Buono spesa in cambio del vetro: la soluzione per eliminare le bottiglie dalle strade

Vetro bottiglie abbandonate

 

Scene come questa sono diffusissime a Roma: bottiglie di birra abbandonate ovunque che spesso si rompono creando pericolo per i passanti.

In molti paesi il problema è stato risolto con il “vuoto a rendere” nei supermercati. Si restituisce il vetro e il negozio offre in cambio degli sconti sugli acquisti. Ma sempre più si sta diffondendo l’uso di semplici macchinette, posizionate sulle strade, nelle quali chiunque può conferire il vetro. La macchina rilascia buoni da poter spendere in molti negozi.

L’uovo di colombo per Roma. La massa di recuperanti dei cassonetti troverebbe conveniente raccogliere le bottiglie sparse in strada. E in pochi giorni non ne vedremmo più neanche una abbandonata. Oltre all’ovvio vantaggio ecologico del riciclo del vetro, materiale che è potenzialmente riutilizzabile all’infinito.

L’altro vantaggio sarebbe per le casse comunali: oggi differenziare il vetro dagli altri materiali depositati nei cassonetti blu costa molto, mentre se il vetro viene separato in origine, il costo si riduce di oltre il 50%.

Se non vuole farlo il Comune, dovrebbe incentivare i privati a investire nel settore. In via sperimentale è già partito qualcosa di simile per plastica e lattine. La macchina che vedete qui sotto è posizionata accanto ad un distributore di benzina in via Ottavio Gasparri a Monteverde.

Macchina mangiarifiuti 4

Macchina mangiarifiuti

Macchina mangiarifiuti 2

Come si capisce facilmente dai disegni, falconi di shampoo, contenitori del detersivo o lattine diventano scontrini prepagati in diversi negozi della zona.

Inoltre la ditta ha un guadagno dagli sponsor che coprono i costi vivi della macchina e su uno dei fianchi può essere riservato uno spazio per la pubblicità.

Macchina mangiarifiuti 5

Il decreto sull’Ambiente collegato alla Legge di Stabilità del 2014, prevedeva per i comuni proprio questa possibilità. Il vetro in particolare  gode di agevolazioni importanti.

Finora dal Campidoglio nessuno ha pensato a mettere in piedi un sistema di questo tipo. Basterebbe molto poco, probabilmente un paio di delibere. Forse proprio perché è una soluzione troppo semplice e utile alla città nessuno l’ha presa in considerazione.

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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