Il cantiere abbandonato di via Portuense

Quasi un chilometro di marciapiede transennato e senza lavori. Un cittadino chiede e l'amm.ne risponde che dipende da problemi al sistema fognario, che però già si conoscevano!?!

Alla fine dello scorso anno iniziarono i lavori su via Portuense per la realizzazione di una corsia preferenziale, dall’altezza di via Belluzzo, vicino al ponte ferroviario, fino a largo La Loggia, per un totale di circa 1,7 km.

Dopo un’iniziale attività che ha visto essenzialmente il taglio delle alberature presenti sul marciapiede e qualche primo sbancamento, da molti mesi si è fermato tutto.

Ecco come si presenta il marciapiede interessato dai lavori (lato Spallanzani).

 

 

Un cantiere di quasi un chilometro, con sparizione del marciapiede, a cui nessuno lavora da mesi.

 

Per conoscere il motivo di tale situazione ci affidiamo ad una risposta fornita recentemente dall’amministrazione capitolina ad un cittadino che chiedeva lumi sul cantiere abbandonato:

 

Facendo seguito alla Sua segnalazione inerente all’oggetto, si comunica che nella fase di esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere in trattazione è stato riscontrato un rilevante problema di stato di ostruzione e degrado del sistema di raccolta delle acque meteoriche che già in precedenza comportava problemi di allagamento in corrispondenza del sottovia ferroviario alla confluenza tra via Portuense e via Majorana“.
Al che l’interrogante si chiede: ma se già si riscontravano allagamenti prima di iniziare i lavori, un sondaggio per capire lo stato del sistema di raccolta delle acque non sarebbe stato utile?
Inoltre: la gara fatta per la realizzazione della preferenziale non poteva contenere anche il rifacimento del sistema di raccolta per le acque?

 

A occhio e croce questo cantiere farà parte dell’eredità che Virginia Raggi lascierà alla prossima amministrazione, con un chilometro di marciapiede inutilmente sottratto alla pubblica fruizione per, bene che va, almeno un anno.

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Nel cuore di Testaccio, accanto alla fontana progettata da Raffaele De Vico, una montagna di bottiglie e lattine in abbandono. Brutto spettacolo di mezza estate

Reminder mattutino di lavori improvvisi, con zero Alert di Roma Mobilità, scoperto per caso perchè ho visto le navette.

(Le quali non si sono fermate alla fermata: Scalo San Lorenzo – Talamo).

@MercurioPsi @diarioromano

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