I lavori dentro la stazione Piramide per ora hanno fatto felici solo i piccioni

I controsoffitti, mancanti da tre anni, sono diventati il nido dei volatili. E' un anno che RFI annuncia la chiusura del cantiere ma gli operai sono solo sul lato Ostiense

A febbraio del 2020, poche settimane prima dei lockdown che condizioneranno a lungo le nostre vite, su queste pagine avevamo mostrato le condizioni fatiscenti di gran parte della stazione Ostiense/Piramide, con pavimenti sollevati, tapis roulant fermi e pannelli dei controsoffitti cadenti. Approfittando del calo dei viaggiatori dovuto alla pandemia, Rete Ferroviaria Italiana avviò un programma di ammodernamento della stazione tanto che a giugno di quell’anno, nella rubrica Foto del Giorno, mostrammo i controsoffitti senza pannelli, rimossi dagli operai sul lato Piramide.

Interessante notare che sotto quella foto, due lettori (uno a dicembre 2020 e l’altro a dicembre 2021!!) si lamentavano che a distanza di oltre un anno i lavori non fossero ancora conclusi.

 

Siamo a maggio del 2023, quindi esattamente tre anni dopo l’avvio del cantiere, e la situazione è ancora più penosa. In tre anni a Madrid viene costruito un lungo tratto di metropolitana, in Cina realizzano le più grandi dighe del mondo, a Parigi hanno quasi completato la ferrovia che circonda la città. A Roma non siamo stati in grado di sostituire i pannelli di un controsoffitto e di ammodernare un pavimento in linoleum. Poi non dobbiamo stupirci se le opere per il Giubileo non sono ancora iniziate o ci si lamenta perché i fondi del Pnrr torneranno indietro non utilizzati.

La cosa che più colpisce sono i comunicati ufficiali di RFI, pieni di soddisfazione sulla chiusura del cantiere. L’ultimo risale a ottobre del 2022 e dice: “Alla stazione Ostiense, i lavori di riqualificazione ….(omissis)… si avviano verso la conclusione“. Evidentemente i piccioni non hanno letto il comunicato di Rete Ferroviaria perché hanno deciso di mettere su casa proprio sopra l’intelaiatura del controsoffitto abbandonato da tre anni. E il pavimento è ora completamente ricoperto di guano.

Vediamo allora le fotografie scattate in queste ore che mostrano una stazione ben lungi dall’essere stata rinnovata. Operai non se ne vedono e i corridoi versano in un degrado senza precedenti.

 

Muri sporchi, pareti divisorie imbrattate e bucate e soprattutto il pavimento è reso scivoloso dal guano. Guardate nelle prossime foto le condizioni di quasi tutte le sale e i passaggi.

 

Gli escrementi dei piccioni sono ovunque, costituiscono un tappeto pericoloso per chi si trova a camminare veloce diretto verso un treno o la metropolitana. Il motivo per cui i volatili hanno eletto queste sale a loro nuovo domicilio sta proprio nell’abbandono del cantiere. La struttura di sostegno del controsoffitto, senza pannelli, costituisce l’habitat ideale per i piccioni che ormai qui si riproducono, dormono e ovviamente espletano i loro bisogni.

 

Ci troviamo nella terza stazione di Roma per numero di passeggeri dopo Termini e Tiburtina. Qui ogni anno transitano sei milioni di persone che prendono 470 treni al giorno, più la linea metro B. Uno spazio che dovrebbe essere tirato a lucido anche per mostrarsi dignitoso ai turisti in visita nella capitale e invece è stato abbandonato. RFI sostiene di aver implementato un sistema di illuminazione all’avanguardia e di aver lavorato alla cosiddetta “Sala Presidenziale”, splendido salone sul lato di piazzale dei Partigiani. E in effetti la parte storica dello scalo è in buone condizioni. Mentre il lato Ostiense è decoroso e curato, il lato Piramide versa nel degrado più totale. Una disparità non accettabile che rende ancor più evidente il contrasto.

 

 

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Una risposta

  1. In realtà i lavori alla stazione Ostiense sono praticamente finiti. Quello di cui scrivete è il lato del passaggio pedonale di proprietà ATAC/Comune di Roma. RFI qua non c’entra nulla, la sua parte l’ha fatta e anche bene!

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