ci siamo occupati più volte di raccolta rifiuti, fornendo a volte suggerimenti per affrontare in maniera più efficace una questione su cui la città di Roma rischia continuamente di arrivare al collasso. Se infatti da una parte continuiamo a sentire i proclami del Sindaco su percentuali fantastiche di raccolta differenziata a Roma, oltre il 40% a suo dire, dall’altra è esperienza comune vedere rifiuti in strada (necessariamente indifferenziati) dove c’è il porta a porta e cassonetti stracolmi e incontrollati nel resto della città.

Abbiamo avanzato la proposta di realizzare un primo centro cittadino del riuso, che a noi sembrerebbe il primo passo indispensabile per impedire che oggetti riutilizzabili siano necessariamente destinati alla discarica. Oppure l’idea di introdurre macchine per il recupero di vetro, lattine e contenitori in plastica, fornendo in cambio buoni spesa.

Purtroppo non solo l’assessorato non appare preoccuparsi di queste cose ma non sembra neanche avere alcun controllo sull’AMA che continua a gestire la raccolta rifiuti e la pulizia della città in maniera del tutto inefficace. A tanto si è arrivati che lo stesso Sindaco ha ammesso di stare valutando la possibilità di ricorrere a privati per il servizio raccolta e pulizia in alcuni municipi (in tutto ciò noi continuiamo a non comprendere come l’assessore Estella Marino non sia mai stata messa in discussione nei numerosi rimpasti di giunta, lei che ha già collezionato una serie piuttosto lunga di fallimenti sui rifiuti, sul verde urbano, sul decoro, ecc.).

E come ultimo esempio dell’inefficacia dell’AMA riportiamo la notizia appena giuntaci che a dispetto del fatto che la nuova differenziata in centro storico preveda l’introduzione della frazione “vetro” separata dalle altre, questa non sia ancora mai stata ritirata dai portoni, apparentemente per problemi contrattuali tra AMA e gestore del vetro.

Riguardo la raccolta del vetro, nel caso degli esercizi commerciali essa viene ancora effettuata da ditte esterne con modalità estremamente invasive. Questo è un video girato anni fa che però è ancora perfettamente attuale.

https://www.youtube.com/watch?v=x9H0w-dRv4Y

Questo tipo di raccolta viene spesso effettuata al mattino presto o la sera tardi, causando enormi fastidi alle abitazioni che affacciano sulla strada.

Da anni è stato proposto ad AMA un metodo alternativo a questo, dando la possibilità ai locali, o anche obbligandoli, di fornirsi di macchine tritura-vetro per poter poi ritirare i bidoncini con i frantumi da avviare al riciclo. Quella che segue è l’immagine di una di queste macchine.

trituravetro

Un tale metodo di gestione dei vuoti sarebbe anche vantaggioso per il locali che invece oggi devono accumularli nei bidoni in plastica con spreco di spazio prezioso. Per questo vi sono già dei locali che accoglierebbero ben volentieri questo  metodo ma in mancanza di una possibilità offerta da AMA non possono far nulla.

 

La netta impressione è che finché non si arriverà ad un avvicendamento nell’assessorato all’Ambiente continueremo a girare in tondo sul problema dei rifiuti a Roma, correndo continuamente il rischio che qualcosa si inceppi nel traballante sistema di raccolta e la città si ritrovi sommersa di rifiuti in pochi giorni.

Nonostante ciò noi continuiamo a proporre possibili soluzioni per migliorare le cose, ben disponibili ad ospitarne di ulteriori provenienti dai lettori.

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Reminder mattutino di lavori improvvisi, con zero Alert di Roma Mobilità, scoperto per caso perchè ho visto le navette.

(Le quali non si sono fermate alla fermata: Scalo San Lorenzo – Talamo).

@MercurioPsi @diarioromano

Sindaco o non sindaco, @ignaziomarino continua ad ascoltare la città. Da sindaco si distinse per coraggio, apertura e chiarezza d’intenti. Da europarlamentare ha avviato una campagna d’ascolto, con incontri dal vivo ed un questionario online.
https://www.diarioromano.it/sindaco-o-non-sindaco-ignazio-marino-continua-ad-ascoltare-la-citta

@MercurioPsi @diarioromano
Orbene, da alcune estati si ripete lo scherzetto della navetta di quartiere dove l’autista getta la spugna per assenza di aria condizionata e sospende le corse. In genere ci sono 2 vetture per volta parcheggiate da una parte. Eppure continuano a-

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