Contrordine: il Comandante Di Maggio rimane

Avevamo intonato troppo presto il de profundis al comandante Di Maggio nel nostro post dello scorso 15 maggio.

 

Il Comandante non va in pensione e prosegue nel suo incarico per un ulteriore anno addirittura a titolo gratuito.

 

Confessiamo di non essere particolarmente contenti di una tale decisione e questo nonostante noi fossimo tra i maggiori estimatori del Comandante Di Maggio, avendo accolto con giubilo la notizia del suo incarico.

A dispetto infatti delle sue intenzioni di rinnovare il Corpo di Polizia Locale a Roma, del suo insediamento non se n’è accorto praticamente nessuno, essendo rimaste sostanzialmente immutate in città sia la percezione di assenza dei vigili che la loro pratica inutilità.

Non era quello che ci aspettavamo da una persona come il Comandante Di Maggio, avendone conosciuta l’indole operativa ai tempi della nostra battaglia contro i cartelloni, soprattutto considerando che per noi l’inefficacia dei vigili è il problema numero 1 della citta di Roma.

 

Vedremo se in quest’ultimo anno di mandato il Comandante vorrà provare a fare qualche svolta decisiva, ad esempio cominciando a reprimere seriamente le manifestazioni più odiose della sosta selvaggia.

A tal riguardo, noi abbiamo l’impressione che ultimamente i vigili siano maggiormente attivi nel sanzionare i veicoli in sosta vietata utilizzando lo smartphone in dotazione. C’è però il problema che con lo smartphone non è possibile lasciare l’avviso sul parabrezza del veicolo, non potendo così far notare immediatamente al cittadino la sanzione comminata. Qualcuno potrà pensare che va bene così, che ben gli sta all’automobilista che ha violato le norme, ma in realtà l’obiettivo delle sanzioni dovrebbe essere di prevenire le infrazioni, non di infierire su chi le commette.

Per ovviare a questa mancanza dell’avviso ci sarebbe la tecnologia a disposizione, con la possibilità, prevista già dalla normativa nazionale, di ricevere le notifiche dei verbali di contravvenzione tramite Posta Elettronica Certificata. Sembra però che manchi ancora il registro con tutti gli indirizzi di PEC esistenti e che al Ministro degli Interni ci stiano lavorando.

Vista l’importanza di un tale strumento, non è che la Polizia Locale della capitale d’Italia potrebbe sollecitare il governo nazionale a provvedere a renderlo finalmente utilizzabile?

 

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Una risposta

  1. Suggerisco alla Sindaca di Roma di sostituire il Comandante Di Maggio alla fine del suo mandato con un UFFICIALE DEI CARABINIERI …

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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