Ciclabile Nomentana e Metro C: un paio di bugie della Sindaca Raggi

Dai 5stelle, a livello locale e nazionale, abbiamo imparato una nuova forma di comunicazione. Sono stati loro per primi a pubblicare sui social ogni incontro, ogni iniziativa politica, fino ad arrivare al celebre streaming. Come spesso accade, sono proprio gli ideatori del sistema a abusarne, al punto da ribaltare le verità e i fatti. Dello streaming si sono perse le tracce, soprattutto da quando i pentastellati hanno assunto la guida della prima città italiana e poi del governo nazionale. Il resto della comunicazione è invece diventato propaganda, cioè manipolazione della realtà.

Gli ultimi due casi di cui si è resa protagonista la Sindaca Raggi danno l’idea dello sforzo che il suo staff sta compiendo per mistificare la realtà, alla ricerca di un consenso che va calando quotidianamente.

Ciclabile Nomentana. Si tratta di un’opera progettata e finanziata durante l’amministrazione Marino. I lavori sono iniziati con grande ritardo rispetto al previsto e hanno subito un rallentamento a causa della scoperta archeologica di una vasca romana. In una calda mattinata di agosto la Raggi decide di far visita ai cantieri, assieme addirittura al ministro per le Infrastrutture! Quindi Toninelli, Raggi, l’assessora Meleo e il presidente della commissione mobilità Stefàno, si sono fatti una passeggiata nel tratto compreso tra piazzale Porta Pia e viale Regina Margherita. “Ho fatto un sopralluogo a sorpresa – ha scritto la Sindaca sui social in pieno stile mussoliniano – per verificare i risultati visibili”!!!

 

A sorpresa, in italiano, significa senza preavviso, in maniera inaspettata. Peccato, che proprio dal Gabinetto del Sindaco fosse partita una circolare indirizzata a Ama, Polizia Locale, Questura, Carabinieri, Ufficio Stampa e gruppo Parioli dei Vigili per annunciare la visita. E che nella lettera si chiedeva ad Ama di pulire la zona e all’Ufficio Stampa di assicurare la presenza di un fotografo.

 

C’è da chiedersi perché fingere di fare una visita senza preavviso se non è vero? Qual’è l’obiettivo se non quello di intortare gli elettori delusi, i cittadini amareggiati per le condizioni disastrose della città? E poi un ministro delle Infrastrutture che sta bloccando mezzo Paese, dalla Tav al Terzo Valico, si mette a perdere tempo per un pezzetto di pista ciclabile frutto di una precedente gestione! Va beh che il Ministero è proprio lì, nel luogo di partenza della pista, ma un pochino di senso del ridicolo servirebbe.

Metro C. Più grave, a nostro avviso, la propaganda che la Sindaca sta facendo su Metro C e sulla prosecuzione dell’opera. I 5stelle si erano sempre dichiarati contrari, promettendo uno stop ai cantieri, addirittura in un primo tempo senza neanche farla arrivare a Colosseo dove incontrerà la linea B. Ovviamente si sono resi conto che sarebbe stata una follia senza precedenti e così – dopo aver digerito la tratta fino a Colosseo – discutono della prosecuzione.

Anche in questo caso non si può ragionare su dati certi e cifre ufficiali. No, si devono sparare bugie e falsità per poi mostrare il tocco magico dei 5stelle che tutto risolvono! E così, intervistata a Tele Radio Stereo, la Raggi ha raccontato una serie di falsità, tese a confondere i cittadini, ad instillare in loro rabbia e malcontento nei confronti della politica (tranne ovviamente quella grillina sempre scevra dal peccato e in odore di santità).

 

Grazie al Fact Checking di Salviamo Metro C, notiamo che la Raggi inizia con una falsità: “Il tratto realizzato fin qui per la maggior parte corre in superficie”.

FALSO. Dei 18,5 km realizzati fin qui, 10,8 corrono in galleria, mentre solo 7,7 (cioè il 40% del totale) in superficie.

Per costruire la metà dell’opera sono stati spesi 3,7 miliardi” afferma la Raggi. FALSO: se la Sindaca intendeva la tratta Pantano-Colosseo (ancora non completata) il costo è di 3,019 miliardi. Se invece si riferiva al tratto fino a San Giovanni il costo è stato di 2,2 miliardi. Oltretutto sia se si riferisse al tratto fino a Colosseo che a quello fino a San Giovanni, è ben più della metà della tratta progettata (cioè Pantano-Clodio), quindi notizia doppiamente inesatta.

“L’archeologia costituisce un ostacolo all’avanzamento della metro C“, dice la Sindaca. FALSO: le due stazioni con maggiore impatto archeologico (Colosseo a Amba Aradam) vanno avanti senza problemi e anzi diventeranno dei veri musei. Mentre altre grandi opere dove non c’è alcun problema archeologico (Pigneto Fs, Nodo Flaminio) sono bloccate da problemi ben più gravi.

 

Binari Porta Maggiore. Anche in questo caso, sugli account social della Sindaca (e dell’ass. Meleo) è apparsa la notizia che per la prima volta da 35 anni, si sarebbero sostituiti i binari del tram a Porta Maggiore. Un evento epocale che è stato subito smentito non solo dall’esperto di trasporti Mercurio Psi o dal bravo giornalista Fernando Magliaro, ma dai fatti. Bastava guardare sul sito dell’Atac il bilancio del 2014 per verificare che in quell’anno vennero spesi 614 mila euro per il rifacimento dei binari. Il Tweet di Ignazio Marino che annunciava interventi nel 2015 o la nota del 2012, durante la sindacatura Alemanno, con la quale Atac annunciava un tratto di nuovi binari a Porta Maggiore.

Ma ancor peggio, lo scorso anno, nell’estate del 2017, la stessa assessora Meleo aveva fermato il passaggio dei tram a Porta Maggiore per la sostituzione di un tratto di binari. E le foto qui sotto, pubblicate su Athos o della Limpidezza, il blog di Magliaro, sono forse la prova regina della bugia della Raggi.

 

Insomma, se si vuole ragionare obiettivamente sulle cose occorre essere seri e dire la verità soprattutto se si è il Sindaco. Fare terrorismo, incutere paure che non hanno ragione d’essere, non serve a nulla. E le bugie, come tutti sappiamo, hanno vita breve e si ritorcono contro chi le dice.

 

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