Ciclisti romani: encefalogramma (quasi) piatto!

Ultimamente abbiamo provato a sollecitare la comunità ciclistica romana, o almeno parte di essa (ammesso che ne esista una, poi).

Prima abbiamo fatto qualche illazione sull’ultimo convegno organizzato da Salvaiciclisti Roma (illazioni poi confermate dalla visione della registrazione dell’evento) e poi abbiamo provato a rilanciare il tema della necessità a Roma di qualcuno che in seno all’amministrazione comunale si occupi esclusivamente di mobilità ciclabile, che lo si chiami “bike manager”, “delegato alla ciclabilità” o vattelappesca.

 

Il nostro primo intervento ha sortito qualche reazione ma probabilmente più per la provocazione di aver apostrofato certi ciclisti come “maiali”, nel senso orwelliano del termine ossia come “gli animali più uguali degli altri”, mentre nel merito delle questioni non si è praticamente mai scesi.

Il secondo tentativo, quello in cui abbiamo provato ad aprire una discussione pubblica sull’opportunità di avere un responsabile cittadino per la mobilità ciclabile, non ha invece praticamento sortito effetti. Tramite Twitter abbiamo infatti proposto a quelle che ci risultano essere le associazioni di ciclisti maggiormente rappresentative a Roma (pur consci di averne omesse chissà quante altre) di chiedere tutti insieme al Sindaco Raggi e all’assessore Meleo la nomina di un nuovo delegato alla ciclabilità per Roma. Ebbene, se si esclude una laconica risposta da parte di @SalvaiciclistiR in cui dicevano di averla fatta da un bel po’ la proposta all’amministrazione, nessun altro ha ritenuto il caso di dare notizia di sé.

 

Ora, noi abbiamo ben presenti i nostri limiti, il nostro essere un piccolo blog seguito da una platea di lettori tutt’altro che oceanica, ma considerato che il tema della ciclabilità è in gran parte ignorato dalla stragrande maggioranza dei media cittadini, ufficiali e non, ci saremmo aspettati che chi tiene veramente al tema volesse approfittare di un’opportunità di confronto dialettico.

Comunque sia prendiamo atto che la necessità, l’urgenza ineludibile diremmo meglio, di avere un responsabile incaricato dall’amministrazione di curare tutti gli aspetti della mobilità ciclabile a Roma sembra essere un pallino essenzialmente nostro, con qualcun altro che al massimo giudica la cosa un nice to have. Nonostante ciò abbiamo intenzione di continuare ad insistere sulla cosa, nella speranza di riuscire a convincere altri o che qualcuno ci convinca della sua inutilità.

 

Parlando di ciclabilità a Roma non possiamo non parlare anche della Bicifestazione tenutasi lo scorso sabato a via dei Fori Imperiali. Noi ci abbiamo fatto un salto e pur non avendola seguita per intero abbiamo potuto registrare il buon successo dell’iniziativa.

 

 

Certo, se si considera che si trattava di una manifestazione nazionale organizzata da 156 associazioni, forse ci si sarebbe aspettati un numero di partecipanti ben maggiore del qualche migliaio che sabato si sono visti ai Fori Imperiali. Ma d’altronde si che a Roma la ciclabilità è questione ancora per pochi e probabilmente da fuori città sono venute rappresentanze limitate di persone.

Onore al merito comunque degli organizzatori, con la speranza che l’evento abbia risvegliato qualche sincero interesse al tema da parte di chi se ne dovrebbe occupare nell’ambito delle istituzioni. A costo però di fare la figura dei soliti disfattisti, noi qualche dubbio vogliamo esprimerlo.

 

L’appoggio politico alla manifestazione è stato dato da tre parlamentari del PD, Diego Zardini, Chiara Braga e Lia Quartapelle, di quel PD che però non ha ritenuto di ricandidare l’ottimo Paolo Gandolfi, padre delle legge sulla mobilità ciclistica approvata nella scorsa legislatura. Speriamo che i tre parlamentari vogliano prendere il testimone da Gandolfi e proseguire nel percorso per dare alla ciclabilità la dignità che merita nel panorama trasportistico italiano, ad esempio provvedendo a riproporre le modifiche al Codice della Strada suggerite dallo stesso Gandolfi.

