Entro il 2027 al Pigneto nuova stazione e piazze verdi al posto dei binari. Ci si riuscirà?

Il progetto presentato dal Comune e da Rfi pone delle scadenze precise. Ma è grande il timore che anche questa volta si finisca con un rinvio. Ecco come sarà trasformato il quartiere

 

Al Pigneto il vallo ferroviario verrà coperto entro il 2027 e per quella data sarà pronta la nuova stazione. Almeno questo è l’auspicio dell’assessore alla mobilità Patané che ha presentato insieme a RFI il nuovo progetto che dovrebbe dare un’immagine del tutto diversa al quartiere.

Sono anni che si parla di questa stazione ma i lavori di fatto non sono mai iniziati per via di un dedalo di tubature interrate che non furono mappate quando vennero installate. Per trovare l’accordo con le aziende dei servizi (Acea, Italgas, Terna e così via) ci sono voluti cinque anni. Un ritardo ingiustificabile che in un primo tempo sembrava dover ridimensionare l’intera stazione mentre adesso torna (parzialmente) all’idea originaria. L’idea è appunto la copertura del vallo ferroviario (in gergo si definisce tombamento) in modo che i treni passino in galleria e in superficie ci siano spazi verdi e giardini a disposizione della cittadinanza.

Dunque le opere da realizzare sono due: una stazione che permetta lo scambio con le linee dei treni metropolitani (fl3, 4 e 6) e in futuro con la linea C della metro (ma questo a nostro avviso è un traguardo lontano). La seconda opera è in superficie con spazi urbani sopra l’attuale ferrovia (che si vede nella foto in testa all’articolo) e che contempli un giardino, un viale pedonale, perfino un teatro all’aperto e un’area giochi.

Ovviamente la parte superiore sarà realizzata solo quando sarà pronta la stazione sottostante. Per cui l’una è legata all’altra. E qui il timore che la tempistica avanzata nei giorni scorsi non venga rispettata è molto concreto. Secondo Rfi i lavori della stazione partiranno a giugno del 2023 per essere completati a dicembre del 2024. Subito dopo sarà avviato il collegamento con la metro C (pronto per giugno 2025) e poi entro giugno 2027 sarà terminato anche lo spazio di superficie.

Al posto di Patané e di Rfi saremmo stati molto più prudenti nel comunicare le date. Il Pigneto sembra colpito da una maledizione perché ogni opera che si annuncia slitta alle calende greche. Ricordiamo che l’intero quartiere sconta una viabilità provvisoria che crea disagi e ingorghi dal 2017 per un cantiere che non è mai iniziato. Tanto che il nuovo presidente del Municipio aveva pensato di ripristinare la viabilità originale. Ora questa nuova scaletta dei tempi fa ben sperare ma si tratta pur sempre di annunci e, si sa, che tra il dire e il fare……….

Vediamo nelle foto che seguono i render dei progetti e che tipo di quartiere si troveranno i cittadini quando saranno terminati i lavori.

Qui sopra si possono apprezzare le differenti fasi. Da quella più in alto che è lo stato di fatto attuale a quella più in basso dove la copertura è terminata e ci sono tanti spazi verdi.

 

In questa slide si nota lo spazio guadagnato sopra l’attuale fascio di binari, con una bella piazza che viene definita “agorà”.

 

 

E qui un’altra parte del progetto di copertura che va a ricostruire una vera piazza alberata.

 

 

Nell’ultima slide che vi mostriamo si vede l’attuale situazione dei parcheggi più o meno regolari e una elegante struttura in travertino che permetterà di accedere alla nuova piazza.

Sarebbe interessante capire chi si occuperà della manutenzione delle nuove aree verdi e se queste finiranno vittime di vandalismo e degrado come il resto del quartiere, ma è un problema che ci si porrà più avanti. Adesso il tema vero è il rispetto dei tempi annunciati dal Campidoglio. I finanziamenti ci sono e Rfi fa la parte del leone nell’investimento. Per cui Roma dovrebbe essere solo felice di ospitare sul proprio territorio un bel progetto innovativo. Purtroppo fino ad oggi la disorganizzazione ha bloccato tutto, vedremo se sarà davvero la volta buona per cambiare pagina.

 

 

 

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

L’estate dei cinefili si sposta al #CinemaTroisi! Dal 25 luglio al 4 settembre vi accompagneremo con #UnEstatealTroisi: 241 proiezioni e 34 film, per 6 settimane, in 4 categorie che si ispirano alla musica e al mood estivo!
🎟 http://bit.ly/ProgrammaCinemaTroisi
➡️ http://cinematroisi.it/unestatealtroisi/

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria