Discariche abusive: abolito il NAD c’è stato un crollo delle sanzioni

Con 30 fototrappole il NAD faceva circa 600 multe al mese, ora con 60 se ne fanno solo 100. In Municipio IX zero multe nonostante 23 fototrappole. Assessora Alfonsi non pervenuta

Era tutto facilmente prevedibile fin da quando è apparsa chiara l’intenzione dell’amministrazione Gualtieri di procedere con lo smantellamento del Nucleo Ambiente Decoro (NAD) della Polizia Locale, spostando il contrasto alle discariche abusive nei gruppi locali: gli straordinari risultati che il NAD aveva conseguito in quattro anni di attività (quasi 32.000 sanzioni per scarico illecito di rifiuti, oltre 6.300 nel solo 2020!?!) sarebbero stati solo un ricordo e la lotta agli sversamenti illeciti sarebbe rientrata nel nulla che ogni giorno dimostra la Polizia Locale a Roma.

Ora la cosa viene certificata da dichiarazioni del comandante generale della Polizia Locale Roma Capitale, Ugo Angeloni, il quale in un recente articolo de Il Messaggero ha detto che nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno sono state elevate 202 sanzioni per l’abbandono di rifiuti. L’intenzione del comandante era in realtà di difendere la decisione di “diluire” il NAD nei gruppi locali di Polizia Locale, affermando che così l’esperienza di quel nucleo veniva “messa a disposizione di tutto il Corpo“, ma è dagli stessi numeri forniti dal comandante che si capisce il disastro combinato.

Angeloni afferma infatti che c’è stato un potenziamento nel contrasto allo sversamento di rifiuti, avendo raddoppiato, da 30 a 60, le telecamere installate per le fototrappole. Peccato però che con 30 apparati il NAD riusciva ad elevare circa 600 sanzioni al mese, mentre con 60 telecamere i quindici gruppi locali di sanzioni ne hanno elevate solo un centinaio al mese!?!

Ancora una volta quindi l’amministrazione, in questo caso rappresentata dal comandante generale del Corpo di Polizia Locale, prova a smentire di aver voluto cancellare un’unità di eccellenza, ma sono i numeri a dimostrare l’esatto contrario. Il perché dello smembramento risiede probabilmente nel fatto che il NAD dava fastidio sia per la straordinaria efficacia della sua azione, soprattutto se confrontata con quanto fanno vedere tutti gli altri vigili ogni giorno, che per gli ottimi rapporti che gli agenti del nucleo hanno sempre avuto con cittadini e associazioni, laddove per il resto della Polizia Locale i cittadini sono in genere solo un fastidio.

 

Che la lotta alle discariche abusive sia ormai stata sostanzialmente archiviata dall’attuale amministrazione capitolina è dimostrato anche dalle risultanze di un accesso agli atti fatto dalla consigliera del Municipio IX (EUR, Laurentino) Carla Canale, della lista civica Virginia Raggi: dalle 23 fototrappole noleggiate in via esclusiva dal Municipio IX, per un costo semestrale di 37mila euro, non è scaturita nessuna sanzione!?!

Segnaliamo la puntata di “Roma di sera” dove la consigliera ha illustrato la sua iniziativa.

 

A ulteriore e, crediamo, definitiva conferma di quanto effettivamente fatto dall’amministrazione Gualtieri al NAD vi sono le parole di Marco Milani, segretario romano aggiunto del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), riportate sempre nell’articolo de Il Messaggero: “Fino al 2020 questo Nucleo a cui era demandata la gestione delle videocamere produceva sanzioni al ritmo di quasi 6500 all’anno. Adesso la competenza è stata frammentata e affidata ai Gruppi. Inutile dire che, a fronte di un aggravio di competenze, non è seguito alcun aumento del personale. La sensazione è che la tematica, pur sentita dai cittadini, sia finita nel calderone dei mille servizi a cui ciascun Gruppo deve far fronte, senza la giusta attenzione.”

 

Molto giusta la riflessione di Milani: nonostante la tematica dello sversamento di rifiuti sia molto sentita dai cittadini, per l’attuale amministrazione capitolina essa merita di essere derubricata a servizio standard dei gruppi di Polizia Locale, con tutta l’inefficacia ed inefficienza che caratterizza il lavoro dei gruppi.

La sensibilità dei cittadini ha continuato a manifestarsi anche di recente, con diversi tentativi di convincere l’amministrazione Gualtieri a rivedere la decisione sul NAD, ma purtroppo nonostante la mobilitazione di decine di associazioni né il sindaco Gualtieri né l’assessore all’ambiente, Sabrina Alfonsi, si sono mai degnati di fornire direttamente risposte o spiegazioni.

 

In realtà l’assessora Alfonsi qualche spiegazione ha provato a fornirla a dicembre dello scorso anno, nell’ambito di un’intervista fattale da Andrea Bozzi in una puntata di “Roma di sera”, ma, come abbiamo provato a spiegare, si è trattato di un insieme di affermazioni scombinate e spesso inesatte. Ovviamente l’assessora si è guardata bene dal confutare le nostre considerazioni ed ha mantenuto il silenzio più totale nei confronti delle decine di associazioni che l’hanno contattata.

 

La notizia di questi giorni di un sostanziale stop al contrasto delle discariche abusive avrebbe richiesto almeno un commento da parte dell’assessora, ma nel suo perfetto stile omertoso ciò non è avvenuto.

 

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