I primi timidi segni di vita del Comune per il Giubileo

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Il logo ufficiale del Giubileo della Misericordia

 

In settimana il Comune ha resi noti i primi interventi messi in campo per il Giubileo straordinario che inizierà il prossimo 8 dicembre  e si concluderà il 20 novembre del 2016.

Dapprima c’è stata una conferenza stampa in cui il Sindaco Marino e l’assessore Pucci hanno illustrato i quattro percorsi pedonali che verranno migliorati per il Giubileo. Si tratta di itinerari che conducono dalle basiliche di S. Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore alla basilica di S. Pietro e viceversa, dove verranno rifatti gli attraversamenti pedonali, allargati i marciapiedi ed eliminate tutte le barriere architettoniche. L’obiettivo dichiarato è di creare nuovi itinerari per far scoprire luoghi meno conosciuti della capitale garantendo al contempo la sicurezza e la comodità dei pedoni.

A noi questa presentazione non è piaciuta per nulla. Praticamente si sono illustrati come interventi per il Giubileo dei lavori di quasi normale manutenzione, dovendo implicitamente ammettere che a Roma avere attraversamenti pedonali in disordine o barriere architettoniche per le strade è cosa normale (com’è in effetti esperienza comune a tutti). Inoltre ci preoccupano questi itinerari che si stanno predisponendo, ricordantoci troppo esempi nefasti di itinerari turistici che hanno devastato intere strade del centro storico. Basti vedere com’è stato ridotto il percorso Muratte-Pastini (da fontana di Trevi a Pantheon) per sconsigliare vivamente la creazione di itinerari turistici. I flussi turistici vanno infatti diluiti per le innumerevoli strade del centro, non concentrati in poche direttrici. Infine avevamo notato con disappunto come nella conferenza stampa non si fosse accennato per nulla a possibili interventi al di fuori del centro storico.

Come a voler rispondere al nostro disappunto, a distanza di un paio di giorni c’è stata la presentazione da parte dell’assessore Caudo di una serie di interventi nelle periferie romane in qualche modo collegati al Giubileo. Si tratta di 11 interventi per un totale di circa 6 milioni di euro in zone come Ponte di Nona (realizzazione del sagrato di una chiesa), Tor Vergata (recupero di un’antica via romana) e Tor Bella Monaca (pista ciclabile).

Questi interventi appaiono senz’altro più utili alla città dei percorsi pedonali di cui sopra, benché considerarli collegati al Giubileo è senz’altro una forzatura (a parte il sagrato della chiesa da realizzare a Ponte di Nona, anche se ci chiediamo cosa c’entri il Comune ed i suoi fondi con il sagrato di una chiesa).

 

Nel complesso si ha l’impressione di un’amministrazione che anche su un tema decisivo come il prossimo Giubileo si sta muovendo in ordine sparso, con i diversi assessorati che fanno quasi a gara a chi riesce a fare di più senza che però si avverta una regia unica che massimizzi l’impiego delle scarsissime risorse.

Peraltro sulle possibilità di mobilità delle persone non si è ancora sentito o visto nulla, mentre è questo un tema senz’altro prioritario, non potendo pretendere che tutti i pellegrini si muovano sempre a piedi nella città.

Dal lato del TPL ci si aspetta un incremento nel numero dei mezzi in servizio ma soprattutto un aumento della velocità commerciale perseguendo in maniera maniacale la doppia fila, proteggendo le corsie preferenziali e realizzandone di nuove. Per la mobilità privata, noi siamo convinti che l’utilizzo della bicicletta in città vada drasticamente e velocemente incrementato, realizzando quante più bike lane possibile sul tipo di quella (inutile) realizzata all’inizio di via Portuense. Noi continuiamo a pensare che una lunga dorsale ciclabile si potrebbe facilmente realizzare sul lungotevere, andando così a servire tutto il centro storico, ma ve ne sono tante altre di ipotesi di nuovi tratti di ciclabile che potrebbero rappresentare valide alternative per la mobilità dei pellegrini/turisti. Vi sarebbe, ad esempio, la possibilità di collegare la ciclabile di Monte Ciocci con il Vaticano, permettendo così di utilizzare la struttura di S. Maria della Pietà per alloggiare i pellegrini. In questo modo costoro potrebbero raggiungere il Vaticano in bici percorrendo la bella ciclabile e proseguendo su una bike lane da realizzare su via Angelo Emo, via Candia e via Leone IV.

Pur con l’alibi enorme di un governo centrale che non sta scucendo un euro per il Giubileo, viene da chiedersi quando il Comune comincerà a fare davvero sul serio la sua parte.

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D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

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