 

Anche il M5S ha appoggiato l’iniziativa, prima con un tweet di Beppe Grillo e poi con un’adesione ufficiale comunicata dall’On. Diego De Lorenzis. Anche in questo caso, vogliamo davvero sperare che gli onorevoli del M5S vogliano impegnarsi in Parlamento per far progredire l’ottimo lavoro avviato da Paolo Gandolfi. Purtroppo per il M5S c’è però la situazione romana che non depone a loro favore.

Va detto che alla Bicifestazione si sono fatte vedere sia il Sindaco Raggi che l’assessore Meleo, anche se trattandosi di manifestazione di carattere nazionale la loro presenza andava data per scontata, soprattutto considerando le numerose dichiarazioni a favore della ciclabilità in cui si sono esibite entrambe dall’inizio del loro mandato.

 

Un assessore Meleo un po’ disorientata appena arrivata alla Bicifestazione

 

Chi però conosce la situazione romana, sa che alle parole le due rappresentanti istituzionali hanno raramente fatto seguire i fatti.

Da tempo ed in diverse occasioni noi abbiamo cercato di documentare i disastri che l’amministrazione Capitolina sta producendo in materia di mobilità ciclabile, perché ancora manca una strategia chiara che la riconosca come una delle modalità di trasporto da privilegiare, perché da oltre un anno manca qualcuno nell’amministrazione che si occupi di ciclabilità in maniera esclusiva, perché la manutenzione delle ciclabili esistenti è ancora episodica e del tutto insufficiente, perché le nuove ciclabili in programma non modificheranno la sostanza di una città di Roma che ancora mal sopporta chi pretende di spostarsi in sicurezza senza inquinare.

Per avere un’idea di quanto la ciclabilità sia importante per il Campidoglio consigliamo la visione di un recente servizio di Striscia la Notizia dove viene mostrato lo stato della ciclabile sull’argine del Tevere.

 

 

Ebbene in una situazione del genere noi avremmo colto l’occasione della Bicifestazione per mettere alle strette l’amministrazione su qualche punto fermo, chiedendo un impegno preciso su una o due cose considerate prioritarie e su cui misurare l’effettiva voglia di battersi per la mobilità ciclabile. Ad esempio noi avremmo chiesto al Sindaco Raggi ed all’assessore Meleo di prendere un impegno pubblico a nominare un nuovo delegato alla ciclabilità per Roma, magari conferendogli poteri e risorse maggiori di quelle che poté utilizzare il non rimpianto Bellino.

E invece le due maggiori responsabili dell’ancora pressoché nulla della ciclabilità romana parrebbe siano state trattate con tutti gli onori e la deferenza possibili, guardandosi tutti bene dal disturbarle in una giornata di festa.

 

L’ex-delegato alla ciclabilità, Paolo Bellino, tra il Sindaco Raggi e l’assessore Meleo

 

A giudicare dalla foto si direbbe che la mobilità ciclabile a Roma goda di ottima salute, con Sindaco e assessore alla mobilità che si godono una splendida giornata in mezzo a migliaia di ciclisti e l’ex-delegato alla ciclabilità che da oltre un anno è potuto tornare alle sue occupazioni personali, non sostituito, come se non ci fosse più bisogno di una figura come la sua.

Ed a forza di scambi di commenti nelle settimane scorse, noi l’abbiamo capito che Paolo Bellino non rappresenta l’associazione Salvaiciclisti, ma ci fa un certo effetto cogliere il logo arancione dell’associazione nel bel mezzo del quadretto idilliaco mostrato dalla foto.

 

Infine, noi sappiamo bene di partire sempre prevenuti nei confronti dell’attuale amministrazione capitolina, non riuscendo a dimenticare che ormai sono passati quasi due anni dal suo insediamento ed i segnali che ha dato sono stati in massima parte negativi, ma che essa continui ad essere in confusione su quello che servirebbe a Roma per fare veri passi avanti sulla ciclabilità ci ha pensato l’assessore Meleo a dimostrarlo per l’ennesima vlta sulla sua pagina facebook.

