Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada, nella baraonda romana

La Giornata è stata istituita dall'ONU dedicandola alla compassione e alla prevenzione. Purtroppo in tema di prevenzione a Roma siamo ancora all'anno zero, nonostante recenti tragedie e proclami del sindaco

La Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2005 e recepita nell’ordinamento italiano nel 2016.

Tale giornata, in memoria delle vittime della strada, viene dedicata ogni anno alla compassione e alla prevenzione, invitando istituzioni e cittadini a rafforzare l’impegno per rendere le strade sicure per tutti.

 

Considerati i numeri da guerra che a Roma abbiamo riguardo a morti e feriti sulle strade, per noi questa dovrebbe essere una giornata venerata, una specie di Natale civile con tanto di percorso di avvicinamento e coinvolgimento di tutta la cittadinanza.

 

Invece non solo non c’è stato alcun “percorso di avvicinamento” o di sensibilizzazione dei cittadini, ma la pagina internet di Roma Capitale non fa proprio menzione di questa giornata (sempre a meno di errori nostri).

Eppure c’era anche la domenica ecologica che si poteva sfruttare per parlare, oltre che di sostenibilità ambientale, anche di sicurezza stradale.

 

Ma niente, nonostante il perdurare delle tragedie stradali a Roma, con una delle ultime che ha avuto una diretta eco sia da parte del Presidente del Consiglio che dello stesso sindaco Gualtieri, evidentemente anche con l’attuale amministrazione la sicurezza stradale è destinata a rimanere una Cenerentola dimenticata.

Stando così le cose, sarebbe meglio che il sindaco Gualtieri si risparmiasse esibizioni come quella, durante il 1° rapporto alla città, riservata al ricordo del ragazzo investito a morte sul marciapiede della Cristoforo Colombo. Purtroppo quelle del sindaco rimangono sostanzialmente solo parole, mentre a Roma si continua a morire come mosche sulle strade: ieri è deceduto un ventenne sulla sua moto e l’altro ieri l’ennesimo pedone è stato investito a morte.

 

Nella lettera inviata al Corriere della Sera un paio di settimane fa il sindaco aveva parlato di controlli stradali intensificati, in particolar modo sulla velocità e sull’uso di alcol alla guida.

Ebbene, stando alla pagina facebook della Polizia Locale Roma Capitale i controlli sono stati intensificati solo durante i fine settimana, come se i problemi fossero confinati unicamente a quei periodi.

La scorsa settimana il consuntivo della Polizia Locale è stato di circa 7.000 accertamenti, con 1.128 sanzioni, delle quali 629 per superamento dei limiti di velocità, e oltre 50 persone trovate con tasso alcolemico eccessivo.

Questa settimana invece, fino a ieri sera, i numeri parlano già di 800 sanzioni, di cui 276 per il superamento dei limiti di velocità, e 14 persone con eccesso di limite alcolemico.

 

Sono numeri importanti, che dimostrano, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, che a Roma c’è una generalizzata anarchia sulle strade. Ma limitare i controlli ai soli fine settimana non può minimamente incidere sui numeri da guerra che abbiamo.

Non è di questi mini-interventi che ha bisogno la città e volersi limitare a questo e a poche altre misure (interventi sui “black point”, coordinamento interforze) vuole semplicemente dire che il sindaco implicitamente accetta di sacrificare altre centinaia di vite sulle strade romane. Lo avevamo scritto ad aprile e purtroppo i numeri stanno confermando la cosa.

 

Che il sindaco Gualtieri non abbia capito di cosa ha bisogno Roma per fermare la strage stradale è dimostrato anche dal fatto che dopo il famoso incidente di ottobre non ha neanche riunito la “Consulta sicurezza stradale, mobilità dolce e sostenibilità“.

Può essere credibile un sindaco che dice “Il tema della sicurezza degli automobilisti e dei pedoni è per noi centrale ed è oggetto di costante attenzione” e poi non si affida all’organismo più qualificato per mettere in campo misure efficaci nell’immediato, medio e lungo termine?

 

Segnaliamo che, a dispetto dello scarso interesse dell’amministrazione capitolina, ve ne sono di associazioni che hanno molto a cuore la sicurezza stradale e alcune di esse (Fondazione Luigi Guccione, Legambiente, Rete Vivinstrada e Rete Cammina Città Italia) lo scorso 18 novembre hanno voluto ricordare in anticipo la Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada.

 

 

Dette associazioni hanno anche inviato un appello al Presidente Della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, affinché invii un forte messaggio alle istituzioni dello Stato e a tutti i cittadini sul grave tema della prevenzione della violenza stradale.

 

 

Terminiamo ricordando che un altro segnale che il sindaco Gualtieri non fa sul serio in tema di sicurezza stradale è il fatto che continua a mantenere al comando della Polizia Locale Roma Capitale chi ha dimostrato di essere inadeguato al ruolo.

Senza una Polizia Locale minimamente efficace e focalizzata sul continuo rispetto del Codice della Strada la strage stradale a Roma non potrà che continuare.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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