Finalmente qualcosa di buono si muove in città

Sabato della scorsa settimana si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal presidente del Municipio III, Giovanni Caudo, e altri.

L’evento era stato così annunciato:

 

La crisi di Roma non è questione locale e non si riduce alla presenza delle buche, dei rifiuti in strada, dei topi, degli autobus che prendono fuoco e che, soprattutto, non passano. Questi sono fenomeni superficiali che nascondono un problema più grave: la crisi di ruolo della Capitale del Paese.

Prima Roma vuole essere uno sguardo in avanti e contemporaneamente un ritorno alle radici originarie dell’essere Capitale; una serie di appuntamenti per dimostrare che Roma ce la può fare senza scorciatoie e tanto meno banalizzazioni di sorta.

È necessario però il coinvolgimento di tutti ma la vera questione è: attorno a quale idea di città?

Nel primo appuntamento affronteremo la questione rifiuti e ne parleremo con

Daniele Fortini – Presidente di Lazio Ambiente S.p.A.

Estella Marino – ex Assessore Ambiente e Rifiuti

Natale di Cola – Segreteria CGIL Roma e Lazio

Luisa Melara – Ex Presidente di AMA S.p.A.

Emma Amiconi – Portavoce “Tutti Per Roma”

 

 

Noi non abbiamo partecipato all’incontro ma grazie ad Anna Maria Bianchi abbiamo potuto rivedere le registrazioni degli interventi e li abbiamo trovati estremamente interessanti.

Giovanni Caudo ha introdotto l’incontro con queste considerazioni:

 

Il tema è di cominciare ad animare un po’ il dibattito in questa città …

Quello che ci interessa oggi è rompere l’afonia con cui questa città sembra ormai rassegnata ad una sorta di destino che la deve vedere come l’ultimo baluardo di conquista di una destra, di un modo di governare di pensare la nostra vita civile che non è detto e non è scritto che debba essere così.

[…]

Non si poteva non partire dai rifiuti, non tanto perché ci sono i cassonetti pieni ma perché probabilmente Roma su questo tema … è proprio l’emblema del ritardo, di essere rimasta indietro ancora nel novecento. Questo dello sguardo all’indietro di questa città è uno dei temi che noi  vorremmo sollevare. Non vogliamo fare il piagnisteo, vogliamo guardare al futuro di questa città, vogliamo capire come questa città entra nel ventunesimo secolo.

 

Tutto il suo intervento è interessante, così come lo sono quelli degli altri relatori. Si tratta di persone che sul tema dei rifiuti a Roma si sono confrontati in prima persona e hanno tutti le idee chiare su come esso potrebbe essere affrontato con qualche speranza di riuscita.

Niente facili polemiche sulla disastrosa situazione attuale né sterili accuse alla pur conclamata incapacità dell’amministrazione in carica, bensì solo sguardo volto al futuro interrogandosi su cosa e come si potrebbe fare.

 

Finalmente un dibattito di qualità a livello cittadino, ben diverso dall’ancora vuoto apparire di Matteo Salvini che recentemente avevamo segnalato e incomparabile con il nulla più totale delle opposizioni presenti in Assemblea Capitolina.

 

Vedremo se e come proseguirà questo tentativo guidato da Giovanni Caudo. Intanto fin da ora ringraziamo il professore per aver dato a noi e a tanti altri cittadini romani una speranza che il baratro in cui è caduta Roma non è ineludibile e se ne può uscire.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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