Cartelloni: dal 25 gennaio via alle osservazioni di cittadini e Municipi

Staz Trastevere apr 12 2

 

 

Dopo mesi di attesa parte finalmente il processo di partecipazione sulla riforma dei cartelloni. Si tratta di un passaggio fondamentale per portare a termine l’intero processo di revisione del settore, partito con l’approvazione del Prip, il Piano Regolatore della Pubblicità, nel luglio del 2014.

Il percorso fino a qui è stato costellato di ostacoli: i pareri delle Sovrintendenze, i ricorsi al Tar da parte delle ditte, l’opposizione di una certa politica che preferisce che nulla cambi. Ma finalmente l’ultimo traguardo, quello imprescindibile richiesto dalla legge, è all’orizzonte: la cosiddetta partecipazione. Dal prossimo 25 gennaio, per 30 giorni, cittadini, associazioni, imprese del settore e Municipi potranno presentare le loro osservazioni ai Piani di Localizzazione. Si tratta degli strumenti attuativi che stabiliscono strada per strada, dove potranno essere installati i futuri cartelloni. I 15 piani sono stati approvati dalla Giunta nell’ottobre del 2015 e da allora si attendeva questo ulteriore passo. Più volte le associazioni cittadine e il nostro blog (qui l’ultimo articolo) avevano sollecitato il commissario Tronca a dare il via a questa fase, ma con scarsi risultati.

Fino a che è stato finalmente pubblicato l’avviso sul sito del Comune.

COME FARE LE OSSERVAZIONI. Chiunque potrà commentare i piani di localizzazione e suggerire soluzioni. I piani sono consultabili sul sito del Campidoglio a questo link. Data la vastità della città, i Municipi organizzeranno degli incontri per esaminare eventuali problematiche legate al territorio. Ogni Municipio dovrà dare avviso pubblico della data dell’incontro. E gli stessi Municipi potranno fare delle osservazioni. I cittadini potranno inviarle per Pec all’indirizzo protocollo.attivitaproduttive@comune.roma.it, oppure al fax n. 06 67103778 o consegnandole all’Ufficio Protocollo in via dei Cerchi 6 tutti i giorni dal lunedì al venerdi, tra le 8.30 e le 17.00.

Una volta chiuso il processo di partecipazione, le osservazioni dovranno essere accettate o rifiutate (in gergo si chiamano “controdeduzioni”). E a quel punto tutto sarà pronto per far partire i bandi e quindi assegnare alle ditte vincitrici lotti di cartelloni in tutta la città. Questi lotti, lo ricordiamo, finanzieranno servizi importantissimi come bike sharing, toilette pubbliche, manutenzione del verde e molto altro.

Insomma avremo finalmente più decoro e servizi fondamentali. Seguiremo da vicino l’iter del processo di partecipazione e chiunque volesse contribuire può farlo scrivendo all’Associazione Bastacartelloni-Francesco Fiori all’indirizzo bastacartelloni@gmail.com

 

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2 risposte

    1. La piaga dei cartelloni abusivi si può debellare soltanto attraverso una rigida sorveglianza da parte dei cittadini.Le loro segnalazioni devono essere puntualmente verificate da parte delle istituzioni e bisogna dare loro riscontro attraverso il sito web del comune e cioè con una tabella in cui viene indicata la data della segnalzaione ,la data della verifica e del provvedimento se rimozione o altro.L’abusivismo è molto più veloce di chi deve applicare le regole.Solo i cittadini possono garantire una sorveglianza al 100% del territorio con un servizio h.24.Ma per chiedere questo le istituzioni devono meritarsi la loro fiducia con un’efficienza ed un tempismo che francamente ancora tarda a venire.Ma avere fiducia non guasta.Buon lavoro.
      Domenico Fischetto Presidente di ProgettoRoma

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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