Da quali giocatori sarà composta la squadra di Giachetti?

giachetti si candida alle primarie

 

Ora che Ignazio Marino ha annunciato ufficialmente che non parteciperà alle primarie del Pd, Giachetti può tirare un sospiro di sollievo. La sua corsa contro l’ex Sindaco l’avrebbe portato o ad una sconfitta o ad una vittoria di misura, rendendolo ancora più debole di quanto già non sia. Ma se pensa che il ritiro di Marino gli spiani la strada verso il Campidoglio sbaglia di grosso. Sia perchè Marino lavorerà ai fianchi e farà di tutto per boicottare il candidato renziano, sia perchè le possibilità di vittoria del Pd a Roma sono estremamente scarse.

E’ vero che gli elettori hanno la memoria corta, ma a rinfrescargliela ci vorrebbe molto poco. Basterebbe che a fianco di Giachetti si schierassero alcuni dei 19 ex consiglieri comunali Pd che in quel drammatico pomeriggio del 30 ottobre firmarono davanti al notaio le loro dimissioni per far cadere la giunta Marino. Molti di loro, ingenuamente, avranno pensato di ingraziarsi il volere di Renzi e di assicurarsi dunque una ricandidatura. Ma è tutto il contrario. Con quella firma, quei 19 consiglieri hanno interrotto la loro carriera politica. Lo dimostra l’improvviso consenso che raccolse l’ex Sindaco che, agli occhi dei romani, divenne vittima di un sistema. Marino, da incapace per i più divenne improvvisamente una specie di martire del potere.

Torniamo a Giachetti e alla sua squadra. Il vice presidente della Camera ha raccontato ai giornalisti che “stà a preparà no staff” (parole testuali). Anche Rutelli, che conosce Giachetti fin dai tempi in cui militavano insieme nel Partito Radicale, lo ha invitato a raccogliere intorno a sè 100 personalità della società civile e politica che potranno aiutarlo ad alzare la testa. Ma ovviamente i 19 ex consiglieri sono convinti di meritare un posto nella squadra o di costituire di diritto una quota dei 100 di cui parla Rutelli.

Niente di più sbagliato, perchè ripresentare coloro che preferirono il cosiddetto patto del Tritone – cioè recarsi da un notaio di via del Tritone assieme a esponenti di Ncd, fittiani, marchiniani, piuttosto che confrontarsi democraticamente in aula per capire i motivi della sfiducia a Marino – vorrebbe dire ripresentare persone che sono la causa del fallimento del centro-sinistra. Ancora oggi la città è divisa tra coloro che ritengono Marino non all’altezza del mandato e coloro che pensano che sia stato vittima dei poteri forti contro i quali aveva avviato una riforma radicale.

Se questo dubbio è rimasto, la colpa è proprio dei 19 consiglieri Pd che non vollero un dibattito trasparente. Se Giachetti vuole davvero tagliare i ponti col passato deve fare piazza pulita di queste persone e soprattutto deve parlare dei veri problemi di Roma e non limitarsi ad enunciazioni banali come ha fatto nel suo video. Un filmato che non dice nulla, non cita i veri cancri della città e le possibili soluzioni, dunque dà l’impressione di un uomo che abbia le idee poco chiare.

Il centro-destra continua a navigare a vista, mostrando una totale assenza di visione sulle alleanze e sulle persone; il movimento 5stelle è ancora impantanato in una verifica burocratica di chi ha avanzato la propria candidatura che ricorda più la Cambogia di Pol Pot che una forza moderna che fa di internet la sua vocazione.

Il quadro, dunque, è piuttosto desolante. Sembra quasi che nessuno voglia prendersi la patata bollente di governare questa città. Ecco perchè quasi certamente non vedremo in corsa i partiti tradizionali e gli schieramenti che conosciamo, tranne il M5S. Si formeranno nelle prossime settimane liste civiche e aggregazioni del tutto nuove, con lo scopo proprio di confondere le acque e di far dimenticare l’esperienza fallimentare di Alemanno e di Marino. E’ in questo strano minestrone che si infileranno gli ex consiglieri Pd. E se Giachetti non saprà farli fuori, la sua sconfitta sarà una certezza.

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2 risposte

  1. aggiungerei alla lista dei 19 ex consiglieri, anche alcuni presidenti di municipi, ed uno in particolare: quello del Municipio Centro Storico per diversi motivi, non ultimo la palese incompetenza (nella migliore delle ipotesi) con la quale è stata gestita la vicenda di Piazza Navona.

  2. Sono un pò perplesso su Marino. L’ex sindaco è un uomo ambizioso e con un certo tenore di vita che mal si addice con l’idea di uomo ingenuo. Ritengo che se non partecipa alle primarie lo fa dopo un attenta valutazione con tanto di studi di voto. Perchè se un 15% lo porterebbe ad una vittoria morale e anche vero che un risultato prossimo allo zero ne decreterebbe la completa sconfitta politica e certificherebbe il disastro della sua amministrazione.
    Per il resto condivido tutto. Compresa la valutazione sugli altri gruppi politici. Ma i 5 stelle che fine hanno fatto ?

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