Ecco infatti il post che ella ha pensato di pubblicare dopo aver partecipato alla Bicifestazione:

 

 

Noi siamo ragionevolmente sicuri che l’assessore si sia astenuta dal condividere la sua “visione di mobilità sostenibile” con i partecipanti alla Bicifestazione, che se gli avesse detto che la sua risposta era l’iniziativa “ViaLibera” probabilmente più di qualcuno l’avrebbe presa a pesciate. Ecco infatti quali sono stati i commenti al suo post:

 

 

 

Peraltro il tono della gran parte dei commenti fa pensare a persone non pregiudizialmente ostili all’assessore, ma semplicemente deluse da una risposta tanto becera alle richieste sostenute con la manifestazione di sabato scorso.

 

Da notare anche il penultimo commento evidenziato, quello in cui un utente dice di aver sentito parlare il Sindaco di come rendere Roma fruibile anche ai ciclisti. Dopo quasi due anni di amministrazione, ed oltre tre da quando anche i sassi sapevano che Virginia Raggi sarebbe divenuta Sindaco a Roma, che si sia ancora ai discorsi astratti in materia di mobilità ciclabile è davvero sconfortante.

 

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6 risposte

  1. A noi del crc non ci avete cercato. Ci dovreste conoscere, siamo 32 associazioni, tra le quali tutte quelle fiab romane, lavoriamo da moltissimi anni sull’argomento, vi leggiamo con attenzione e condividiamo molte cose che dite. Sarebbe utile avere maggiori occasioni di confronto.

  2. Chiediamo venia, adducendo a parziale discolpa il vostro sito web che appare in po’ datato.

    Comunque saremmo ben felici di sapere cosa ne pensate della necessità di avere un Delegato alla mobilità ciclabile a Roma, così come di rilanciare ogni altra vostra idea o proposta in tema di ciclabilità

    1. Il sito è un po datato, vero. Però il programma che proponiamo, e che è nel sito, purtroppo non è datato, è ancora tutto da fare. Sul delegato siamo completamente d’accordo con voi, ci siamo lamentati della scelta fatta a suo tempo, ma resta che servirebbe, d’accordo con SIC sul profilo tecnico e non solo politico.

  3. A onor del vero mi preme sottolineare che Paolo Bellino indossa la maglietta della manifestazione del Movimento Salvaiciclisti del 2012. Anche io avevo la stessa maglietta sabato. Quel simbolo non e’ quello dell’associazione Salvaiciclisti Roma (che nel 2012 non era nemmeno nelle piu’ remote idee di alcuno)
    Trovate il simbolo di Roma qui
    http://www.salvaiciclistiroma.it/
    La mia non e’ una osservazione pedante, ma fondamentale.
    Paolo ed io non abbiamo tirato fuori dall’armadio una maglietta a caso, ma una maglietta con un simbolo che ha rappresentato un evento collettivo come quello del 2012 che ha portato 50000 persone da tutta Italia a Roma.
    Va bene polemizzare, va bene sottolineare luci ed ombre della Bicifestazione. Ma per favore siate corretti ed evitate illazioni basate su errori o ignoranza del pregresso.

    1. Grazie del messaggio e dell’esegesi del logo. Ma, perdonerà, noi continueremo a trattare l’argomento ciclabilità a Roma pur consci di non conoscere tutto il pregresso dei decenni passati.
      Le assicuriamo che siamo sempre ben disposti ad ascoltare tutte le voci e a dar loro tutta l’eco possibile, almeno per quanto consentito dalla nostra piccolo piattaforma. Purtroppo a tuttoggi continuiamo a ricevere commenti, più o meno piccati o critici ma sempre ben accetti, ma nessun serio contributo al dibattito.

      Riguardo però a quelle che lei chiama illazioni, ci dice dove le trova nel testo che segue (che immaginiamo sia quello incriminato)?

      “A giudicare dalla foto si direbbe che la mobilità ciclabile a Roma goda di ottima salute, con Sindaco e assessore alla mobilità che si godono una splendida giornata in mezzo a migliaia di ciclisti e l’ex-delegato alla ciclabilità che da oltre un anno è potuto tornare alle sue occupazioni personali, non sostituito, come se non ci fosse più bisogno di una figura come la sua.
      Ed a forza di scambi di commenti nelle settimane scorse, noi l’abbiamo capito che Paolo Bellino non rappresenta l’associazione Salvaiciclisti, ma ci fa un certo effetto cogliere il logo arancione dell’associazione nel bel mezzo del quadretto idilliaco mostrato dalla foto.”

      “ci fa un certo effetto” è per lei un’illazione?

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