L’inciviltà a cui è giunta Roma è plasticamente dimostrata dalla condizione a cui sono costretti i disabili che si devono spostare in città. Laddove nel mondo progredito si fa di tutto per equiparare le possibilità di movimento di tutti, a Roma i disabili sono costretti in una condizione di inferiorità che essa sola meriterebbe il commissariamento del governo cittadino.

Ecco qualche esempio sparso.

Un disabile a Tor Bella Monaca è costretto ad approfittare della visita della Presidente della Camera Boldrini per lamentarsi delle buche che impediscono i normali spostamenti con la sedia a rotelle.

titoloCorriere

 

A ottobre 2016 parlammo del locale di piazza della Cancelleria che usava occupare con i propri tavolini i posti auto riservati ai disabili antistanti il locale.

Ebbene a distanza di circa sei mesi il furbacchione continua fare la stessa porcheria, certo evidentemente di non rischiare praticamente nulla.

 

cancelleria1

In una città normale ad un furbetto del genere gliel’avrebbero fatto passare fin dall’inizio il vizio di approfittarsi dei posti per disabili. A Roma invece questo gongola indisturbato, con buona pace di Municipio, Comune e vigili urbani.

 

 

Sempre ad ottobre raccontammo di “Tommy”, l’idea avuta da Gianluca Nicoletti per proteggere i posti auto riservati ai disabili. Si tratta di un dispositivo tecnologico che inizia a suonare nel momento in cui un’auto senza permesso viene lasciata nel posto riservato. Solo i disabili sono dotati di un telecomando che disattiva l’allarme, mentre tutti gli altri saranno costretti a spostare immediatamente la macchina, pena una sirena che non lascia scampo.

Il dispositivo è stato installato in molti luoghi del Municipio I ma, come da tradizione romana, è un gioco da ragazzi depotenziarne l’efficacia. Ecco un esempio rintracciato nei pressi di piazza Vittorio.

 

tommy

Basta la solita moto lasciata fuori posto per mandare a pallino qualsiasi buona intenzione.

 

 

E gli esempi potrebbero continuare all’infinito, ricordando la pratica impossibilità per un disabile di utilizzare il trasporto pubblico, oppure la prassi consolidata di occupare con i veicoli in sosta gli scivoli dei marciapiedi.

Di questo scandalo quotidiano all’attuale amministrazione non sembra importare proprio nulla, essendo passati dall’assessore Frongia che agli inizi aveva la delega per l’accesibilità all’attuale non assegnazione di quella deroga. Neanche nell’ultima ordinanza, quella del 10 marzo con cui è stato nominato l’assessore Montuori, il Sindaco ha infatti ritenuto il caso di dare una delega specifica per i problemi della disabilità.

E noi, ingenui, che avevamo proposto all’amministrazione di adottare l’idea realizzata a Dolo, dove gli amministratori locali si sono messi sulle sedie a rotelle ed hanno provato in prima persona l’esperienza che un disabile vive quotidianamente.

Vergogna all’amministrazione in carica quindi, che è riuscita a fare addirittura meno di quello che si è visto negli anni passati, condannando i disabili romani a vivere nella peggiore capitale dell’occidente dal loro punto di vista. Non ci stancheremo mai di ricordarlo.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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