Il ritorno dei venditori abusivi di borse

Da un amico di diarioromano.it riceviamo il contributo che segue.

 

Passeggiando per il centro di Roma, da qualche anno si viene assillati da venditori abusivi di oggetti di tutti i tipi: bastoni per selfie, cover per telefonini, oggetti di artigianato africano, etc. etc.

Tra i tanti abusivi spiccano i venditori di borse contraffatte.  Sono i più organizzati, scaltri ed aggressivi per un semplice motivo: i guadagni sono più alti ma vendere borse contraffatte è un reato, anche se a volte non viene punito dai giudici.  Gli altri venditori guadagnano molto meno ma rischiano solo delle multe, che peraltro difficilmente saranno pagate.

I venditori di borse si muovono quasi sempre in gruppo e sanno dove posizionarsi, in modo da prendere il controllo di un tratto di strada. Spesso hanno delle vedette che avvisano quando sta per arrivare la polizia. A volte li vedi che ricevono una telefonata, parlano nella loro lingua e in pochi secondi tutte le borse vengono infilate sulle braccia o avvolte in un grande telo e i venditori scompaiono in un baleno. E’ chiaro che obbediscono ad una organizzazione di natura criminale.

Seguono delle strategie precise. Si posizionano numerosi su alcuni tratti di strade, molto frequentate da turisti, uno accanto all’altro e ben allineati. A volte se ne vedono dieci o persino venti, perfettamente in fila. Tra di loro alcuni sono più aggressivi e si comportano come capi. In queste strade sfortunate, i residenti ed i commercianti che cercano di opporsi subiscono molestie ed a volte anche minacce.

Quando leggiamo sui giornali di scontri tra venditori abusivi e polizia, si tratta quasi sempre di venditori di borse contraffatte. Tanti vigili sono stati aggrediti, alcuni persino morsi ad una mano. Questa strategia aggressiva è stata vincente perché i vigili urbani, quando si trovano in inferiorità numerica, rinunciano ad intervenire.

Per qualche anno, tutte le piazze di Roma battute dal turismo sono state occupate quotidianamente (soprattutto quando mancavano i vigili: il weekend, la sera e nei cambi turno) dai venditori di borse: Piazza Navona, Piazza della Rotonda, Piazza di Spagna, Colosseo, etc. La foto seguente mostra uno “spettacolo” tipico al Pantheon, due anni fa.

 

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Venditori di borse contraffatte, Pantheon, 2015

 

Con l’inizio del Giubileo la situazione era sostanzialmente migliorata. I vigili nelle piazze storiche sono aumentati, i loro turni organizzati meglio, mentre carabinieri e polizia hanno collaborato con alcuni interventi mirati.

Dal dicembre 2015 i venditori di borse contraffatte sono molto diminuiti, specialmente di giorno. Tante strade dove “regnavano” sono state liberate, specialmente le strade di accesso ai monumenti più prestigiosi: Pantheon, Fontana di Trevi, Piazza Navona, Via del Corso (San Carlo), Castel Sant’Angelo, etc.

L’anno scorso i residenti di queste strade almeno di giorno potevano tornare a casa liberamente, senza essere più costretti a chiedere permesso all’abusivo di turno che ti occupava il portone con le sue borse.

Sembrava fatta ma, da qualche settimana a questa parte, i venditori di borse contraffatte stanno tornando in alcuni posti dove erano scomparsi. Li abbiamo visti in pieno giorno a Piazza di Pietra, via delle Muratte, a Piazza Risorgimento e di fronte al Vaticano.

Che cosa sta succedendo ? Sono diminuiti i controlli dei vigili oppure Carabinieri o Polizia hanno allentano la stretta? Non lo sappiamo.

Quello che è sicuro è che è il momento di reagire. Se non vogliamo fare passi indietro lasciando alcune strade del Centro in mano alla piccola criminalità, la lotta contro l’abusivismo commerciale deve ripartire tornando ai livelli dell’anno scorso, combattendo gli abusivi più pericolosi, cioè i venditori di merce contraffatta.

Non c’è tempo da perdere.

 

foto2
Vaticano, Marzo 2017

 

foto3
Piazza Risorgimento, Marzo 2017

 

 

Chi avrebbe mai immaginato che con un’amministrazione votata alla legalità gli abusivi sarebbero tornati sulle strade?

C’è speranza che l’appello del nostro amico venga ricevuto da un’amministrazione che si è dimostrata così sorda ad ogni sollecitazione dei cittadini?

 

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